• Seventy-sixth •

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La limousine portò i sei ragazzi davanti alla scuola. La musica era così forte che si sentiva già fuori dall'edificio. Quando entrarono nella scuola, si notarono subito i vari addobbi che Elizabeth aveva contribuito a creare: cascate di filanti argentei che scivolavano dal soffitto, i coriandoli dello stesso colore sparsi sul pavimento nei vari corridoi e i palloncini azzurri che erano stati attaccati a vari armadietti fino a condurli verso la palestra. Il tema scelto per il ballo era l'azzurro e l'argento.

Le varie coppie, tenendosi per mano, si diressero verso la palestra. I corridoi erano pieni di striscioni azzurri e argentei. Era tutto illuminato da cascate di luci bianche. Era tutto fantastico.

Quando Josephine, Natalie e i loro rispettivi accompagnatori entrarono in palestra, sentirono la musica echeggiare con forza contro le pareti, trapanandogli i timpani. Notarono che gruppi di ragazzi ballavano in mezzo alla pista; altri bevevano quantità assurde di punch e altri ancora, invece, se ne stavano seduti ai tavoli ad aspettare che qualcuno gli chiedesse di andare a ballare. Una band chiamata apposta per il ballo stava cantando e suonando canzoni che Elizabeth conosceva appena.

Quando anche Elizabeth e Cameron varcarono la soglia della palestra, tutti si voltarono a guardarli, fermandosi dal fare quello che stavano facendo. Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere quei due insieme, anche perché durante gli anni non avevano fatto altro che insultarsi. Invece eccoli lì, felice di poter stare insieme. Sorrisero radiosamente mentre mano nella mano avanzavano nella palestra, sino a fermarsi davanti ad uno sfondo azzurro per potersi far scattare una foto. Si abbracciarono; lui le cinse i fianchi mentre lei appoggiò la testa contro la sua spalla.

«Godetevi la serata!» esclamò il fotografo, sorridendo ai due ragazzi.

«Grazie.» replicarono in coro.

La sala era piena di palloncini azzurri e argenti, paillette, striscioni con scritto 'felice ballo d'Inverno' e c'erano anche molte luci colorate sparse per la palestra. Era tutto splendente e ben organizzato; Cameron si congratulò con Elizabeth per come aveva strasformato quella palestra in un luogo degno di un ballo.

La ragazza non fece in tempo ad aprire bocca che Stacy Mclean - la capo cheerleader - strillò davanti alla neocoppia, facendoli voltare verso di lei.

«Cameron sei davvero caduto in basso per uscire con 'sta cessa.» sbraitò Stacy, picchiettando Cameron sulle spalle, senza muoverlo nemmeno di un millimetro.

Il ragazzo alzò un sopracciglio scocciato mentre Elizabeth abbassò il capo verso il pavimento poi inclinò di poco il collo ed infine alzò nuovamente la testa con un ghigno stampato sul viso, «L'unica cosa caduta in basso è una tua schifosissima extension».

Stacy spalancò la bocca, incominciando a boccheggiare furiosa poi senza risponderle, raccolse l'extension da terra e girò i tacchi, strillando i nomi delle due oche che le stavano sempre attaccate al culo.

Cameron scoppiò a ridere poi quando si fu calmato, diedi un buffetto sulla guancia di Elizabeth, «Sei stata grandissima». La ragazza sfoggiò un sorriso beffardo poi annuì con decisione.

«Ti va di ballare?» chiese Cameron porgendole la mano. La ragazza afferrò la mano del ragazzo e la strinse, facendo intrecciare le loro dita poi insieme si diressero verso la pista da ballo.

In quel momento la band incominciò a suonare e a cantare Like a Virgin di Madonna - canzone che la madre di Elizabeth adorava, tanto da far venire a lei la nausea a fuori di sentirla. Elizabeth, arrossendo, portò entrambe le mani intorno al collo del ragazzo mentre Cameron poggiò le sue sui fianchi di lei. Iniziarono a ballare, dondolandosi dolcemente poi Cameron si leccò le labbra e tirandola per i fianchi, avvicinò il suo viso a quello della ragazza, facendo poi scontrare le loro bocche in un bacio dolce. Le loro labbra si modellavano perfettamente e Elizabeth si godette la morbidezza di quelle di Cameron. Dopo un tempo indefinito, si staccarono per poi guardarsi negli occhi, sorridendosi dolcemente. Le guance della ragazza erano rosse tanto quanto il vestito di Josephine e così calde che si sentiva la faccia andare letteralmente a fuoco.

«Sai, la mia ragazza questa sera è davvero meravigliosa. Una creatura incantevole. Sarà difficile resisterle.» le sussurrò sensualmente all'orecchio e mille brividi corsero lungo la schiena della ragazza, facendola sentire maggiormente in imbarazzo.

«Anche il mio ragazzo questa sera è davvero stupendo. È davvero, davvero sexy». Elizabeth aveva le guance rossissime. La ragazza abbassò il viso perché si sentiva in imbarazzo ma Cameron le portò due dita sotto il mento e la costrinse ad alzare il viso, «Sono così fortun-»

«Ragazziiii! Siete pronti? È ora di votare chi saranno il Re e la Regina di quest'anno.» gridò euforico il professore, sul palco dove poco prima si era esibita la band, mozzando la frase di Cameron. Il ragazzo come risposta ricevette un'alzata di sopracciglia da parte della ragazza, «Hai detto qualcosa?» lui scosse la testa.

I sei ragazzi finalmente si ricongiunsero ed insieme andarono a sedersi ad un tavolo, con un centro tavolo pieno di fiori argentei.

Una ragazza del comitato - per fortuna non era stata scelta Elizabeth - stava passando fra i tavoli per consegnare i fogli per votare il re e la regina di quell'anno.

Cameron lo prese svogliatamente ed insieme a Elizabeth lessero i nomi dei vari canditati a re e regina. Il nome di Elizabeth era stato segnato sotto a quello di Stacy Mclean, lasciando di stucco la ragazza. Si domandò se fosse uno scherzo di cattivo gusto o davvero qualcuno aveva deciso di candidarla a Regina.

Cameron afferrò con decisione il braccio della ragazza del comitato mentre passava al loro fianco, facendola sobbalzare per lo spavento e le chiese del perché Elizabeth fosse stata aggiunta; lei rispose semplicemente che la preside aveva chiesto di mettere anche qualcuno che aveva contribuito a creare quel ballo e tutti erano d'accordo sul scegliere lei. Poi le augurò di vincere perché «è giunto il momento di vedere qualcun'altra con quella corona.», ecco cosa le aveva sussurrato all'orecchio prima di venir richiamata dal professore.

I sei ragazzi votarono poi misero i vari biglietti nella scatola azzurra, consegnata insieme ai fogli e aspettarono che qualcuno del comitato venisse a raccoglierla.

«Bene, direi che ora possiamo tornare a ballare.» esclamò Cameron ammiccando verso la sua ragazza. Elizabeth fece una leggera risata poi prese la mano che Cameron le aveva porse e insieme andarono a scatenarsi in pista.

Dopo un paio di balli, i due ragazzi stanchi e affaticati andarono a bere del punch per poi tornare a sedersi al loro tavolo, momentaneamente vuoto.

Pochi attimi dopo, la ragazza di prima - quella del comitato - avvisò che tra due minuti ci sarebbe stata l'incoronazione del Re e la Regina.

«Chissà chi sarà mai il re...» mormorò Elizabeth gonfiando le guance e sporgendo il labbro inferiore in fuori. Cameron ridacchiò poi le diede un buffetto sul naso, «Forse il più figo della scuola.» replicò lui, ammiccando. La ragazza roteò gli occhi poi fece spallucce, «Modestia stuprami, ti prego». Lui rise.

Il professore salì sul palcoscenico, e per attirare l'attenzione di tutti su di sé picchiettò il dito sul microfono poi ridisse tutti i nomi dei contendenti per diventare Re del ballo.

«Il Re di quest'anno alla Maddison High School è...»

Anonymous [Youth Series ~ Book #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora