capitolo7

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mercoledì 2013 primi di maggio.

Oggi vado a scuola,ma finalmente ci sarà Michelle.               Mi vesto bene se no Michelle mi uccide.   

Bene,l'autobus è partito senza di me!             Torno a casa,sono in ritardissimo prendo la bici e inizio a pedalare più veloce che posso.
Sono arrivata a scuola,la bici si è bucata. Dovrò tornare a piedi.   Cristian mi prende per la mano e si avvicina con la bocca alla mia guancia,Michelle mi guarda storto mi giro e le sue labbra arrivano alla mia bocca. Mi stacco subito.   Perché? Perché propio a me?
Le ore passano ma io mi sto sempre di più annoiando,domani starò in questa prigione pure il pomeriggio.      
Michelle mi tira una gomitata e sobbalzo,Angelica mi guarda:fa una smorfia di disapprovo.    Michelle mi ha fatto ritornare alla realtà,stiamo facendo aritmetica. Che pizza!                   Il prof mi si avvicina e mi sussurra - Chiara vai alla lavagna-  il suo ghigno mi fa rabbrividire.
In un attimo mi trovo il gesso in mano e l'adrenalina sale.  I numeri mi sembrano estranei a me mi sento sudare,la mano trema.
Sentivo il fiato sul collo del prof che nel frattempo parlava con Michelle.   Sento dei risultati all'espressione che mi trovo davanti a me, mi giro e mi trovo accanto Andrea che con la scusa di temperare la matita si è messo a canto a me e mi dettata le risposte.  
Lo ringrazio freddamente e torno al posto.                A ricreazione io e Michi ci troviamo a pochi metri da Andrea,lei sembra con la testa altrove. 
Mi giro e distolgo lo  sguardo ad Andrea e lo pongo su do lei, mi avvicino e le chiedo a chi pensa.   Subito dopo la mia risposta ci si avvicina un ragazzo.  Lei inizia a sorridere,si gira e me lo presenta.   Capisco di essere la terza in comodo,lo capisce anche lei infatti mi spinge a dosso hai maschi e capito tra le braccia di Andrea. Em..emm.... oddio! È stato bello.... 
La bici è bucata e per di più diluvia.   Mi sfreccia un motorino accanto.
Mi giro ed è Andrea,mi invita a salire dietro di lui.              Salgo e per la paura mi aggrappo alla sua pancia.
  Scendo dalla moto senza nemmeno accorgermene cado dentro una pozza e i miei pantaloni bianchi si sporcano.  Figuraccia plateale!
Busso,suono ma niente nessuno mi apro,accendo il cellulare e vedo tre messaggi da mia mamma:
Non vengo a casa,non ci sarà nessuno.   Non so vai da Michelle.
Spero che tu abbia letto. Puoi tornare a casa alle 14:00. Ti aspetto allem 14
*alle.
Andrea si allerta e li raccomanto ciò,lo saluto ma lui si rifiuta di lasciarmi li.   Andiamo in un bar e beviamo una cioccolata calda.
Ci raccontiamo, ci presentiamo,io faccio la vaga.  
Mi faccio una doccia vestita,non so nemmeno perché ma è stato bello.

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