Partiamo a ridere così come due scemi. È la prima volta che lo vedo ridere. Intendo, davvero.
<<Okay, basta basta! Hai vinto! >>
Sono inzuppata!
<<Lo so che ho vinto! >>
Lo fulmino....possibile che si debba elogiare pure mentre sono inzuppata. Sono bagnata dovunque, vestiti,capelli, mi è colato pure quel poco di trucco che avevo.
<<Mi verrà una polmonite!>>
<<Come sei tragica Bea!>>
Lo fulmino dinuovo.
<<Sono seria! Non voglio ammalarmi!>>
Mi guarda. E io ovviamente non capisco un tubo dal suo sguardo. Ha degli occhi talmente strani, stanchi, tormentati....è difficile da comprendere. Io di lui in tre anni ho capito solo che è uno stronzo, fin dal primo giorno mi ha tormentato, tratta male anche gli altri apparte Gabriel e Francesco, ma con me si è sempre impegnato di più. A partire dalla prima, in cui mi ha messo dei petardi nella doccia dello spogliatoio delle ragazze e sono scappata fuori con addosso solo le mutande e il reggiseno....Il problema era che fuori in corridoio c'erano undici ragazzi se contiamo anche lui.
Solo a pensarci mi viene il nervoso.
<<Il grattacielo in centro, io abito in uno di quegli appartamenti. Se ti va, insomma visto che sei messa peggio di un pesce, sempre che tu non voglia diventare Ariel insomma, ti consiglio di seguirmi, casa mia è più vicina a qui. >>
Come...come?
<<È inutile che sbarri gli occhi, lascia perdere. >> fa per girarsi ma lo blocco.
<<Aspetta, grazie, ne avrei bisogno. >>
Sbuffa e con la sua solita aria scocciata mi fa segno di seguirlo. Ora che ci penso... Non sono mai stata a casa sua.
E se ci sono i suoi genitori? Insomma, vedere entrare una ragazza completamente bagnata in casa insieme a loro figlio con il gelato sulla camicia e qualche chiazza d'acqua.... Non è proprio il massimo.<<E i tuoi genitori? Che diranno quando mi vedranno entrare?>>
<<Mia madre mi ha lasciato quando ero piccolo e mio padre vive in un'altra casa. Io ho diciotto anni bambinetta. E non saresti certo la prima ad entrare in casa mia.>>
Oh. Giusto. Mi dispiace per lui, non dovrei ma provo ugualmente dispiacere.
Cavoli suoi....<<Okay. >>
<<Solo okay? >>
<<Solo okay, cos'è la storiella che racconti a tutte, per poi portatele a casa? >>
<<Stavo scherzando prima, non porto mai le ragazze a casa mia, non ci vengono mai nemmeno i miei amici.>>
Non voglio rispondergli. Diventerebbe imbarazzante la conversazione, se chiedessi perché a me è concesso andarci, e conoscendolo mi riderebbe in faccia e mi rispedirebbe da dove sono venuta. Quindi... Meglio stare zitta.
Proseguo fino al grande grattacielo del centro. Finalmente arriviamo davanti al portone le persone che ci fissavano male, erano al quanto invadenti.... Anche se è comprensibile fissare una cretina zuppa d'acqua e uno mezzo bagnato e con chiazze di gelato dovunque.
Entro e saliamo in ascensore.
<<Ultimo piano? >> mi parte una risatina isterica.
<<Mi piace l'altezza.... >> risponde ovvio.
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AMORE COLLATERALE
Hayran KurguAvete mai sentito parlare di amore collaterale? Certo che no, l'ho inventato io. L'amore collaterale è l'effetto collaterale di amare qualcuno che odi... O meglio, è la mia incasinata vita. Tutto fu per colpa di uno stupido scherzo del destino, u...