A Hurricane for Christmas (pt.5)

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Friends will be friends


Clair aveva una particolarità: anche quando dormiva, non era mai pienamente consapevole di quello che stesse sognando. Nel caso avesse passato un momento fantastico come la sera precedente, tutto ciò che faceva era trascorrere la notte a pensare a cose spensierate, senza che sapesse cosa in qualche modo fossero.

Fu per questo che la mattina dopo, poiché si trovava ancora assorta nel mondo dei sogni beati, non aveva la minima voglia di svegliarsi, nemmeno quando qualcuno cominciò a chiamarla dolcemente per farla tornare al mondo reale:—Camille, — le sussurrò Jim, —è Natale, non hai voglia di aprire i regali ?

Clair sospirò, sistemandosi meglio sul cuscino. —Quoi? Laissez-moi dormir, s'il vous plait.

Jim ridacchiò, dandogli una lieve pacca sul braccio. —Tesoro mio, capisco niente se parli la tua lingua. Ti spiacerebbe tanto tradurre? lo sai già fare così bene.

Ella sospirò ancora, poi si girò verso di lui, stropicciandosi gli occhi.  —Non so se l'hai notato, ma mi sono appena svegliata. Di certo non è inglese la prima parola che mi viene in mente.

—Questo l'avevo afferrato. Ma forse è il caso che tu ti prepari. Oggi è il 25, l'hai dimenticato?

La francese rimase dubbiosa. —Il 25? Sei sicuro?

—Hai bevuto, ieri sera? Mi sembri leggermente rimbambita — scherzò Jim.

Clair sbuffò. —'Fanculo, chi si è veramente ubriacato sei stato tu insieme a Freddie.

—Siamo di buon umore. Come al solito, d'altronde...

Lei rise, alzandosi finalmente dal cuscino. —Allora, mi dici se è veramente Natale o no?

—Ovvio che lo è. Buon Natale, Camille!

Ella sorrise. —Buon Natale anche a te, Jim! — e abbracciò l'uomo, —Mi preparo subito! Di' a tutti che scenderò in un lampo! — esclamò infine, togliendosi di scatto le coperte di dosso e correndo in bagno.

—Ti voglio bene, Clair. Ma sei davvero fuori di testa — le disse Jim, prima di uscire dalla stanza.

Clair indossò le sue adorate bretelle nere, il maglione bianco e i pantaloni neri. Diede qualche veloce colpo di spazzola e si sistemò un cappellino bordeau sulla testa.

Stava per uscire definitivamente dalla porta quando di colpo ricordò la cosa più importante: si avvicinò all'armadio e da dentro ne prelevò un pacchetto bianco.

Una volta preso, uscì da camera sua e percorse le scale, udendo delle voci provenire da altri luoghi della casa; fu per questo che lei, sola nel salotto, poté velocemente appoggiare il pacchetto accanto uno degli altri doni presenti sotto l'albero allestito nella stanza.

Nel momento esatto in cui ebbe terminato l'operazione, qualcuno le si rivolse euforico:—Tanti auguri, cara! — esclamò euforico Freddie.

Clair, sorridente, corse verso di lui e lo assalì. —Bonne Noel anche a te, Fred!

—Ci hai messo un po' a svegliarti. Non avevi voglia di aprire i regali, tesoro? — le chiese, dandogli un pizzico sulla guancia.

—Regali? Per me? — chiese confusa Clair, —Io... non penso di meritarmi un regalo, d'altronde vi ho creato un mucchio di problemi rimanendo qui per due settimane.

Il cantante scoppiò a ridere, prendendo la giovane per mano e facendola sedere sul divano accanto a lui. —Di quali problemi parli? Sei parte della famiglia, ora, mia cara. Ancora non capisci che ti vogliamo un mondo di bene?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2017 ⏰

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