02

415 19 10
                                        

Panda Man ghignò leggermente a Jonny mentre addentava le cosce di pollo prese da un fast food, i baffi unti di olio e gli occhi stanchi accompagnavano la dura serata di lavoro, la calma regnava nella vettura mentre una canzone di musica classica accompagnava i due in un possibile sonno, Jonny sfregò le sue occhiaie mentre Panda Man spense il motore dell'auto, ora solo il masticare dell'uomo barbuto era udibile nella piccola automobile. Panda Man tirò giù il sedile e Jonny buttò l'aletta mezza mangiata nella scatola, ormai sazio prima di sfregare le mani unte sul suo completo e provare a prendere sonno. Chiusero gli occhi e anche la macchina prima ch'essi si abbandonarono ad un sonno leggero.
Gotham gocciolava e il vicolo era rumoroso, causa del club dove i due erano appostati. Dietro le tende, dietro i grossi scimmioni c'era lui, che stringeva il suo bastone e osservava gli affari nel suo smoking, sorseggiava da un bicchiere super alcolici e con due ragazze attorno scendeva a grossi patti con l'interlocutore davanti a sé.
«sono venuto di persona.» affermò l'uomo dalla pelle leggermente scura, gli occhi azzurri annuirono e con un ghigno J rispose «non hai saldato i tuoi debiti» con voce roca e chiara fece salire i brividi al suo cliente.
«C'è un modo per estinguerli subito?» Joker portò il busto in avanti, sottraendosi dalla presa delle due ballerine mezze nude sul divanetto, «il denaro»
L'uomo scosse il capo e amaramente disse «non ne ho ha disposizione»
Joker sorrise e pochi istanti dopo ritornò a farsi coccolare ed elogiare dalle due ragazze che si spogliavano sempre di più dei loro abiti, «potresti fare dei lavoretti per me»
Il cliente si grattò nervosamente la testa prima di alzare lo sguardo «va bene, se questa è l'unica alternativa sono disposto a rischiare».
Le donzelle ridacchiavano mentre iniziavano a sfiorare il corpo marmoreo del grande Re di Gotham «è stato un piacere»
L'uomo capì subito che era ora di congedarsi e impacciato si alzò nei suoi pantaloni scuri prima di oltrepassare le guardie, infilarsi il cappotto e sparire dietro le grosse tende rosse in velluto.
Uno dei scimmioni si girò verso il Boss e lo invitò a ricevere il prossimo cliente in affari, ma il clown talmente divertito rifiutò e aspettò alcuni secondi, si fece massaggiare l'interno coscia per pochi istanti prima di tirare all'indietro il capo e invitare un altro uomo in smoking.
L'uomo alto quasi un metro ed ottanta si schiarì la gola e si accomodò davanti a quella che pareva l'inizio di un'orgia, il sudore gli imperlava la fronte mentre tremolante tirò fuori dalle tasche una pianta, la posò sul tavolo e con le mani tremolanti indicò come il piano di una rapina molto importante era stato svolto, la voce gli tremolava tanto che Joker fermò le ragazze nuovamente ed iniziò ad osservare l'uomo dinanzi a sé «sei nervoso» affermò prima che il signore balbettò qualche parola «ecco..è che..abbiamo perso un uomo» Joker alzò le spalle e tornò a farsi coccolare dalle ragazze «di uomini non ne ho mai abbastanza»
L'interlocutore iniziò a tremare, ora era pura paura iniettata negli occhi e che scorreva nelle vene veloce e indomabile «più della metà del bottino è stato perso» Joker grignò prima di sentire l'uomo davanti a sé iniziare ad implorare di perdonarlo sperando di non finire con una pallottola in mezzo agli occhi «e chi sarebbe il responsabile?» il tono di voce del Clown era notevolmente irritato tanto che neanche più le ragazze lo riuscivano a calmare, «i-io signore» il clown si alzò in piedi e tirò fuori la revolver viola, la caricò e la puntò in volto all'uomo che iniziò a piangere disperatamente «un uomo in meno non è mai mancato a nessuno»
