2.

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Una sensazione di fresco pervase il corpo di Stiles.
Una luce intensa gli trafisse gli occhi, e fu costretto a strizzarli ripetutamente.
Quando la vista si adattò al nuovo ambiente, guardò in alto e il fiato gli si mozzò.
Il cielo era frastagliato di candide nuvole -così sapeva si chiamassero- e il sole splendeva luminoso, come mai l'aveva visto prima.
Rimase attaccato alla barca di legno, in modo che qualunque creatura ci fosse al di sopra non lo vedesse.
La barca era liscia e levigata, e color bordeaux, con una raffinata scritta dorata: Fenice.
Stiles non poteva sapere cosa stesse facendo chiunque vi fosse, ma voleva saperlo.
Prese coraggio e, aggrappandosi al legno, sollevò il proprio busto.
Un Umano -fortunatamente girato di spalle- era intento ad indossare una specie di tuta nera, che gli copriva tutto il corpo e persino la testa. Stiles lo vide indossare una maschera e mettere in bocca un tubo che era collegato a due bombole fissate sulla schiena.
Capì che stava per immergersi in acqua dal momento che suo padre gli aveva spesso riferito di "nere tute che permettono agli Umani la respirazione subacquea".
Stiles si rituffò velocemente in mare e nuotò per allontanarsi il più possibile dall'Umano, nascondendosi nella barriera corallina.
Dopo qualche secondo, un tonfo gli fece intuire che l'uomo (o donna) si era buttato in acqua.
Stiles lo vide muoversi in direzione della barriera, e sperò vivamente che la rigogliosità di essa e i colori della sua coda lo nascondessero discretamente.
Qualche minuto dopo, l'Umano raggiunse il fondale marino e iniziò ad... Osservare i coralli?
Stiles non capiva appieno il motivo di quell'escursione, ma rimase affascinato dal fatto che quell'Umano trovasse interessanti le creature marine, tanto quanto Stiles trovasse interessanti quelle terrestri.
L'Umano osservò le varietà di coralli, i pesci che nuotavano sereni e prese in mano un po' di sabbia.
Stiles sorrise. Sebbene non riuscisse ancora a capire se si trattava di un maschio o di una femmina.
All'improvviso, delle saette infransero la superficie dell'acqua e si schiantarono sulla sabbia.
Stiles guardò l'Umano che era agitato e cercava di evitare quei piccoli oggetti ad ogni costo.
Stiles ne raccolse uno che si era schiantato a pochi centimetri di distanza da lui. Sembrava un ditale che le dame di corte usavano per cucire i mantelli reali, solo che era molto più lungo e chiuso da entrambi i lati. Capì che doveva trattarsi di un'arma. Sicuramente, se uno di quegli oggetti di ferro avesse colpito l'Umano, sarebbe morto.
Stiles guardò verso quest'ultimo e vide che stava ancora proteggendosi. Poi, una saetta, colpì una delle due bombole fissate sulla schiena dell'Umano. La plastica si infranse è una nuvola di bolle esplose intorno a lui.

Stiles vide l'Umano levarsi velocemente la maschera dagli occhi, e lo vide agitarsi disperato, cercando di tornare in superficie.
Ma era troppo in profondità.
Grazie a Dio almeno le saette avevano smesso di piovere.
All'improvviso, l'Umano, non si mosse più.
Stiles sapeva che gli Umani non avevano la capacità di respirare sott'acqua, quindi probabilmente le bombolette contenevano un qualche maleficio che consentiva loro di respirare. Una volta che una delle due era esplosa, l'Umano non aveva potuto più respirare.
Stiles non avrebbe permesso che l'Umano morisse.
Fece scattare la coda e in meno di cinque secondi gli fu accanto.
Inizialmente tentò di trasportarlo verso la superficie, ma, nonostante il corpo non pesasse esageratamente, la pressione dell'acqua era davvero troppo forte e li trascinava sul fondo.
Lo spogliò il più velocemente possibile, facendo precipitare sul fondale le bombole e squarciando la muta, strappandogliela di dosso. Gli lasciò addosso soltanto uno strano indumento all'altezza della vita.
Stabilì che era un uomo, dal momento che aveva una leggera barba ad incorniciargli il volto.
E poi le vide. Stiles vide le gambe del ragazzo. Il cuore gli batteva a mille. Erano bellissime. Lunghe, muscolose, toniche. Pensò a quanto desiderasse averle anche lui.
Poi si riscosse e guardò il volto dell'uomo, che continuava a non muoversi.
Gli venne un'idea per fargli incanalare ossigeno.
Stiles posò le labbra su quelle dell'Umano e soffiò, riempiendo d'ossigeno i polmoni del ragazzo. Questi si riscosse e Stiles allontanò le labbra dalle sue.
L'uomo realizzò di essere sott'acqua; socchiuse gli occhi per vedere cosa lo avesse salvato e poi li sgranò, quando vide la coda di Stiles.
Lasciò andare qualche bolla d'ossigeno e Stiles gli si avvicinò di nuovo. Gli indicò le labbra e l'Umano annuì. Stiles premette nuovamente le labbra contro quelle del ragazzo. Le trovo morbide.
L'Umano strinse gli occhi, probabilmente per vederci meglio, e scrutò Stiles. Aveva uno sguardo sia interessato che affascinato.
Stiles, invece, osservava l'umano con grande curiosità.
Il ragazzo era più massiccio e muscoloso di lui: le addominali erano ben definite, i pettorali solidi e cosparsi da una lieve peluria scura. Il volto era davvero, davvero bello. Gli occhi erano verdi e profondi, le labbra carnose, il naso dritto, le sopracciglia folte e il collo possente. E la barba e i baffi fini incorniciavano quel viso meraviglioso.
Stiles posò di nuovo la bocca su quella del ragazzo, senza più chiedere. Ristette un attimo dallo staccarsi, forse perché gli piaceva baciare quelle labbra. Sì, baciarle.
Stiles sorrise e finalmente l'Umano sorrise a sua volta, mostrandogli il suo meraviglioso sorriso bianco e sincero.
Stiles guardò verso l'alto e corrugò la fronte, indicando con una mano la superficie.
Il ragazzo scosse la testa.
Ovvio che non vuole tornarci, lo vogliono ammazzare.
Questa volta, fu il ragazzo ad avvicinarsi a Stiles e a baciarlo, per sentire poi i polmoni riempirglisi di aria.
Stiles gli porse allora una mano, che lui afferrò subito.
Lo avrebbe portato alla Laguna delle Perle.

HELLOOO!!!!!!!
RAGAZZI BUONGIORNO! DEVO CONFESSARVI CHE HO FATTO UN PO' DI FATICA A SCRIVERE QUESTO CAPITOLO, PERCHÉ HO TROVATO DIFFICILE IL FATTO DI NON POTER ANCORA CHIAMARE PER NOME L'UMANO (MA CHI SARÀ? AHAHAHAHA) E IL FATTO DI TROVARE PARAGONI ADEGUATI AGLI OGGETTI TERRESTRI (vedi proiettili) AD OGNI MODO, VI PIACE??? COSA NE PENSATE??? COMMENTATE PURE CON CONSIGLI, PENSIERI E ANCHE CRITICHE E CORREZIONI!!! SE VI PIACE VI ANDREBBE DI LASCIARE UNA ⭐???
GRAZIE A TUTTI PER IL TEMPO DEDICATOMI!!!
IMPORTANTE P.S.:
VORREI FARVI SAPERE CHE, NONOSTANTE LE VICISSITUDINI DI PERCORSO SIANO ANCORA (alcune) INDEFINITE, HO GIÀ IN MENTE IL FINALE. E QUI SORGE IL PROBLEMA. HO IN MENTE DUE FINALI UGUALMENTE GRANDIOSI. NON POSSO SCEGLIERE RAGAZZI. NUN ME LA SENTO. ALLORA VOLEVO PROPORVI: CHE NE DITE SE (quando il giorno verrà) LI PUBBLICO INSIEME OVVIAMENTE SOTTOLINEANDO CHE SONO DUE POSSIBILI FINALI (completamente diversi ragazzi, mi raccomando) E OGNUNO DI VOI SCEGLIE QUELLO CHE PREFERISCE????
Tanti cuori a tutti voi ❤❤❤

STEREK || Schiuma di MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora