A winter's dream

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  Avviso super breve: anche questa storia, come "there's a kind of magic" e bla bla bla non ha nulla a che vedere con la storia della biondina francese, per quanto la possa un po' ricordare (anche perché questa l'ho scritta anni or sono, perciò non vi meravigliate di riscontrare qualche errore nella lettura). Inoltre (piccolissimo spoiler, ma almeno la diretta interessata lo dovrà leggere prima di continuare) per i nomi delle partner di Brian e di Roger ho usato quelli delle (meravigliosissime) storie di Clementine39 , sempre che lei non se la prenda :). Detto questo, posso lasciarvi proseguire la lettura... Anzi, no! Auguro anche un meraviglioso Natale Queeniano a tutti!!!!


What a super feeling

Ho un rapporto strano con l'inverno: adoro l'aria di mistero che evoca quando il giorno velocemente finisce, facendo buio, ma allo stesso tempo mi spaventa l'oscurità della notte invernale.
Eppure adesso Made in Heaven è lì, nello stereo, a farmi compagnia, e la sua voce placa tutte le mie paure. Credo che questo sia l'album più adatto a questo giorno, ovvero 24 dicembre.
Seduta sulla sedia a dondolarmi al ritmo della musica, decido all'improvviso di alzarmi e di osservare il cielo blu intenso privo di stelle, rubate dalle luci della città.

Il vento fa danzare gli alberi e le sue foglie. Sembra che ci sia una tempesta, eppure quella musica così divina che esce dallo stereo fa sembrare quell'atmosfera uno spettacolo magnifico.

Dopo un po' mi sento annoiata di quel paesaggio, che si fa via via più monotono, e mi stendo sul letto, continuando a canticchiare "A Winter's Tale".

Verso la fine della canzone sento le mie palpebre sempre più pesanti...

It's a Kind of Magic

E al mio risveglio mi trovo in una stanza a me ignota.
Mi guardo intorno, e realizzo che è parecchio grande: c'è un letto, sul quale sono seduta, una scrivania di legno con tanto di sedia, un guardaroba dello stesso materiale e una grande finestra, da cui si intravedono tante nuvole.
Mi affaccio e intravedo una strada abbastanza familiare.

Seppur un po' impaurita per non trovarmi più nella mia cameretta, mi sforzo di capire perché quel posto mi sembra comunque noto. Non so per quale assurdo motivo, ma mi fa venire in mente il mio ultimo viaggio nella città di Londra, e in particolare il marciapiede sul quale camminai per arrivare a Garden Lodge, la casa in cui aveva vissuto Freddie Mercury e pellegrinaggio di ammiratori dei Queen come me.

Solo che, per quanto abbia la testa fuori dalla finestra per intravedere quanto più cose possibili, non riesco a scorgere la famosa porticina verde con la quale mi ero fatta scattare una foto.
E se mi trovassi proprio lì, a Garden Lodge?
No, è praticamente impossibile.
Mi allontano, timorosa, dalla finestra, risedendomi sul letto, e cercando di fare mente locale: dunque mi trovo a Londra, nella villa di Freddie Mercury, il mio idolo, dove tuttora vive la sua prima compagna, Mary Austin...
Qualcuno bussa alla mia porta, facendomi sobbalzare.
È Mary? Suo marito, o uno dei suoi figli? E se sanno che c'è uno sconosciuto in casa, perché si limitano a bussare?
Dall'altra parte, continuano a venire battute alla porta.
Il mio cuore è a mille, ma cerco comunque di ricompormi, alzandomi dal letto e mormorando: —Avanti.
Quando la porta si è ormai aperta, mi trovo davanti niente di meno che Jim Hutton.
Credetemi se vi dico che sono sul punto di svenire. Comincio a sentirmi la testa sempre più pesante, e più guardo il compagno di Freddie davanti a me – nonostante sia una cosa improbabile che sia lì, perché anche lui, sfortunatamente, è morto qualche anno fa – più sento di perdere i sensi.

Christmas Tales (a Queen stories collection)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora