Amore Erotico

Capitolo 3

In macchina Sirena mi riempie di domande.
<Ti vedo strana, è successo qualcosa?> mi domanda incuriosita.
<Se te lo dicessi non mi crederesti> sbuffo.
<Dai, ti prego> mi supplica.
Guardo fuori dal finestrino ignorandola.
<Rose...> dice anche lei sbuffando
<...siamo amiche, dovremmo dirci tutto, lo sai, ti sosterrò sempre>
<Ok,ero nel camerino con Bryan Davies> impallidisco.
<Cosa?> sembra impazzita.
Non rispondo e torno a guardare fuori dal finestrino.
<Te l'ho detto, non mi credi...> mi incupisco.
<Ok! Ti hanno fatto fumare qualcosa> risponde con tono arrogante.
<Ti giuro! Posso dimostrartelo, andiamo all'Italian Restaurant, è lì, te lo dimosterò> dico convinta.
<Dai, non farmi perdere tempo> risponde seriamente.
<Ti fidi di me?> affermo convita.
Lei alza gli occhi al cielo e devia, tornando indietro verso quel ristorante che adoriamo.
Non c'è parcheggio.
Sirena fa il giro della strada 2 volte, è super irritata.
Fortunatamente al 3 giro troviamo un posto libero proprio fuori l'ingresso.
Scendiamo dalla macchina  entriamo nel locale.
Una signorina bionda nascosta dietro alla reception ci accoglie.
Ha uno chignon alto simile a quello di Sirena ed ha un outfit semplice, camicia bianca con gonna e giacca nera.
<Buonasera signorine, avete una prenotazione?> chiede educatamente.
<No, facciamo un aperitivo nella zona bar, grazie> risponde irritata Sirena.
<In fondo a destra, buonaserata ragazze> risponde la signorina educatamente.
Mentre ci rechiamo nella zona bar ci guardiamo intorno, ma non c'è traccia di Bryan.
<Allora?> chiede impazziente Sirena.
<Beviamo qualcosa> suggerisco.
Il barista è un ragazzo sui diciotto anni.
Indossa un felpa bianca con un grembiulino dello stesso colore, sporco in alcuni punti.
<Un quattro bianchi al fragolino per me> ordina Sirena, con tono arrogante.
<Per me un Angelo Azzurro>
Andiamo sul pesante.
È visibilmente irritata.
Arriviamo al 3 giro ma niente, non arriva.
Sirena si arrabbia e comincia a sbraitare.
Si alza bruscamente dalla sedia e va a pagare.
<Rose, o vieni con me o ti lascio qua!>
La seguo.
All'ingresso incontriamo Bryan, sta parlando con la receptionist.
Lo guardo e sorrido.
Lei lo guarda a bocca aperta.
<Ciao Bryan, sono contenta che tu sia venuto> affermo sorridendo.
<Ma tu chi sei? Ci conosciamo?> risponde.
Penso che stia scherzando, ma il suo sguardo è serio.
<Ci siamo visti oggi nel tuo camerino> rispondo paziente, magari si ricorda.
<Ma tu sei pazza> afferma con disprezzo.
Mi da le spalle dirigendosi al suo tavolo.
Sirena mi guarda con disprezzo.
<Eppure mi fidavo, non pensavo potessi arrivare a mentirmi> dice quasi piangendo.
Entriamo in macchina e lei non mi rivolge la parola.
Arriviamo a casa e niente, nemmeno una parola.
Mi lavo i denti e metto il pigiama, che giornata strana.
Mi pongo tante domande.
Perché ha fanto finta di non riconoscermi?
Forse non mi ha riconosciuto davvero, sarò una delle tante che rimorchia nei suoi show...Ma  nei suoi occhi vedevo qualcosa, devo parlargli...ma lui è una celebrità.
Mi incupisco.
Assolta nei miei pensieri crollo in un sonno profondo.
È una notte piena di incubi, sogni amicizie infrante, attori che mi illudono e poi mi distruggono.
Mi sveglio e noto che non è solo un sogno, mi è successo davvero.
Sono le 8.00, mi alzo e stranamente Sirena è già sveglia.
<Ciao> dico dolcemente.
Muove la testa mentre legge il giornale.
<Hai fame? Preparo la colazione> esclamo per cercare di fare pace.
<No, non ho fame> risponde acida.
Strana come cosa, di solito divora minimo 5 pancakes a colazione.
Si alza dal divano e noto che è già vestita per il lavoro.
Esce dalla porta principale senza nemmeno salutare.
Visto che sono da sola decido di uscire e fare colazione alla bakery fuori casa.
Mi vesto velocemente, un velo di trucco,qualche spruzzo di profumo Shaka e sono pronta.
La bakery fuori casa è molto accogliente, tutta rosa pastello decorata shabby chic.
Si chiama Vanilla Bakery ed infatti sforna molti dolcetti alla vaniglia.
Prendo un tavolo e afferro il menu.
Arriva la cameriera, una giovanissima ragazzina, penso abbia meno di 18 anni.
Noto dal cartellino che si chiama Joanne, è davvero molto carina.
<Cosa posso portarle signorina?> chiede con una voce molto dolce.
<Gradirei una porzione di Waffel al cioccolato bianco e da bere un milkshake alla nocciola, grazie>
Penso a tutte le calorie che assumerò.
Joanne appunta tutto e si dirige in cucina.
<Pancake al burro d'arachidi al tavolo 7> dice una cameriera.
Che coincidenza, proprio i preferiti di Sirena.
Mi giro ed è lì, la mia migliore amica è uscita a fare colazione rifiutando di farsela preparare da me.
Infuriata mi alzo e vado al suo tavolo.
<Perché?> è l'unica cosa che riesco a dire.
<Ho bisogno di stare da sola e capire se posso fidarmi di te> sospira a fine frase.
<Cosa? Ci conosciamo da più di 10 anni! Davvero pensi che possa mentirti?> sbraito.
La giovane Joanne si accorge che ho cambiato posto e mi serve cordialmente la colazione al tavolo di Sirena.
<Ti giuro che ti ho detto la verità> affermo.
<Perché non me l'ho hai detto prima?>
<Sapevo che avresti reagito così> abbasso lo sguardo.
Dopo qualche secondo di silenzio e di sguardi bassi, lei alza lo sguardo verso di me.
<Ti credo>.
Alzo anche io lo sguardo e sorrido.
<Grazie Sirena> quasi mi commuovo.
Sirena finisce i suoi pancakes al burro d'arachidi in tempo record!
<Non sono assolutamente come i tuoi, giuro> dice mentre si ingozza.
Difficile crederle.
Sorridiamo insieme.
Finita la colazione le do un passaggio al suo ufficio e poi vado a lavoro.
Mentre compilo dei fascicoli mi arriva un SMS.

7 luglio 2012 - 12.39
Da: sconosciuto
Incontriamoci alle 19 @ Italian Restaurant

Gelo.
Chi sarà mai?
È un appuntamento o una trappola?
Vorrei parlarne con Sirena ma ho paura che lunatica com'è possa spaventarsi e non farmi scoprire chi sia il mittente.
La curiosità e il dubbio mi fanno lavorare male, non riesco a concentrarmi e sbaglio spesso i calcoli.
Sento la vibrazione del cellulare... un altro messaggio.
 

7 luglio 2012 - 12.44

Da: Sconosciuto

Ovviamente vestiti a dovere, miss Rose, è una serata elegante...
xx B...

Bryan??? Cazzo!!!
È lui?
Una parte di me lo spera.
Arrossisco al solo pensiero.