Miss Cabello si appoggiò alla cattedra e sorrise al resto della classe.
«Beh, questo è molto interessante Joseph, ma dubito che sia in tema con la nostra lezione.»
Lauren girò la matita fra le mani osservando ogni singolo movimento del suo viso, ogni minima espressione.
Quella notte l'aveva sognata di nuovo.
Ormai era come un'ossessione.
Nei suoi sogni poteva toccarla, baciarla, e sentirla su di sé con così tanta venerazione che quasi la spaventava.
Lauren deglutì. Non sapeva cosa le stava accadendo, ma ogni giorno che passava sembrava sempre più forte.
Poteva correre in auto e spaccare cassette delle lettere. Poteva ubriacarsi e pestare Jenny.
Poteva risvegliarsi dolorante dopo aver vomitato tutta la notte.
Poteva spaventare a morte le matricole. Sputare in faccia ai clienti più stronzi senza che il capo la vedesse.
Poteva mandare a fanculo chi volesse.
Poteva essere una feccia.
Ma non riusciva mai a smettere di pensare a lei.
E non sapeva neanche perché.
«Però sapete cosa vi dico?» Miss Cabello si tolse gli occhiali sfregandosi gli occhi, e Lauren spalancò i suoi.
Oh dio.
Quel viso, quel sorriso. Non c'erano più lenti ingombranti a coprirlo adesso.
Ed era-
«Perché no? Potremmo farlo. Sì, potremmo.» Inforcò di nuovo gli occhiali e si diresse verso la lavagna, scrivendo. «Per la prossima settimana, la seconda lezione, non la prima, vorrei che mi portaste un racconto.» Sottolineò quello che aveva scritto e lo indicò «Tutto quello che volete.»
Joseph saltò sulla sedia «T-tutto ... t-tutto q-quel-lo che vo-vogliamo?»
Miss Cabello sorrise al suo entusiasmo «Sì, tutto quello che volete. Potete scrivere di quello che più vi ispira, e come preferite. Ah, la grammatica però ... quella sarà molto rilevante, ovviamente.» Puntualizzò alzando il dito.
La campanella suonò in quel momento e lei fece un cenno prima che tutti si alzassero. «Divertitevi a scrivere, perché io non vedo l'ora di leggerli.» Fece l'occhiolino a Joseph che arrossì e la salutò balbettando più del solito.
Lauren rimase seduta a fissarla finché Jenny non le dette una pacca sulla spalla.
«Vieni o no?»
Lauren annuì e prese il suo zaino seguendola.
Incrociò appena gli occhi di Miss Cabello prima di uscire, e lei le lasciò un piccolo sorriso.
Lauren fece un cenno di saluto, e andò via.
Il cuore un tumulto.
Non sapeva neanche perché.
«Dio, ti piace davvero.»
Lauren ormai non si prendeva neanche la briga di zittire. Sospirava frustrata e voltava la testa.
Morse la sigaretta fra i denti, posando i piedi sul cruscotto dell'auto.
Mona le spinse appena la spalla per invitarla a voltarsi. Lauren lo fece, sebbene controvoglia.
«L, è un'insegnante.»
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A Wealth So Wonderful
FanfictionLauren è un membro delle Skank da anni, quando la giovane Miss Camila Cabello entrerà dalla porta dell'aula di Letteratura il primo giorno di scuola, sconvolgendo completamente il mondo che la circondava con emozioni mai provate, altre che aveva dim...