Proprietà di licantropi 2~il ciondolo proibito

41.

SOPHIE POV

Mi alzai dal letto con molta fatica. Nella stanza con me c'era Josh accanto alla finestra, e Harry e Diana seduti sul divano davanti al mio letto. Samuel, Ron, Olivia e il mio branco sono a caccia mentre Emily e Riley sono alla menza dall'ospedale con Davil.
Melissa entra in camera con una siringa gigantesca, sinceramente mi fa più paura l'ago che quell'Alpha misterioso.
"Su mettiti a sedere" ordina l'infermiera
"Devo farla per forza." Chiedo mostrando la mia paura
"Ma dai non dirmi che hai paura" ride Josh
"Sophie ha paura degli aghi? Ok il mondo va in rovina" ride ironico Harry
"Una come te non può avere paura di un ago" ride Diana
"O insomma smettetela" dico facendo il finto broncio
Tutti compresa Melissa scoppiano a ridere in una sonora risata, vorrei vedere loro al mio posto...
Melissa avvicina l'ago al braccio e io chiudo gli occhi stringendo la mano di Josh che non smette di ridere
"Se non la smetti ti castro" affermo con fare omicida
"Aglia che dolore" Harry si copre i suoi genitali facendo una smorfia di dolore "non ti conviene farla arrabbiare amico, è pericolosa la ragazzina" prende in giro Josh
"Sta zitto che a te ci penso io" afferma Diana dandogli un pugno nel fianco.
Josh, Diana e io scoppiamo a ridere mentre Harry fa finta di star male
"Sophie" mi chiama Diana "come l'avresti chiamato" chiede dolcemente
"Beh.." ci penso "sinceramente non ci avevo ancora pensato, ma...se nasceva maschio mi sarebbe piaciuto chiamarlo Michael" affermo
Nel frattempo Melissa esce dalla stanza con in mano il mio campione di sangue
"Come mai questo nome?" Chiede Josh
"Non so mi piace" scrollo le spalle
"Bel nome" sorride Harry
"Ti va di uscire?" Chiede Diana " c'è un sole che spscca le pietre, e il giardino dell'ospedale non è niente male"
"Credo che ne farò volentieri a meno, ma voi andate" sorrido
"D'accordo se cambi idea sai dove trovarci" sorride Harry e segue Diana in giardino
"Vai anche tu" ordino a Josh e mi dirigo verso la finestra che affaccia sul giardino
"No sto bene qui" afferma stringendo i pugni...so che si sta trattenendo
"Josh" poggio la mia mano sulla sua guancia "hai bisogno di andare a caccia, vai io sto bene e ci sono Diana e Harry di sotto non mi accadrà nulla" sorrido
"Promettimi che non farai sciocchezze" sussurra
"Promise" affermo e lo bacio

Ero sola in camera, ero in piena tranquillità fino a quando non sento delle voci provenire da fuori la mia porta. Mi avvicino a essa per origliare, dato che le voci mi sembrano abbastanza lontane apro di poco la porta e sbircio...MERDA!!
Ci sono i gemelli e il cugino di Jonathan, stanno parlando con Melissa, sento poco ma riesco a capire che stanno fingendo di essere miei amici.
Richiudo la porta, mi appoggio a essa cercando di restare calma. Apro di corsa l'armadietto e mi vesto alla svelta, tolgo il vestito dell'ospedale e metto i miei jeans neri strappati con la maglietta bianca semplice, metto le Adidas che si trovavano sotto al letto e mi affretto a mettere dei cuscini sotto le coperte.
Senza farmi notare, esco dalla mia stanza e mi dirigo verso le scale.
Ho le mani appoggiate sulla ferita, fa un male atroce.
Cerco di tener duro e continuo a camminare, mi volto per vedere se ci fosse qualcuno, e infatti...in fondo al corridoio c'è il cugino di Jo che cammina verso di me.
Riprendo a camminare più velocemente, una volta arrivate alle scale vedo un gemello su quelle per andare in giardino, non mi resta scelta che salire.
Salgo in cima premendo sempre sulla ferita, a ogni passo il dolore è sempre più forte.
Una volta raggiunto il tetto, mi nascondo dietro un muro non lontano dalla porta, aspetto che tutti e tre i lupi salgano per tentare di ritornare giù. Mi accorgo che dietro la mia cintura c'è la mia pistola, la prendo ma...la mia mano trema, non riesco a impugnarla nel modo corretto ne tanto meno prendere la mira.
"merda" impreco
"Maghetta su esci fuori non ti facciamo niente" ride un gemello
Lancio un grido quando qualcuno mi afferra per il collo e mi sbatte a terra impedendomi di alzarmi bloccandomi con un piede che preme su di esso.
"Lasciami stare" cerco di respirare
"Perché dovrei" ride il cugino di Jo
"Non ho ucciso io Jonathan" affermo cercando di rallentare la sua presa
"Lo so benissimo, ma se ti uccido il tuo caro ragazzo capirà come mi sento, e poi uccidere un Alpha non è tanto facile" afferma
Grido una seconda volta a causa del dolore al fianco, non ne posso più!
"Su allora uccidimi e finiamola qua" respiro a fatica
"No maghetta, voglio vederti soffrire" ride
Mi alza per il collo e mi fa mettere davanti a lui con le spalle contro il suo petto. Lo sento sghignazzare e poi preme con gli artigli sulla ferita al fianco.
Lancio un grido sovrumano, non resistero a lungo. Preme sempre di più, il suo sorriso, la sua risata, si diverte a farmi dale male, ma dal tronde come biasimarlo, è naturale che voglia vendicarsi.
"Lasciala stare" sento una voce, non ricordo di chi sia ma mi è conosciuta
La mia vista è sfocata, non riesco a capire di chi si tratti
"Ho detto lasciala stare"
Il lupo cattivo mi lascia il collo e mi accascio sul pavimento, riprendo a respirare normalmente, ma la mia vista non torna
Vedo delle ombre, i gemelli e il cugino di Jo attaccano quella voce, e dai rumori di armi capisco che ne è più di uno.
"Sophie su vieni con me" questa voce...
Due braccia mi aiutano ad alzarmi, mi aggrappo a lui e mi porta dietro un muro per stare al sicuro
La mia vista piano piano torna, riesco a vedere il suo volto...ma che ci fanno qui?
"M..Max" sorrido a fatica "che ci fate qui?"
"Felice di vederti anch'io" scherza "eravamo venuti a farti visita"
"In quanti siete?" Chiedo stringendo gli occhi per il dolore
"Io, Morris e tutto il suo equipaggio. In tutto 17" si toglie il giubbino e me lo poggia sulle spalle
"Max, devi..devi chiamare Josh" affermo e inizio ad agitarmi
"Sta tranquilla vedrai che tra un po arriva" afferma
"No, tu non capisci devi chiamarlo subito" gli afferro il braccio
"Sophie.."mi chiama confuso
Persi i sensi, non ricordo più nulla, solo che il dolore al fianco si era esteso per tutto il corpo.