Prefazione (breve, promesso)

47 5 1
                                    

"Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla"  -Alessandro Baricco

Mettiamo subito in chiaro una cosa : io non sono uno scrittore, nemmeno qualcosa di lontanamente simile. Pensa un po', nella vita reale studio ingegneria! Niente di più distante dalle humanae litterae. Ma tra un equazione differenziale e un Teorema di Ampere mi è sempre piaciuto leggere qualcosa che non fosse asetticamente dimostrato o con un margine di errore trascurabile. Qualcosa tipo romanzi, gialli, horror, classici, saggi. Sì beh, un po'di tutto. Da cosa nasce cosa ed eccomi qui a scrivere.

Ora, non lo faccio perché voglio dimostrare qualcosa, ho già abbastanza dimostrazioni per questa vita e per la prossima nei testi di matematica. Non sono la rivelazione di turno, nessun talento nascosto, un'altra persona comune tra la folla. So benissimo qual è il mio piccolo posto nel mondo ed è proprio questo il punto. Lo so e mi sento fregato. 

Vedi, il mondo scientifico abbonda di certezze o quanto meno di precisione. Non è per forza un male, grazie al metodo scientifico e al lavoro di fisici, matematici, chimici, ingegneri, oggi abbiamo tutti i nostri comfort, tra i quali il meteo. La scienza ha sempre dato grandi spinte al progresso e certamente ha un suo fascino austero. Ma a volte sembra tutto troppo certo, tutto va come deve andare secondo la tale legge o il qual teorema. Fine della storia, è questo e basta. Nell'incertezza, invece, tutto è ancora possibile : nei 5 minuti di recupero di una partita tutto può ancora succedere, ed è proprio in quel momento che si fanno spazio le emozioni più forti; dopo il fischio dell'arbitro resta solo un risultato e quelle emozioni pian piano diventano commenti tecnici. 

E' nel dubbio che possono vivere le speranze, quando c'è la certezza di qualcosa a che serve sperare? 

Davanti a me riesco a vedere perfettamente il percorso che ho scelto, so quello che devo fare : questo è il problema. Imprevisti a parte, ho già la rotta tracciata e arrivato a questo punto non posso più godere del beneficio del dubbio. Malgrado sia molto più fortunato di tanti, mi sento comunque fregato. E quindi decido di mettermi a scrivere storie. Qui non c'è niente di tecnico, è qualcosa che non fa curriculum, uno sfogo, qualcosa di libero che nessuno mi ha detto di fare. Qualcosa che non è né utile né certo. Sono io che scioccamente seguo il consiglio di Baricco e cerco di non farmi fregare. 

Non sarà di certo la storia più bella che leggerai nella tua vita, è solo una sequenza di caratteri salvata in qualche server chissà dove; ma se io posso scriverla e tu vuoi leggerla, allora è pur sempre una storia.

Storie a Caso - Io che scrivo coseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora