Capitolo 19

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L'indomani mi svegliai con un gran mal di testa ,normale , visto che avevo dormito pochissimo a causa del mio paziente, ma sono arrivata a capire come fare per farlo aprire : parlare di cosa gli piace fare e poi entreremo più nel personale ma deve capire che sono lì per aiutarlo e non solo per studiarlo .
Non è un caso perso , è solo quello che vuole far credere alle persone.
Mi alzai e andai a prepararmi .
Uscì di casa ed entrai in macchina , guardai l'ora , non ero in anticipo perciò decisi di andare a fare colazione da Starbucks.
Presi un cappuccino e un cornetto alla Nutella .
Poi mi venne in mente un'idea , e se lo prendessi anche a justin ?
Tanto vale provare .
Pagai il tutto e uscì dirigendomi verso l'ospedale .
Nella hall c'era sempre la donna di ieri che mi accolse con un sorriso tirato , povera donna , che noia tutto il giorno dietro ad un bancone .
Le porte dell'ascensore si aprirono e come ieri e uscì la stessa ragazza inseguita da altri infermieri .
Scossi la testa ed entrai .
Una volta arrivata al secondo piano andai dritta alla stanza 221 , alla porta c'erano i due poliziotti di ieri che mi salutarono con un cenno del capo che io ricambiai e sorridente aprì la porta che mi avrebbe condotto dal ragazzo in questione.

- buongiorno signor innominato!- esordì allegramente .
- ciao - disse con quel solito tono freddo ,aveva ancora la camicia di forza , ma non ci arrivano a capire che li innervosisce sempre di più ? Esistono altri metodi per evitare che si facciano del male .
- come stai oggi?- nessuna risposta ,segno che non voleva parlarne.
-va bene ,capito - feci passare il bicchiere con il caffè tra le sbarre .
- non dovresti farlo , sono pazzo ,potrei agitarmi ,e poi come faccio a berlo - disse ironico .
- non sei pazzo e io lo so - dopodiché slacciai le cinghie sulla sua schiena e lo liberai .
-  perché l'hai fatto ?- era stupito . Si alzò in piedi e lasciò cadere quell'arnese stiracchiandosi , sempre dandomi le spalle. Andò vicino al letto e prese una felpa nera che indossò e tirò su il cappuccio avvicinandosi a me e stavolta eravamo faccia a faccia ,solo che non potevo vedere il suo viso ,perché coperto dal cappuccio.
- allora lo bevi o no questo caffè ?- lo esortai
- si scusa - era imbarazzato e continuava a guardarmi . Prese in mano il bicchiere e bevette tutto d'un sorso .
- ti è piaciuto vedo- commentai ridacchiando . Appoggiò l'oggetto sul pavimento e annuì .
- la roba che fanno qui è merda allo stato puro e soprattutto quella che mi rifilano , sono odiato da tutti e non mi dispiace - annuì e pensai a un qualsiasi modo per farlo uscire da lì , dopo averlo sistemato , sono sicura che una volta fuori e con le idee chiare sarebbe stato una persona normale .
- cosa ti piace mangiare ?- chiesi per sdrammatizzare. Posso giurare di aver visto in lui un'espressione stupita , chissà da quanto tempo è che non parla di cose normali .
- uhm cosa c'entra con la mia psicoterapia?-
- niente , tanto sei un caso perso come tutti dicono quindi parliamo di altro - lo stuzzicai - hai ragione , vediamo ... la pizza - come biasimarlo , a chi non piace ?
- e le bistecche - continuò lasciandomi piacevolmente  sorpresa.
- carnivoro eh? - fece cenno di sì ridacchiando , ma era una risata tranquilla - beh allora anche tu sorridi - strinse le spalle
- e a te cosa piace dottoressa Styles?- chiese con voce roca - il sushi , non mangio carne - stette in silenzio perciò deciso che avrei dovuto parlare - sei canadese?-
- si ,sono nato London ma ho vissuto qui a Stratford e poi mi sono trasferito dopo i tredici anni da mio padre a Los Angeles -
Annuì e provai a chiedergli alcune informazioni sulla sua famiglia .
- capisco e tua mamma vive ancora qui suppongo-
Annuì -ma è da tanto che non ci parlo e di certo non lo farò ora , penso che mi odi , come darle torto -
Scossi la testa - non ti odia è tua madre -
- tu non puoi capire -
- posso eccome , ma dimmi , tuo padre com'era?-
Si irrigidì, segno che la mia domanda lo aveva infastidito .
- era un duro - lo interruppi - come te - scosse la testa - no io sono un debole - qui c'è qualcosa che non quadra , mi sa che questo padre non era il massimo è forse molto della sua rabbia è legata al sentirsi una nullità e maschera il tutto uccidendo le persone .
- chi te lo ha detto ?- osai chiedere ma si stava scaldando , il respiro era irregolare e stringeva i pugni .
- anzi , non voglio saperlo infondo come dici tu ' non sono cazzi miei '-
Si allentò la tensione e provai a fare un gioco .
- e va bene associami tre parole a quella amore , può essere un nome di persona o un sentimento-
Ci pensò un attimo e poi parlò - lei , è , mia- quella frase detta con tanta freddezza mi fece accapponare la pelle.
Ma nono diedi a vedere - e tu ? Sei fidanzata? -
Annuì - ah e come si chiama il tuo ragazzo ?- ci pensai un attimo prima di rispondere ma infondo era solo curiosità - Andrew - sussurrò qualcosa che non riuscì a sentire - quindi se ho capito bene , sei innamorato ?- provava dei sentimenti verso una persona e questo era già tanto .
- se così si può dire ma ormai lei si è fatta una vita di cui io non faccio più parte - disse malinconico .
- mai dire mai , quando uscirai di qui ti aiuterò a trovarla -
- ma io non uscirò mai di qui - è quello che crede , lotterò con tutta ne stessa per renderlo libero in tutti i sensi .



Hi ladiessss come va? Allora qui abbiamo uno psicopatico non psicopatico innamoratooo , secondo voi la nostra Kaya riuscirà mai a scoprire la sua identità e soprattutto a liberarlo? Chi può dirlo
Domanda ...
Che fate per San Valentino ?

Io sto sul letto con il gatto a leggere ff e ad autocommiserarmi ...

Jason McCann's revenge|| Justin Bieber ( SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora