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Pov Andrea

Alla fine non era stata una vera e propria sorpresa avevo solo chiesto ai suoi genitori con l'aiuto di Nicolas, il permesso di portarla fuori per oggi. Avevo deciso di portarla al mare anche se era febbraio, perché avevo scoperto che lo voleva da tempo ma non ne aveva mai avuto la possibilità di andarci da sola. Non stavamo, o almeno non ne avevamo mai parlato; Cloe poteva essere il mio nuovo inizio, o meglio il mio inizio. L'inizio di una vita migliore, finalmente qualcuno poteva essere la mia ancora,, quella che stavo cercando da tempo. Non mi era mai piaciuto appoggiarmi ad una persona perché sapevo che se si sarebbe spostata io sarei crollato. Con lei, invece, era diverso sentivo il bisogno di appoggiarmi a lei, e lei a me; quindi ci saremo appoggiati l'uno all'altra e così saremo stati più forti, e forse, solo così ognuno di noi avrebbe sconfitto il proprio passato senza essere risucchiati affondo di nuovo.

Perché non le chiedevo di diventare la mia fidanzata? In realtà lo avevo pensato molto, avevo pensato a mille modi diversi di dirglielo; ma qualcosa mi diceva che non  era il momento giusto, non che avessi paura che lei mi dicesse di no, ero sicura chela risposta sarebbe stata positiva, ma con dei passati come i nostri e difficile buttarsi e fare qualcosa di così impulsivo. Oramai l'avevano capito tutti, a me Cloe piaceva e anche molto, era una ragazza meravigliosa; tu la guardavi ma non sospettavi che dietro quel sorriso che a tutti giorni si nascondesse una ragazza fragile, debole, una ragazza che in passato a fatto cose delle quali si pente. Cloe a guardarla sembra una ragazza con una vita perfetta, ma conoscendola scopri che la sua è tutto tranne che perfetta; i suoi genitori non la calcolano minimamente, non ha amici ed è una ragazza che ama la solitudine,o meglio si e abituata a restare da sola.

Il suo compleanno sarebbe stato tra un mese, ne avrebbe compiuti quindici e essendo di origine colombiana mi immaginavo che festa avrebbe fatto. Mi sarebbe piaciuto essere il suo cavaliere, ma di sicuro avrebbe scelto qualcuno di famiglia.

Stavo pensando ad una sacco di cose confuse, quando all'improvviso sento suonare il campanello. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti la persona della quale avevo bisogno adesso. Solo a guardarlo mi vengono gli occhi lucidi, Nicolas sapeva che non volevo parlare quindi l'unica cosa che  fece fu entrare chiudere la porta e abbracciarmi. Può darsi che questa sia una cosa da femmine, ma in quel momento non mi interessò, scoppiai a piangere tra le braccia del mio migliore amico. Avevo tante persone al mio fianco ma mi sentivo solo come nessuno prima d'ora; avevo un vuoto nel petto che sapevo sarebbe li per il resto della mia vita. Piansi lacrime amare, lacrime di pentimento,lacrime di dolore. Piansi tra le braccia del mio migliore amico per un'ora intera e lui stette li a farmi sfogare tutto il tempo senza chiedermi il perché, tanto già lo sapeva. Quando mi alzai Nicolas mi fece sedere sul divano,lui prese una sedia  si mise davanti a me e disse -Perché?- disse solo questo ma io sapevo cosa voleva sapere. - Nicolas tu vuoi convincermi che in me ci sia del buono e non e così, in me c'è una tale oscurità che neanche ti immagini, ho fatto cazzate, continuo a fare cazzate e in futuro le farò ancora, non ho nessuno che mi salvi, non ho niente non so neanche cosa ci faccio in questo mondo. Mi vorrei sentire bene come un tempo, spensierato senza problemi, con dei genitori che mi indichino la retta via; ma io non ho niente di questo, era facile quando da bambini il problema più grande era imparare ad allacciarsi le scarpe, ma adesso oramai adolescenti i problemi sono altri,specialmente per me o per una persona come Cloe. Siamo una ragazza e un ragazzo cresciuti in fretta, per paura, paura di poter annegare nei nostri pensieri, paura di.... Paura di tutto. Lei una donna troppo in fretta per la sua età, io un uomo che di uomo non ha niente. Vorrei tanto sparire da questa vita Nicolas non c'è la faccio più- -Ehy, Andrea guardami- io alzo lo sguardo e mi imbatto negli occhi lucidi del mio migliore amico - Andrea senti, io ci sono, ci sono sempre stato e ci starò per sempre; so che questo non ti basta, ho capito quello che volevi dire, tu vuoi una ragazza, una che ti riesca a capire che non ti giudichi; e tu sai di averla trovata. Lei potrebbe essere quella giusta, e so che stai pensando che probabilmente non sei abbastanza per lei, ma credimi che lei ti vuole basta vedere solo come ti guarda. Andrea adesso sei te a decidere, avete dei passati uguali, errori in comune, vite simili te lo vuoi far scappare e andare più affondo, o provare a risalire a galla insieme a lei? e non rispondere a me rispondi a te stesso-. 

Nicolas aveva ragione, ma io non sapevo come fare, sentivo come se qualcuno mi dicesse di fermarmi che Cloe non mi avrebbe mai voluto, che io non era abbastanza per lei. Mi sentivo una merda la mia vita  faceva schifo come anche tutto il resto in fondo; forse una cosa poteva andare bene se lo avessi un po più di fegato e meno paura.

Non avrei visto Cloe fino  a lunedì, quindi avevo tutto il tempo necessario per pensare a cosa fare, anche se sapevo già qual' era la cosa migliore da fare...

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Spero vivamente che la storia vi piaccia, altrimenti fatemelo sapere.

-Pamela

Lost Love (in revisione) alcuni capitoli li ho tolti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora