Le due facce della luna

Capitolo 1

                                         MEGAN
Sono sul vialetto di quella che posso finalmente definire la mia vecchia casa, e mentre pronta per cambiare vita, percorro a testa bassa quel ammasso di mattoncini disposti un po' alla rinfusa, in un impeto di rabbia mi volto di scatto per dare un ultima occhiata a quell'edificio, se solo i suoi muri potessero parlare di certo non racconterebbero del camino da cui non è mai sceso babbo natale, perché troppo stretto, del tetto spiovente che mio padre ha sempre odiato,dell'odore di brina che si respira alle prime ore dell'alba, delle tende graffiate del mio gatto jessy che non abbiamo mai cambiato o della statua senza testa che si trova all'ingresso, ma racconterebbero le scene di violenza a cui svariate volte hanno fatto da spettatori, se quei stessi muri che molte volte sono stati sporcati dal mio sangue potessero parlare ne avrebbero di cose da dire, magari riuscirebbero a trovare  quelle parole che io tutt'ora non sono riuscita a trovare.
Mentre ero assorta nei miei pensieri a riscuotermi da quello stato di trans, non fu tanto il suono assordante del clacson ma le imprecazioni dell'autista che lo superavano di gran lunga,seccata salgo sull'autovettura sotto lo sguardo scocciato dell'autista.
<<dove ha intenzione di andare signorina?>> mi chiede ad un tratto con un falso sorriso
<<mi accompagni all'aereoporto>>
gli dissi con un sorriso beffardo.
Così dopo dieci minuti ci avviamo finalmente verso l'aereoporto con le imprecazioni del tassista a fare da sottofondo.
Con le cuffie nelle orecchie mi appoggiai al finestrino osservando la città scorrere sotto i miei occhi, il vecchio cartolaio bob, la pasticceria di zia Margaret, il negozio di sushi vicino casa e il parco dove andavo a giocare da piccola, ormai saranno solo un ricordo lontano, e mentre osservo le strade sconnesse di quella piccola cittadella un forte bagliare mi costringe a chiudere di scatto gli occhi
Spazio autrice
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