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"Ma mamma!"

Gemetti seguendola mentre si affrettava per la casa raccogliendo ciò che le sembrava importante.

"È necessario un babysitter? Ho diciassette anni!"

"Sì! Sarò lontana e non voglio che tu ti metta nei guai!"

Sibilò, girandosi rapidamente. Ci saremmo scontrate se non mi fossi fermata in tempo.

Mi sembrava frustrata e il mio sguardo era preoccupato ma si calmò non appena mi vide. Ero il suo giovane riflesso e sapevo che era tanto preoccupata quanto lo ero io per il fatto che mi stesse lasciando per un lavoro. Stava per andare fuori dallo stato e non l'avrei vista per mesi oppure anni se tutto fosse andato bene.

Mia madre era sempre orgogliosa dei miei traguardi e sapevo che tutto ciò che voleva era farmi vivere una vita felice. Voleva che rimanessi la dolce, giovane ed innocente ragazza di sempre, e sapevo che affidarmi ad un babysitter era uno dei suoi tentativi per mantenermi tale.

Ma avevo diciassette anni: sapevo come badare a me stessa. Crescendo con una persona responsabile e premurosa come lei sapevo tutto ciò che era necessario. Potevo sopravvivere da sola se ci fosse stato bisogno.

Mi prese tra le sue braccia e lasciai tutta la mia tristezza fluire attraverso i miei occhi che una volta erano luminosi e gioiosi.

"Mi mancherai, mamma."

"Mi mancherai anche tu, Rose."

Mi rassicurò accarezzando i miei lunghi capelli biondi per consolarmi.

"Ti prometto che il ragazzo che si prenderà cura di te è carino. Ho cercato a fondo in questa cosa del babysitting. Volevo essere sicura che tutto fosse perfetto per te. Sei ancora la mia piccola principessa come lo sei sempre stata, e meriti il mondo e molto di più."

Mi staccai da mia madre e guardandola nei suoi occhi luminosi, vidi il mio riflesso. Mi asciugai le lacrime e sfoggiai un sorriso.

"Grazie mamma. Sono contenta di averti nella mia vita."

"Oh, Rosie, lo sai che sarò sempre qui per te. Se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa mentre sarò via, ricorda che disto solo una chiamata da te."

Mi rassicurò per la millesima volta, ancora e ancora, solo per essere sicura che io fossi nelle migliori condizioni possibili.

Annuii, ormai consapevole delle informazioni ripetute.

"Lo so."

Le garantii e lei mi sorrise. Ci fu un breve silenzio ma sapevo esattamente cosa mi passasse per la testa e volevo soddisfare la mia curiosità.

"Hey, mamma?"

La chiamai appena ricominciò a camminare attorno alla stanza per raccogliere le sue cose.

"Si, tesoro?"

Rispose girandosi per guardarmi.

"Abbiamo tempo per parlare di lui?" Chiesi. "Del babysitter, intendo."

"Oh, certamente." Mi disse con un sorriso e gli occhi scintillanti. Potevo dire che fosse felice del mio interesse per l'argomento.

Si sedette sul divano e picchiettò il posto accanto a lei invitandomi a sedermi.

Mi incamminai verso il divano. Mi rievocava la mia infanzia. Ricordai tutte le volte in cui mi sedetti accanto a mia madre su quel divano per farmi raccontare una storia oppure per sfogarmi con lei. Ora eravamo lì per salutarci e per parlare di colui che avrebbe preso il suo posto. È strano pensare che il ruolo di madre possa essere rimpiazzato da un uomo.

"Cosa vuoi sapere di lui?" Mi chiese appena mi sedetti.

"Beh, forse vorrei sapere il nome prima di tutto il resto." Suggerii.

"Il suo nome è Harold, ma preferisce farsi chiamare Harry."

"Harry." Ripetei con un leggero borbottio. "Okay. Quanti anni ha?"

"Mi sembra ventiquattro."

"Wow, è giovane per essere un babysitter." Realizzai alzando le sopracciglia confusa.

"Beh, ho cercato qualcuno con cui potessi relazionarti facilmente. Non voglio che tu trascorra i prossimi mesi con un vecchio estraneo." Ridacchiò e subito mi contagiò.

"Ha figli?" Chiesi, pensando che questa domanda fosse piuttosto importante. Qualcuno con un po' di esperienza con i bambini sarebbe l'opzione migliore per un babysitter.

" Sono sicura di ricordare che non ne abbia, ma aveva una fidanzata." Disse.

"Aveva?"

"Sì, mi ha raccontato che si sono lasciati recentemente. Non erano fatti per durare, disse." Alzò le spalle apparentemente poco informata sull'argomento. Comunque capii. Forse Harry non desiderava parlarne.

"Capisco. Da dove viene? Abita vicino?"

"No, in realtà viene dall'Inghilterra. Gli ho raccontato di te e mi ha detto che sembri una ragazza speciale ricca di potenziale, e lascia che ti dica che è proprio ciò che sei. Quindi volerà fino a qui, dall'Inghilterra a Los Angeles, solo per prendersi cura di te, perché meriti il meglio."

"È inglese e non me l'avevi detto? Mamma! Sono agitata ora!" Mi alzai dal divano gioiosa. "Quando sarà qui?"

"Arriverà almeno dieci minuti prima della mia partenza."

"E tu te ne vai tra mezzora, giusto?" Sogghignai cercando ti trattenere la mia felicità. Non volevo che sembrasse fossi felice per la sua partenza.

"Si, un po' prima di mezzora." Rispose afferrando la mia mano e tirando di nuovo seduta accanto a lei. "Non essere troppo eccitata. Potresti esplodere di gioia." Ridacchiò. Respirai profondamente.

"Lo so, lo so." Pensai per un momento. La stanza cadde nel silenzio mentre mia madre iniziò a guardarmi. "In realtà ora sono un po' nervosa."

"Non esserlo, sei fantastica ed educata. Apprezzerà la tua compagnia e tu apprezzerai la sua."

"Oh, ma sappiamo che non lo apprezzerò, tanto quanto ho apprezzato te tutta la vita."

"Non farmi piangere ora." Sospirò mia madre consapevole che sarebbe partita a breve.

Stavo per rispondere quando sentii bussare alla posta. Seppi subito chi fosse. Il mio cuore batteva un miglio al minuto quando mia madre si alzò dal suo posto, prese il mio braccio e mi trascinò con se alla porta per salutarlo.

La tensione aumentò quando mia madre girò la maniglia. Quando la porta si aprì rimasi stupita dall'uomo dall'altra parte. Superava di gran lunga le mie aspettative e divenni ancora più nervosa quando i miei occhi incontrarono i suoi.

***

Ciao! È la prima volta che mi cimento nella traduzione di una storia quindi ho un po' di ansia. Sono soddisfatta di questo primo capitolo e devo dire che questa storia di @LukeHemoji mi sta davvero intrigando.

La pubblicazione della storia è ancora in corso con aggiornamenti regolari. Cercherò di essere il può precisa e puntuale possibile.

Spero che vi piaccia tanto quanto sta piacendo a me tradurla!

Mi farebbe molto piacere se lasciaste un voto e un commentino.

Buon proseguimento!

Chiara

Play Date // H.S // Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora