CAPITOLO9

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Isey si è addormentato nel percorso per tornare a casa.
Lo prendo in braccio e salgo su. Apro la porta,ma non vedo mio padre.
<<Pa'>> porca miseria!meno male che Isey non mi ha sentito.
Lo rimprovero sempre perchè mi chiama pa' invece di papà è ora lo faccio anche io.
<<Dimitri,sono in cucina>> vado in cucina e trovo mio padre che sta cucinando. Strabuzzo gli occhi <<Ivan Kozlov che cucina?>> domando stupito.
Lui si gira e con una padella in mano mi risponde <<Ehi,io sono bravissimo a cucinare. Prima di diventare un politico con cameriere e governanti ammesse,a casa cucinavo sempre io. Tua madre aveva tanti talenti,ma no quello dello gastronomia>> solo ora capisco che mio padre veramente amava mia madre,e forse sono stato io a fraintendere a causa dell' odio che provavo.
<<comunque,questo bellissimo giovanotto è il mio nipotino?>> chiede posando la padella e allungando le braccia per prenderlo.
Io glielo passo e lui ne rimane incantato
<<È identico a te>> esclama mio padre e continua <<è bellissimo!anche più bello di te di quando eri piccolo >> scherza sedendosi
<<grazie,eh!>> dico mantenendo il suo tono scherzoso.
<<Prego>>
Isey comincia a mugolare qualcosa,e prima che possa svegliarsi lo prendo in braccio.
Lui potrebbe spaventarsi. È stato sempre e solamente in braccio a me o ad Artemide.
Mio figlio apre gli occhi e mi guarda con i suoi occhioni <<Ciao>> dico accarezzandogli la fronte lievemente sudata
<<ciao,pa'>>dice stropicciandosi gli occhietti.
<<Guarda chi c'è qui>> gli dico facendolo voltare verso il nonno,ma lui non lo conosce,quindi si stringe a me.
<<Ehi,non preoccuparti. Lui è il nonno>> lo rassicuro.
Lui  alza lo sguardo verso di me incredulo <<Non è vero>> mi dice risoluto <<il mio nonno non è lui. È nonno Aaron>>
<<Si,ma lui è un altro nonno. È il mio papà>> gli spiego e lui sorride.
<<è il tuo papà?>>io annuisco <<wow, papà anche tu hai un papà?>> chiede stupito
<<Si ,anche io. Ed è anche il tuo
nonno >> Isey lo guarda  timidamente e  gli dice salutandolo con la manina  <<ciao nonno>> 
<<Ciao piccolino>> ricambia il saluto papà <<vuoi venire in braccio a me?>> gli chiede e lui annuisce.
Lo prende in braccio e cominciano a parlare di cose varie.
Come ad esempio quanti anni ha,oppure papà come si chiama veramente.
Loro continuano a parlare e io mi estraneo.
Ho bisogno di sentire la mia pryncesa.
La chiamo e fortunatamente al quinto squillo risponde.
<<pronto>> mi risponde Artemide con voce fievole <<Amore>> la chiamo e lei sospira <<Dimitri>>
<<come ti senti?>> le chiedo <<meglio grazie>> sento che tra noi c'è distanza,e non mi piace. Ma è  pur vero  che è stata esclusivamente colpa mia <<Amore>> dico sospirando ,ma lei mi blocca <<Dimitri,come sta Isey?>> mi chiede <<Benissimo>> le rispondo voltandomi verso mio figlio che sta giocando con mio padre <<è felicissimo>> continuo <<sta giocando con mio padre>>
<<e come l'ha presa?>> mi chiede leggermente preoccupata <<bene. Inizialmente era un pò scosso. Diceva che lui l'unico nonno che aveva era nonno Aaron,però quando ha capito che  lui è mio padre si è rilassato>>
<<Mi manca il mio bimbo>> dice <<e a me manca avervi tutti e due con me a casa nostra >>le confesso cogliendo l'attimo. Sento sospirarla di nuovo <<Dimitri,perchè ti comporti così?>>
<<come,da uomo innamorato?>> <<Non lo so. Dimitri,prima mi dici una cosa,poi ne fai un'altra. Io non ti capisco>> mi chiede al limite dell'esasperazione
<<Amore>> abbasso la voce per non farmi sentire dai miei << Non preoccuparti. Ho capito tutto,io non ho mai dubitato su di te,ma devi capirmi. Ho sempre una  paura costante di perderti>> 
<<e come hai capito che non ti ho tradito? Non penso che tu  lo abbia sognato in queste notti >>mi risponde sarcasticamente facendomi quasi sorridere <<ne parleremo,ma questa sera pensa solamente a quando tornerai a casa nostra e ci rifugeremo nella nostra stanza e...>>
<<Pa'>> mi interrompe Isey scuotendomi la gamba <<Oh!>> dico sconfitto,e sento  Artemide ridere dall'altro capo del telefono
<<è mammina?>> mi chiede lui <<si>> gli rispondo
<<e me la passi?>>
<<ok...però aspetta un secondo>> gli dico e lui annuisce <<Amore,ricordati una cosa. Io non mi arrenderò finchè tu non ritornerai tra le mie braccia. E soprattutto, finchè quell'anello che indossi al dito non diventerà una vera fede nuziale.>> Non le lascio il tempo di ribattere e  gli passo Isey,che le racconta alla sua del suo nuovo nonno ,mentre io penso a come farle di nuovo riacquistare la fiducia in me.  Mi ripeto come un mantra  :Amore mio,non mi arrenderò mai,e giuro che non te ne pentirai. Fosse l'ultima cosa che faccio!

Lui cerca me(2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora