CAPITOLO1

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<<Mammina,ma dove stiamo andando?>> mi chiede il mio bimbo nel seggiolone
<<Amore,non preoccuparti. Stiamo andando dai nonni,ok?>> cerco di rassicurarlo facendogli un lieve sorriso dallo specchietto retrovisore interno.
Lui annuisce e si appoggia sullo schienale.
Non volevo andarmene!ma lui mi ha costretto,mi ha chiamata bugiarda e ha insinuato che io non lo amassi.
Arrivo di fronte la villetta dei miei e parcheggio <<Amore vieni in braccio>> si sporge su di me e lo prendo.
A quest'ora a Londra scendono le temperature .  Stringo forte Isey al mio petto per non fargli prendere freddo e suono al citofono ,subito ci aprono
<<Artemide cosa ci fai qui?>> mi chiede mamma sconvolta
<<Fammi prima entrare a poi ti spiego>> annuisce e mi lascia entrare.
Quando faccio scendere Isey dalle mie braccia lui contento saluta mamma dicendole <<Ciao nonna>> lei strabuzza gli occhi e si abbassa alla sua altezza <<Ciao,tesorino>>gli bacia la guancia e poi continua <<dobbiamo trovare un nuovo nome. Non mi piace tantoil nome nonna>>lui annuisce ma io scoppio a ridere,passando però all'istante al  pianto. Sembro una pazza isterica. <<Mammina>>dice Isey stringendomi <<perchè piangi?>>
<<Nulla,tesoro. Ora mi passa>> dico cercando di rassicurarlo.
Mamma mi guarda ma non dice nulla  <<parleremo dopo>> le mimo e lei annuisce.
<<Avete mangiato?>>ci chiede cambiando discorso <<No,ancora no>>
<<bene,allora andiamo che  tra poco arriva anche papà>>
<<ok>> ci sediamo a tavola e parliamo del vago fino a che viene papà che  ci guarda e chiede <<cosa ci fate qui?>>
<<dormiamo da voi perchè ci mancavate. È vero Isey?>> cerco di scherzare e  Isey mi asseconda <<È vero nonno>>   papà guarda mamma e lei gli spiega  <<lo so caro. Infatti io e Isey ci siamo accordati per cambiare nome>>
<<Ah,ok>> si siede e  mi viene in mente...
<<Isey,come si dice nonno e nonna in bielorusso?>>
<<Nonno si dice dzied,mentre nonna babulia>>dice lui
<<bene,abbiamo trovato i nomi... Per voi vanno bene?>>
Si guardano e scrollando le spalle dicono in contemporanea <<Si,penso di si>> I miei genitori sono uno spasso. Sono così affiatati tra di loro che mi fanno invidia.

Ancora a tavola Isey si è sdraiato su di me perchè ha detto che aveva tanto sonno e infatti subito si è addormentato. Forse perchè oggi non ha fatto il riposino. Gli accarezzo i capelli  e lo guardo incantata .
<<Com'è bello>> dico ad alta voce guardando i miei <<è identico a Dimitri>>
<<Tesoro>> mi chiama mamma <<mi vuoi dire che cosa è successo?>> gli racconto della storia e papà si inalbera <<che stronzo>>  sospiro senza sapere cosa realmente  dire
<<Avete corso troppo. C'è anche un bambino>> dice mamma dispiaciuta,ma io la blocco.<<Isey non c'entra nulla. Lui è mio figlio. Ora capisco tutte le vostre preoccupazioni. Le ho anche io quando Isey non vuole mangiare,o quando lo vedo giù. Lui è Dimitri sono il centro della mia vita. Però è pur vero che Dimitri si deve calmare un pò. L'ho rassicurato in mille modi diversi ma nulla. Lui ha preferito credere a delle maledette foto mandate da non so chi>> gli confesso stanca.
<<Secondo me,è quella Elena>> dice papà,e a pensarci può essere. Solo lei può volare la nostra distanza.
<<Si,ma se non lo capisce lui è inutile.>>
Mi alzo e dico <<buonanotte,noi andiamo a dormire >>
<<Buonanotte>> poso Isey nel mio vecchio letto e lo copro.
Indosso il pigiama,ma sento della urla dal piano giorno.
Scendo  giù e vado mamma e papà che discutono animatamente con <<Dimitri>> urlo <<cosa ci fai qui?>>
<<Ti riporto a casa>> dice serio
<<c...cosa?>> balbetto
<<torniamo a casa>>faccio segno ai miei di allontanarsi e loro annuiscono   << tesoro,allora hai capito che qualcuno ha cercato di dividerci, e che quelle foto sono finte?>> gli dico gettandomi tra le sue braccia.
Lui mi stringe,però non mi risponde.
Mi sposto tenendolo a distanza <<Tu non mi credi>> gli dico con un sorriso amaro
<<non è importante>>
<<come non è importante?>> urlo <<tu accetteresti di condividermi con un altro?>> 
<<Mai>> dice con rabbia <<e allora?io non ti capisco Dimitri>> dico rassegnata
Batte i pugni al  muro e a gran voce mi dice <<non lo so,ok? Non capisco più nulla. Però devi ritornare a casa con me>> dice prendendomi per il polso.
Mi dimeno <<No!devi fare pace con la tua testa>> lui a testa bassa esce da casa. E io muoio! Avrei tanto voluto sentirgli dire"amore,ti credo. Hai ragione tu,torniamo a casa" ma no! Lui è cocciuto.
I miei genitori escono dalla cucina ma io li  blocco negando con la testa e salgo in camera.
Chiudo la porta dietro di me e mi appoggio alla porta. Piango liberandoli da quel dolore acuto che provo nel petto e cado scaraventandomi al suolo.  Continuo a piangere,ma nulla. Questo dolore che  non passa e non passerà mai finchè lui starà lontano da me.

Lui cerca me(2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora