AMORE COLLATERALE

Capitolo 7

Guardo mia madre sconvolta.

Appunto mentale Bea, idolatrare Gabriel fino a morire.
<<Hahahaha, giusto, benomale che ti avvisato lui... >> oddio! La voce stridula! Io faccio schifo a mentire e hi sempre la voce stridula quando capita!

<<Beh, ora però dimmi perché sei mezza nuda. >> a quanto pare la punizione la avrò comunque, ma per qualcosa di meno grave. Vorrei parlare di Max alla mamma, ma non capirebbe, è una mamma come tutte le altre se non più bigotta, e andarle a dire, "ehi ciao mamma, ho perso la mia verginità con un ragazzo che non sopporto dalla prima superiore e ci sono andata a letto anche ieri sera, gli ho cucinato, e ho accettato la proposta di avere dei 'momenti collaterali' con lui" non è il massimo, okay, non è una santa, ma è dotata di particolare bigottaggine. Anzi il suo avere controllo sulla mia vita, è diventato un comportamento ossessivo compulsivo.
Dunque, è il caso di evitare.

2 ore di predica dopo... Mi ricordo che devo dare sicuramente spiegazioni al mio migliore amico. Ma lo farò solo se me lo chiederà. Nel mentre gli invio solo un messaggio con scritto : "grazie".
Ora cosa succederà? "Momenti in cui ci daremo affetto" nella sua lingua è sesso senza impegno... E poi? Se ci innamoriamo? È una cosa decisamente improbabile ma ugualmente possibile. Ho letto molti libri a tema, quali ad esempio il mio preferito : Sex or love. Ma non penso ci sia il bisogno di regole. Penso che noi stessi, ci poneremo dei limiti e delle regole, insomma... Dobbiamo... Vero? Non lo so nemmeno io...questa mattina lì per lì mi sembrava una buona idea, ma poi riflettendoci sù... Sarei come una di quelle poco di buono che frequenta lui. E non mi va per niente. Ormai però ho detto di sì, sempre che lui non decida all'improvviso di rompere questa sorta di "rapporto collaterale" o come cavolo può essere definito. Ma continua a persistermi la domanda fondamentale : esiste l'amore collaterale? Significa innamorarti di qualcuno che dovresti odiare? O anche solo ciò che può portare, quindi la conseguenza di amare qualcuno che devi odiare. Fra una parola e l'altra mi viene fame, quindi scendo e prendo uno yoghurt alla pesca. Lo mangio mentre con la mente continuo a viaggiare. Mi addormento come una povera scema infatti la mattina dopo prendo paura davanti allo specchio. Mentre cammino per strada con le cuffie alle orecchie - a volume basso perché ho paura mi venga addosso una macchina senza che io la senta- ripasso uno dei tanti proverbi di Seneca. "RATIO IMPERAT SENSIBUS"...secondo me non è mai stato adolescente...
Arrivo davanti a scuola e prima di essere assalita da Francesco entro nell'edificio anche se la campana non è ancora suonata. Mi siedo al mio posto e aspetto. 5 minuti dopo mi si chiudono gli occhi quindi con lo zaino a mò di cuscino mi faccio cullare da Morfeo. La campana suona e mi sembra che mi sia appena caduto un macigno sulla testa!

Apro gli occhi e guardo gli alunni entrare fra cui Gabriel che non mi degna di uno sguardo, Denise che mi saluta con un sorriso, una Martina versione mestruazioni, ovvero crocchia disordinata, occhiali e niente trucco, e Francesco con a suo seguito due ragazze appese alle sue braccia. Di Max, però, non c'è traccia.

Decido di andare in bagno prima che arrivi la prof, forse lo incontro in corridoio.

<<Hahaha! Fermo! >>

<<Magari tu devi stare ferma...>> riconosco la voce di Max e mi metto a correre nella direzione da cui proviene. Posso già immaginarmi la scena... Una a cavalcioni su di lui. Giro l'angolo e rimango di stucco quando ciò che vedo è tutt'altro! Una ragazza dai capelli castani è di spalle e sta lanciando palline di carta verso Max che fa lo stesso con lei, solo che lui riempie il corridoio...

Ma chi è quella? Non mi sembra di conoscerla. Lo sguardo di Max si posa su di me e cessa di lanciare palline. La ragazza si volta e posso subito notare un particolare...ha un occhio marrone e uno azzurro... Io ho sempre desiderato averli così, ma mi piacciono i miei grigio tempesta.
Lei mi rivolge un sorriso. E mi viene spontaneo risponderle allo stesso modo, giusto per evitare di sembrare maleducata.