Ma prima che la pallottola di Joker potesse infrangere le cervella dell'uomo un'altro colpo lo uccise, e poi le due spogliarelliste intente a scappare dalla scena furono uccise, il piccolo privé passò in pochi istanti ad essere una macelleria colma di sangue, Joker rise e girò il volto verso alla ragazza bionda «te la fai con altre ora?» Harleen teneva salda la pistola in mano prima di avvicinarsi al Clown e nella rabbia dargli l'arma sulla testa «che ti salta per la testa? Sono stata quattro ore ad aspettarti nel bagno!» ringhiò prima di sentire un mugugno dall'uomo e girandosi irritata gli sparò un altro colpo urlando «STAI ZITTO!» i capelli gocciolanti ed i vestiti mezzi fradici che trasparivano sul delizioso corpo della ragazza fecero ghignare il Joker che si strofinò le mani «tesoro...pasticcino...cupcake...» Harley con il broncio lo guardò furente prima che la chioma verde osservò tutti gli uomini del locale guardare affamati il corpo della sua ragazza, lui si tolse la giacca viola e gliela mise addosso coprendola prima di vedere tutte le teste rigirarsi a testa bassa. Sorrise mostrando i denti d'acciaio e accarezzo le gote della ragazzina davanti a lui prima di guardarle i piedi scalzi tutti sporchi di fango «Harley, tesoro, sarei tornato a breve» passò il pollice sulle dolci labbra prima di sorriderle e accarezzarle le spalle «perché ora non fai un favore a papino e ti levi dai miei affari?» cambiando tono di voce spinse la donna violentemente fuori dallo stanzino prima di mettersi a posto la chioma e chiedere una nuova stanza, Harley presa dalla rabbia lasciando un grosso urlo gutturale si lanciò addosso al Joker e cercò di strangolarlo, attaccata alla sua schiena come uno zaino stava letteralmente togliendo il fiato al re di Gotham, ma era pur sempre più furbo di Harley tanto che se la scrollò addosso quasi asfissiandola tra lui ed il muro. Si girò verso di lei e accucciandosi davanti a lei gli ordinò saldamente «vai via.»
La stessa frase che aveva pronunciato anni fa fece riaffiorare tutti i sentimenti di Harleen (a quel tempo) tanto che la ragazzina ancora tutta bagnata si mise a piangere a terra incontrollabilmente, Joker strizzò gli occhi e si massaggiò le tempie, si alzò e sbuffando si tirò in dietro i capelli che gli erano caduti davanti al viso «con te non si può mai fare niente vero?» si abbassò e stringendo saldamente schiena e gambe tra le sue due braccia muscolose la sollevò decidendo di portarla a casa «avrei dovuto buttarti nel fiume mentre dormivi anni fa».
Jhonny si svegliò di colpo, vide il Joker e dando una gomitata a Panda Man gli disse di accendere la vettura mentre il moro uscì dalla macchina, per poi aprire la portiera al clown che aveva harley salda tra le mani. Jhonny non fece domande, «fammi stare davanti» ordinò l'uomo pallido mentre il moro annuendo si sedette accanto alla ragazza tremolante e sporca di sangue e fango.
Panda Man scaldò il motore e una volta che fece stridere le gomme sull'asfalto Joker sbuffò e adirato alzò gli occhi al cielo prima di alzare il tono di voce «la vuoi smettere di frignare?».
Harley si morse le labbra spaventata e tremolante sentì le grosse mani di Jhonny che la consolavano sulle sue cosce, sorrise leggermente e vide il moro sorriderle complice.

Sono tornata a rompere i coglioni come sempre :P
Mi sono dimenticata per un po' di Wattpad e mi spiace hahaha, spero non mi abbiate già sostituito! Buona lettura

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

SHAMELESS / HarleyxJokerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora