Capitolo 4

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Tre settimane.

Sono passate tre settimane.

Insomma, la mattina dopo quel fottuto giorno, mi sono svegliata e beh, ero circondata dal suo braccio e appiccicata al suo petto...nel suo letto, in casa sua...
E non ne ho parlato a nessuno, né a mia madre, né alle mie migliori amiche, né a Gabriel che è come un fratello e nemmeno a Francesco che beh, lui è solo uno scemo che ci prova e un buon amico.
Comunque ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e io ho avuto la bella idea di dire:

"PARLIAMONE"

E quel fottuto stronzo ha detto:

"DI CHE DOBBIAMO PARLARE? È SESSO. FINE."

La cosa strana è che non mi sono pentita. Ho perso la mia verginità con il ragazzo che odio, eppure sono felice di averla persa con lui. Perché ero pronta, e anche se per una notte, in quella notte ho provato emozioni che non penso avrei provato nemmeno simili a farlo con qualcun'altro. Uscita da casa sua sono tornata a casa, ho avuto i sensi di colpa appena mia madre mi chiesto : " Sei stata sveglia fino a tardi a spettegolare?" Le ho risposto di sì anche se nella mia mente pensavo: " Sì, sono stata sveglia tutta la notte, ma non a spettegolare, ho perso la verginità con un ragazzo che non sopporto ma per quanto abbia fatto una cavolata, è stato bellissimo". Il giorno dopo, come quelli seguenti non ci siamo minimamente rivolti la parola, non ci siamo nemmeno guardati. E vorrei solo sapere se anche lui si stia facendo tutte queste tare mentali. Non perché siamo andati a letto, ma perché ci odiamo. Ci facciamo dispetti dalla prima superiore.

<<Che succede fra te e Max?>>

Oddio.

<<Gabri, am, che intendi? Non succede nulla...perché tu pensi che non vada qualcosa?>>

<<Calma, niente è solo che è da un mese che non vi guardate nemmeno.>>

Ommammamia....stavo per morire di infarto.

<<Boh...>> Cerco di ridere ma esce una risatina isterica.

<<Okay....em...Bea Sei strana, fra un po' comincia la scuola, e beh, tu sei sempre distratta ultimamente.>>

Oh, lo so Gabri è solo che sono costantemente occupata a fissare Max.
È solo che ho paura, paura che lo dica ai nostri amici. Per lui sarei l'ennesimo trofeo, ma lui per me è qualcosa di più di una notte, è la mia rovina. Potrebbe raccontare a qualcuno di noi e io sarei considerata dal mio migliore amico, da Martina,Denise, Francesco e tutta la scuola come una poco di buono. Dio Santo Max Ragazzi, perché? Perché io? Non avevi nessun'altra a cui riempire le giornate, io dovrei odiarlo eppure mi viene voglia, non so, di affondare le mie labbra sulle sue. Mi manca il suo contatto. L'ho avuto per una notte, ed è stata la notte più bella della mia vita.

<<Bea!Bea ci sei?!>> Gabriel mi sventola la sua mano davanti <<Perché fissi Max?>>

<<Niente, ehi, andiamo al bosco?>>

Gabriel mi prende sulla schiena e inizio a ridere. I miei capelli volano per colpa del vento...amatissimo vento....

Passiamo davanti a Max e al suo gruppo. Lancio un'occhiata a lui che mi trucida. Resto indifferente però non so perché ci faccio caso. Non dovrei. A volte penso di non essere sicura di ciò che provo. Mi fa uno strano effetto. Quando ride, quando sta per conto suo, quando non si preoccupa di cercare di nascondere la tristezza nei suoi occhi, vorrei forse abbracciarlo. Non perché mi fa pena! Ma solo perché...boh.

<<Ehi non ho più voglia di andare al bosco.>>

<<Okay Gabri.>>

<<Devo passare a casa di Max dopo. Vieni con me?>>

AMORE COLLATERALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora