Capitolo 20

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Erano circa le sei del pomeriggio , stavo prendendo un caffè al bar dell'ospedale , Justin era a fare degli esami . Avevo una mezza idea su come farlo uscire , avrei dovuto convincere il giudice che non era un pericolo pubblico e lo avrei dovuto tenere con me per provarlo . Sarebbe stata l'impresa più ardua della mia vita . Lui non è uno psicopatico ha un muro per difendersi da qualcosa o qualcuno che l'ha fatto soffrire , suo padre forse e scoprirò di più su questa ragazza misteriosa . Stasera avrei cenato con lui , fuori dalla gabbia , già è una gabbia e le gabbie sono per le bestie.
Avevo conosciuto gli infermieri , erano davvero simpatici ci siamo divertiti molto a parlare dei pazienti che avevano seguito in questi anni . Mi hanno anche spiegato che la tizia che corre fuori dall'ascensore è stata violentata da piccola e quindi ha paura dello psicologo ,uno di questi giorni passerò da lei .
Intanto si erano fatte le sette e mezza ,avrei portato la cena a justin . Presi un sacchetto in più al McDonald
E lo infilai nella giacca per nasconderlo sennò mi avrebbero rotto le scatole in una maniera unica e mi avviai verso il secondo piano .
Come al solito salutai i poliziotti e uno di loro disse -che gli hai fatto ? Sono tre giorni che non si caccia più nei guai - mi limitai a fare l'occhiolino ed entrai .
-ciao Kaya- salutai sorridendo .
Mi tolsi la giacca e tirai fuori i sacchetti con la cena .
Presi inoltre le chiavi della cella e l'aprì - che stai facendo ?- chiese stupito - ti libero dalla gabbia - ridacchiò - non ti spaventa stare a pochi metri da uno psicopatico pericoloso come me ,l'agente ha paura solo a guardarmi- scossi la testa -no per il semplice fatto che tu non sei un malato mentale e sei umano - non rispose e uscì , venne verso di me e mi sussurrò con voce roca in un orecchio -sicura?- io annuì ,avevo già sentito quella voce ma non ricordo dove.
-allora ,mangiamo ?- lui annuì e si sedette.
-come mai tutta questa gentilezza?-
Scrollai le spalle
-perché gli altri psicologi non erano così ?- rise e scosse risolutamente la testa - ovvio che no , mi trattavano da demente o da pazzo scosso- fece una pausa - un'altra ora che ci penso si è innamorata di me ma poi si è scoperto che era una ninfomane quando ha provato a succhiarmelo  e ora è ricoverata tra i matti- mi strozzai con il cibo che stavo mangiando e scoppiai a ridere - sei sessualmente frustrato o cosa?-
- si scusa eh stacci tu senza scopare per tre fottuti anni- risi ancora .
- cazzo ridi è grave - mi stavo piegando in due dalle risate .
- uhm c'è una cosa che ti devo dire da un po' - tornai seria e anche lui .
- dimmi - rispose , avevo intenzione di di dirgli di Pattie .
- uhm tu hai parlato di tua madre dicendomi che pensi che lei ti odi , il caso vuole che sia la mia vicina di casa e mi ha detto di dirti che ti vuole bene e che spera che tu torni a casa -
Non disse nulla
- dimmi che non è una stronzata- scossi la testa - non lo è-
- quindi lei mi ha perdonato nonostante tutto?- gli tremava la voce - si lo ha fatto come potrebbe farmi un giudice sai -
- in che senso -
- ho intenzione di farti uscire di qui così potrai tornare da tua madre -
Potrei giurare di aver visto un bagliore nei suoi occhi - come?-
- qui viene il difficile , dobbiamo dimostrare che non sei più pericoloso e ch e puoi vivere una vita normale -
Prese un gran respiro - non c'è la farai mai non ti crederanno nemmeno se lo vedranno- scossi la testa - no , NOI ce la faremo basta che tu lo voglia  e che tu impegni a non uccidere la gente a caso , perché non è uccidere che ti rende felice , lo so si capisce -
Prese un respiro e continuammo a mangiare - come fai ad aver capito tutte queste cose?- chiese di punto in bianco - perché con te si può sia ridere che scherzare e non parli sempre e solo dei tuoi omicidi e poi hai sempre bisogno di far capire agli altri che sei un duro, quando non c'è una vera e propria necessità di esserlo , non so chi ti ha messo in testa l'idea che sei deve ma fidati non è così , sei umano non matto-
Annuì -so che probabilmente non ti fidi ma ... ehm non è che per caso potrei ... abbracciarti?- io sorrisi -certo che puoi - si avvicinò e mi strinse a se come se avesse paura di perdermi -da domani faremo in modo di farti avere una stanza normale senza questo obbrobrio ,non ne hai bisogno - gli diedi un abbraccio e ci demmo la buonanotte.
Parlai con il capo reparto che acconsentì e disse che lo stesso justin avrebbe aiutato alla preparazione della sua stanza almeno non si sarebbe annoiato .

...

Tornai a casa e parlai con Andy della situazione di justin e del mio piano per farlo uscire ,disse che non era convinto perché lo intimoriva il fatto di avere un assassino in casa . Beh poi lo feci ragionare sul fatto che fino a tre anni prima anche lui faceva quel lavoro . Andammo a letto e ci addormentammo .




Heylaaa sarò breve perché sono stanchissima e non vedo l'ora di dormire,ma ci tenevo a dirvi che se arrivamo a 800 views posto 10 curiosità su di me detto questo goodbye ladiesss.
~maty 🖤~

Jason McCann's revenge|| Justin Bieber ( SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora