La donna vagava per casa in penombra, senza sapere con precisione dove dirigersi. Oramai il pensiero di essere perseguitata l'aveva invasa completamente ed il suo stato d'ansia costante era incrementato a tal punto da renderla assente dall'ambiente circostante.
Era convinta che se solo avesse provato a mettere piede fuori casa qualcuno avrebbe cercato di ucciderle entrambe.
Ma in fondo, cosa importava?
Erano già morte, in ogni caso.
Vivevano segregate, con il terrore costante che qualcuno potesse accorgersi della loro presenza.
Todd non riusciva più a sopportare quella situazione, tanto che una sera, dopo aver lasciato che la figlia si andasse a coricare, decise di sfogarsi con la moglie.
Disse non riuscire più a resistere, di non poter vivere nell'oscurità, rinchiuso fra paranoie e fantasie malate. Desiderava una vita normale e la moglie glielo stava impedendo.
«Non abbiamo mai avuto una vita normale, Todd.» replicò secca la donna «Non saremo mai persone normali, mai.»
«E cosa ne dici di nostra figlia?» continuò Todd «Non ha amici, non esce mai dalla sua stanza. Alla sua età dovrebbe divertirsi, trovare un ragazzo. Di questo passo, che razza di futuro pensi che le aspetta?»
«È ancora una bambina, Todd.»
«Non è una bambina, da anni ormai ha attraversato la soglia della preadolescenza. Dovrebbe imparare a socializzare.
La donna guardò il marito distrattamente, lasciando scivolare una lacrima calda sulla guancia sinistra.
«No, Todd. È una bambina. Sarà sempre una bambina.»
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Una storia vera
Horror-COMPLETA- «Perché non facciamo mai entrare il sole?» continuò a chiedere la ragazzina con sguardo assonnato. «Il sole fa male alla pelle, bambina.» Questo breve racconto nasce da un sogno avuto diversi mesi fa. Lo so, faccio sogni m...