22.George

9 0 0
                                    

Flavia

è ormai passata un'ora e mezza dal mio incontro con Caleb e non ne posso più di correre , mi dirigo con decisione verso la strada per tornare al campus , non appena inverto la direzione noto un ragazzo abbastanza alto e moro ,le mie gambe inaspettatamente sfrecciano verso quella figura , quando improvvisamente mi fermo davanti a lui noto che non è chi sembrava di essere , non è Caleb, sta' zitto un  po', invece di litigare con me anche se ho ragione guardati avanti ... ti sta fissando ,no ma che ... oh cazzo hai ragione ,

finalmente lo guardo in faccia mi rendo conto che mi sta fissando divertito  ,assumo un'espressione imbarazzata e credo che anche le mie guance contribuiscano , sento il suo sguardo su di me quindi non alzo la testa ,  

- ciao , devi dirmi qualcosa??- chiede stranamente in tono gentile

- io...bhe ...N-no niente - dico alzando lo sguardo per ritrovarmi davanti gli stessi occhi color rame che poco meno di due ore fa fissavano infuocati il volto di Caleb nel bar , sono molto simili , troppo simili per essere solo conoscenti

- no scusa io ho sbagliato persona- dico quasi sussurrando e faccio per andare quando lui mi blocca prendendomi un gomito , io gli rivolgo uno sguardo che lo fulmina

-scusa - mormora ritirando la mano , si mette le mani in tasca il che risalta molto i muscoli ( che sono molto meno di quelli che ha Caleb ) - non siamo presentati io sono George-
dice tendendomi una mano , ma io senza stringerla rispondo

-Flavia - incrocio le braccia e lui ritrae la mano , si crea un silenzio imbarazzante che il bip del mio orologio interrompo e io ringrazio dio e tutti i santi per quel minuscolo rumore che mi ha salvato da una grande figura di merda ,

lo guardo noto che sono le otto ...

- CAZZO !!- -SCUSA DEVO ANDARE!!-

- oh va bene ehm ciao -

- si certo ciao- farfuglio prima di scappare verso il campus , quando arrivo sono le otto e mezza decido che non ho il tempo né di farmi una doccia né di pendere i libri , quindi tutta sudata mi dirigo all'aula di matematica , quando entro rovo stranamente tutti i miei amici seduti vicini a borbottare di qualcosa , mi siedo vicino a una ragazza piuttosto magra che dovrebbe chiamarsi Madison che credo sia la sorella di Josh , li saluto

non appena sentono la mia si girano tutti verso di me e si agitano sulle sedie per poi pronunciare de ciao indifferenti e prestare una falsa attenzione alla lezione della professoressa Umbridge , mi giro delusa e appoggio la mia testa su un palmo della mano già annoiata dalla materia

finalmente sentiamo la campanella suonare

- è finita questa tortura finalmente -dico alzandomi , ma la voce stridula simile a  quella di un rospo mi impedisce di muovere un solo passo

- come signorina Scott??... visto che è così soddisfatta dalla fine della lezione penso che sabato potrà venire qui per scontare le sue 4 ore di punizione .-

- certo professoressa - rispondo sbuffando e uscendo da quella classe irritata

qualche ora dopo...   

finite le lezioni , siccome non ho incontrato nessuno dei miei amici e neanche loro sno venuti a cercarmi , vado a riposarmi un po', ma quando non riesco nemmeno a leggere Harry potter o a guardare un film ( cosa grave ) decido che sono troppo stanca per pensare o fare qualsiasi altra cosa e appena tocco il letto sprofondo nella mia miriade di sogni contorti

-Caleb cosa ci fai qui -

- sono qui per te no-

- per me?? io...non-

- per dirti che ti amo- io rimango sorpresa lui mi accarezza la guancia con il dorso della mano e si avvicina ... 

mi sveglio di scatto e mi metto a sedere con il fiatone , sono le 2 di notte , mi sono appena resa conto che ormai da due ore ho quattordici anni , scendo dal letto e vado a farmi una doccia lasciando la stanza dove riposavano Chiara e Allie.

........................................................................................................................................................................

credo che per i festeggiamenti del compleanno e al sorpresa di Flavia dovrete aspettare



sei come un bacio sotto la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora