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21 marzo 2013

era finalmente finito quel gelido inverno, quel giorno sarebbe iniziata la primavera e Jimin promise a Hyejin che avrebbe risolto le cose, che da quel giorno sarebbero stati felici;
lei e lui, insieme.

E infatti doveva essere così, Jimin aveva già programmato tutto, avrebbero solo dovuto prendere quel maledetto treno e scappare dall'inferno in cui erano imprigionati ormai da tempo;
i due si amavano, si amavano tantissimo.

Hyejin era stata abbandonata vicino al fiume Han (noto fiume della Corea del Sud) dai suoi genitori, che non potevano permettersi di mantenere una bambina.
Era cresciuta da sola fino a quando non venne presa dalla strada e portata via all'età di sei anni.
Venne illegalmente venduta a una famiglia benestante e lì conobbe la famiglia Park.

Quella casa fu il suo incubo peggiore, l'unica ragione per la quale non si tolse la vita fu Park Jimin, il figlio.

Quei due andavano d'accordo, lui odiava suo padre e tutte le cose orribili che faceva solo per guadagnare un po' di denaro;
passó il tempo e all'età di quindici anni ci fu il loro primo bacio, da quel momento il ragazzo aveva capito che amava quella ragazzina e che avrebbe dovuto portarla in salvo.

Erano a un passo dalla libertà, in quel giorno di primavera loro, che avevano ormai vent'anni anni da parte del ragazzo e diciassette da parte della ragazza, stavano aspettando quel treno che li avrebbe portati via da quel posto grigio e che li avrebbe fatti ricominciare da capo.

Jimin sorrise a Hyejin e le diede un dolce bacio sulla guancia;

ad un tratto un uomo rubó il bagaglio della ragazza e cominciò a correre; Jimin senza neanche riflettere lo rincorse, ritrovandosi sui binari.
Ma il suo piede sinistro si incastró in uno di esso, impedendogli di muoversi.

Hyejin urlava da lontano il nome del ragazzo, non capendo cosa stesse facendo.
Jimin continuava a gridare e chiamare aiuto, ma le sue urla non poterono essere sentite da nessuno, il rumore del treno era troppo assordante.

21 marzo 2013;
ora del decesso: 09:17

Ebbene sì, il treno passó e quel giorno che doveva essere un nuovo inizio per Park Jimin diventó la sua fine.

La ragazza urlava e urlava, ma non si poteva fare più nulla, lei era rimasta da sola, o almeno questo era quello che pensava.

Spring day ✧ Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora