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"Harry, ciao! Io sono Stephanie, la mamma di Rose. E lei è Rose." Mia madre salutò l'uomo goffamente, poi indicò la mia figura immobile per presentarmi.

"Ciao Stephanie e Rose. Piacere di conoscervi." Ci salutò entrambe poi guardò me. "Sei una bella e giovane donna, Rose. Ho sentito tante belle cose su di te."

Arrossii, giocando con le mie dita intrecciate dietro alla schiena. La voce di Harry ed il suo accento pesante mi fecero provare diverse sensazioni. Era un uomo terribilmente attraente. Peccato che fosse molto più grande di me.

I suoi lunghi ricci color cioccolato e gli scuri tatuaggi mi causarono dei brividi lungo la spina dorsale, ma in modo piacevole. Guardando nei suoi occhi verde giada sentii le farfalle nello stomaco come mai prima.

"G-grazie. Piacere di c-conoscerti." Balbettai completamente stordita dall'alto e bellissimo uomo di fronte alla mia porta.

"È un po' timida all'inizio." Lo informò mia madre. "Ma si aprirà con te abbastanza presto."

Harry la guardò mentre parlava, poi mi rivolse di nuovo lo sguardo. Sentivo le ginocchia deboli non appena i suoi occhi si posarono su di me. Mi appoggiai allo stipite della porta sperando che nessuno dei due se ne accorgesse.

Ci fu un breve silenzio finché mia madre non parlò di nuovo.

"Dovrei andare. Ho lasciato una cartella nella stanza degli ospiti contenente tutto ciò che devi sapere su Rose." Disse mentre si dirigeva verso il divano per raccogliere le sue borse. Mi coprii mentalmente il viso con una mano per il fatto che avesse una cartella con tutte le mie informazioni. Decisi che la mia prima missione fosse nascondere il fascicolo prima che Harry ne entrasse in possesso. Non volevo che sapesse le mie cose imbarazzanti.

"Addio, Rosie. Buona fortuna. Non divertirti troppo." Disse mia madre prima di lasciare un bacio umido sulla mia guancia e poi sulla mia fronte. Mi abbracciò un'ultima volta prima di raggiungere Harry e sussurrargli qualcosa all'orecchio. Cercai di ascoltare ma non ci riuscii.

"Ciao!" Gridò prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle. Lo scatto che fece lasciò dietro di sé una scia di silenzio imbarazzante. Immediatamente corsi al piano superiore per prendere la cartella dalla stanza degli ospiti prima di Harry.

Aprii la porta velocemente e camminai attorno alla stanza alla ricerca del fascicolo. Vidi il giallo luminoso della cartella appoggiato alla scrivania e prontamente mi avventai su di esso per farlo sparire.

Uscii dalla stanza facendo attenzione a chiudere la porta dietro di me, come la stanza era stata lasciata prima del mio arrivo, ma senza il fascicolo. Attraversai il corridoio correndo e raggiunsi la mia stanza. Nascosi la cartella nel cassetto del mio armadio contenente l'intimo, così Harry non l'avrebbe mai trovato.

"Rose!" Sentii Harry chiamarmi. Esitando uscii dalla mia stanza e scesi le scale.

Trovai Harry ancora fermo nello stesso posto in cui l'avevo lasciato e alzai le sopracciglia in un'espressione interrogativa, preferendo non usare la mia voce nervosa per chiedergli il motivo per cui mi avesse chiamata.

"Mi potresti aiutare a portare dentro le mie cose?" Mi chiese. "Non devi. È solo che ho un po' di cose da trasportare."

"Va bene." Borbottai dirigendomi verso la porta per indossare i sandali. Aprii la porta aspettando che Harry mi seguisse fuori.

Mi sentivo a disagio al pensiero che guardasse il mio didietro così mi girai verso di lui lasciando che mi conducesse alla sua macchina.

Harry uscì dalla porta e guardai come le sue gambe percorrevano la strada verso l'automobile, feci del mio meglio per stargli al passo.

Mi aspettò davanti al bagagliaio del suo SUV nero mantenendo due borsoni neri con l'intenzione di passarmeli. Li posizionò entrambi sulle mie spalle mantenendomi la vita per aiutarmi a supportare il peso. Quasi caddi, ma non perché le borse fossero pesanti.

"Ci sei? Ne prendo una io se preferisci." Mi suggerì. Io scossi la testa.

"No, ci riesco." Lo assicurai incamminandomi verso casa. Mi sforzai per mantenere un ritmo veloce. Mi sentii ancora più nervosa quando mi accorsi che mi stava seguendo con sei borse, grandi e pesanti quanto una delle mie, tre appese ad ognuna delle sue braccia muscolose.

"Tutto qui?" Chiesi quando entrambi le poggiammo a terra in salotto.

"No, ne ho ancora un paio ma posso portarle da solo. Grazie per l'aiuto. Sei una ragazza forte. Non mi aspettavo che il tuo esile corpo potesse trasportare entrambe le borse."

"Nemmeno io." Scherzai facendolo ridacchiare.

"Prendo le mie ultime valige e le disfo. Mi mostreresti la stanza degli ospiti quando rientro?"

"Certo." Annuii e mi sedetti sul divano per aspettare Harry. Lo guardai ancora uscire di casa, ammirando le sue sconosciute, ma allo stesso tempo attraenti, caratteristiche. Ogni cosa di lui sembrava eccitarmi. Tutto ciò che sapevo di lui fino ad ora era ammirabile, e mi ritrovai intrigata dallo scoprire cosa potesse nascondere dietro alla sua oscurità.

***

Ciao a tutti!

Spero vi piaccia e che lasciate una stellina o un commento.

Mi scuso per eventuali errori e vi chiedo di segnalarmeli con un commento per poterli correggere e rendere la lettura più piacevole.

Chiara

Play Date // H.S // Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora