Capitolo 7

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Siamo nella sua stanza, la serata è stata magnifica.

L'hotel è pazzesco.

Lui è seduto alla fine del letto mentre io mi preparo per la notte. 

Sono completamente nuda e per eccitarlo gli passo davanti spesso.

Alla quarta volta mi ferma prendendomi il braccio e mi fa sedere su di lui.

Sento subito la sua erezione e la cosa mi fa bagnare subito. 

 Comincia a baciarmi il collo e mi accarezza con la mano destra.

Senza nemmeno rendermene conto la sua mano è lì, in basso.

Inizia piano a girare in cerchio e non riesco a trattenere un gemito. 

Mi prende in braccio alzandosi e mi butta sul letto.

Si toglie la giaccia e la lancia sul pavimento e mentre sbottona la camicia io gioco con la sua erezione sui pantaloni.

<Oh Rose, cosa mi fai> mi dice con voce super erotica.

Senza rispondere inizio a baciargli l'erezione.

All'istante lui chiude gli occhi ed emette un gemito.

Mi mette le mani dietro la testa e inizia a fare pressione poi mi lascia per sbottonarsi il pantalone.

In un solo gesto toglie anche gli boxer.

Inizio a prenderlo in bocca e succhio meglio che posso giocando con la lingua.

Mi tira con i capelli e mi bacia.

Si dirige verso un comodino, prende un preservativo e me lo lancia.

All'istante lo apro e lo arrotolo sul suo enorme pene.

Inizia a penetrarmi, prima lentamente e poi con forza.

In pochi minuti sento che è venuto perché resta dentro di me per qualche secondo, una sensazione strepitosa.

Senza muoverci, ci addormentiamo.


Suona la sveglia e ci svegliamo esattamente come ci eravamo addormentati.

Ci guardiamo negli occhi e iniziamo a ridere.

<Devo andare a salutare mia madre> dico.

<Io devo ritornare a casa, ci vediamo a Boston?>

<Certo!> gli dico baciandolo.


Mia mamma, dopo l'interrogatorio su dove avessi passato la notte mi saluta con un abbraccio super caloroso.

Faccio i bagagli e torno a casa.

Prendo i CD che avevo portato con me ieri e parto.


Ritorno a casa mia e Sirena è lì ad aspettarmi.

Cazzo l'ho esclusa un po' troppo dalla mia vita ultimamente, ma lasciamo stare, devo andare a lavoro.

La saluto dolcemente, sperando che non mi distrugga.

Entro e sento una puzza di bruciato.

Vado in cucina e per poco non svengo.

Sirena mi raggiunge e fa una risatina sarcastica.

<Sai che non so cucinare> poi mette il broncio.

<Sirena, ma...> rimango senza parole.

<Pulisco tutto io, giuro> dice.

<Ottimo, perché devo andare a lavoro>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 28, 2017 ⏰

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