I due ragazzi passarono il tragitto fino alla scuola a parlare di loro.
Grace aveva scoperto che Carter amava leggere, che il suo colore preferito era il giallo e che praticava scherma.
Il ragazzo, invece, di lei sapeva che suo padre era morto, che Caleb era il suo migliore amico da sempre, che andavano spesso nei boschi e che il suo colore preferito era il verde.
Verde come il suo vestito, come i boschi e come gli occhi di Caleb.
Caleb...Grace lo amava, ne era sicura, ma cosa poteva fare ora?
C'era qualcosa in Carter che la intrigava, ma non abbastanza da provare qualcosa.
E se con il tempo non avrebbe imparato ad amarlo e sarebbe rimasto tutto come allora?Avrebbe davvero potuto rinunciare ad un futuro con Caleb solo per il benestare di Carter?
No, non poteva proprio farlo.
Ma allora perché aveva accettato di stare con Carter?
Davvero non aveva scelta o c'era il minimo sentimento anche da parte sua?
Eppure si sapeva, che da dove veniva Grace, due ragazzi si fidanzavano se provavano davvero qualcosa, infatti capitava raramente.
Carter le porse il braccio e lei vi ci si aggrappò, mentre entrarono insieme nel padiglione estremamente addobbato per il ballo.
I numerosi lampadari, pieni di cristalli, illuminavano tutta la sala.
Nonostante questa fosse grande e affollata, se ci si posizionava nei punti giusti, si riusciva a vedere ogni angolo.
Come nel punto in cui erano allora i due ragazzi.
La maggior parte degli sguardi era puntata su di loro.
Grace si chiese se Caleb si era reso conto che in realtà tutti stavano guardando lei.
I due ragazzi si spostarono aggraziatamente, fino a raggiungere il centro della sala.
"Vuoi ballare?"domandò sorridente Carter, inchinandosi per invitarla
"Con molto piacere"rispose lei, piegando le ginocchia e afferrando la mano del ragazzo.
Le loro mani si intrecciarono e Carter posò l'altra sul suo fianco.
Un brivido percosse il corpo di Grace, ma i due iniziarono subito a oscillare al ritmo della musica.
"Sono la sua ragazza"pensò"Gli è permesso toccarmi"
Ci fu qualcosa in quel pensiero che la fece sentire stranamente male.
Il fatto di essere "sua", che Carter, nonostante fosse un ragazzo d'oro, la potesse toccare.
Pensò a come sarebbe stato con Caleb.
Sarebbe dovuta essere la stessa cosa, ma non lo era.
Forse perché Carter, da ragazzo ricco di paese, poteva fare ciò che voleva con Grace e gli sarebbe stato concesso.
Caleb, invece, le sembrava un ragazzo umile che avrebbe chiesto il permesso solo per sfiorarla.
Era difficile da spiegare.
Carter era ricco e avrebbe ottenuto qualsiasi cosa volesse proprio per questo.
La musica terminò e i due smisero di ballare.
Grace cercò di guardarsi un attimo intorno, ma Caleb la baciò e non potè più farlo.
Mentre le loro labbra si toccavano, Grace vide ragazzi muoversi qua e là.
Finché non vide lui.
Caleb sarebbe dovuto sembrare un contadino in mezzo a dei nobili, invece era il più affascinante di tutti.
Se non fosse per lo sguardo cupo che aveva assunto mentre li guardava baciarsi.
Gli occhi di Caleb finirono per incrociare quelli di Grace, subito dopo lei distolse lo sguardo.
"Ti va di andare fuori?"chiese Grace staccandosi
"Non fa freddo?"lui parve confuso
"Io ho bisogno di prendere una boccata d'aria"cercò di assumere lo sguardo più tenero possibile"Tu resta pure qui, amore"
La ragazza si allontanò con il passo più aggraziato di tutte le altre in sale e uscì all'esterno, lasciandosi alle spalle un Carter estremamente confuso.
Ci era riuscita, era riuscita a farsi lasciare sola da Caleb semplicemente facendo un po' la dolce.
Poco dopo, come sperava, Caleb la raggiunse.
"Che ci fai qui?"chiese quasi subito
"Sono venuto perché c'eri tu"confessò"E non posso dirti che sto male nel vedervi insieme, perché me lo aspettavo"
"Caleb..."sussurrò Grace
"È una cosa ufficiale, non è vero?"la sua voce era piena di dolore
"Come lo sai?"subito dopo si accorse di aver fatto una domanda stupida"Te l'hanno detto, oh..."
Caleb le prese con delicatezza il polso e la portò sul retro, dove c'erano soltanto loro due.
"Io ti amo, Grace"mormorò"Come posso farti capire che muoio ogni volta che sei lui?"
Lei, ormai con le spalle al muro, portò le braccia al collo del ragazzo e lo baciò.
Lo baciò per davvero, perché lo voleva.
Quell'amore per Caleb la stava logorando dentro.
Grace voleva muoversi, spostare le sue spalle nude da quel muro freddo, ma non desiderava interrompere quel momento celeste.
"Queste labbra"mormorò Caleb"Neanche due minuti fa hanno toccato quelle di Carter...eppure le desidero ancora.Come faccio a sapere che quando ritorneremo là dentro non ti ribacerà?"
"Puoi solo sapere che non lo bacerò io"suggerì Grace
"E se lo farà lui?Se ti toccherà ancora?"replicò il ragazzo"Tu non lo vorresti altrimenti ora saresti con lui"
"Hai ragione, io voglio te"confessò Grace e sentì Caleb rabbrividire"Ma ormai il danno è fatto"
"Non posso sopportare di vederti ancora con lui"rispose Caleb a denti stretti"Ti reputa sua"
"Io non riesco a credere a questo"disse Grace"È una situazione degna di un romanzo"
"Sono sicuro che ci sarà un lietofine"aggiunse lui"Nonostante vorrei restare con te per sempre, il tuo ragazzo attende.Ci vediamo domani nel bosco"
Grace annuì e il ragazzo la baciò ancora e ancora e ancora finché non si staccarono quasi più.
Solo quando si accorsero che era passato troppo tempo decisero di rientrare.
"Prima tu"suggerì Caleb"Così eviterò di guardarvi"
"Non c'è niente da parte mia"lo rassicurò lei, prendendogli il viso fra le mani e gardandolo in quegli occhi tormentati"Ti amo"
"Allora stai con me"la fermò lui"Lasciagli perdere la soddisfazione di poterti avere"
"Sto aspettando il momento"mentì la ragazza, poi lo baciò subito per non farsi scoprire"A domani"
"Ti amo"gli sentì sussurrare, ma forse fu già troppo lontana da lui.
Rientrò nella sala e avvistò subito Carter che ballava con una ragazza.
Un po' le dispiacque, perché pensava di essere davvero amata da lui.
Ma infondo era felice, ora avrebbe potuto avere un protesto su cui litigare e magari finirla qua, anche se sarebbe stata reputata una bambina capricciosa.
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Stranded-Eroi senza poteri
RomanceGrace Nilsen, insieme al suo migliore amico Caleb Dahl, vive nel povero nord-ovest della Bulgaria. Per sfuggire ai problemi economici che ogni giorno trovano posto nelle loro case, si rifugiano insieme tra i boschi del loro paesino quotidianamente o...