"Porto anche quella a righe." Esclamai indicando la maglietta che mamma mi aveva comprato il giorno prima. Stavo preparando le valigie, il mio ritorno all'università era imminente così come la mia scelta. Non sarei tornata senza prima aver spezzato il cuore ad uno dei due ragazzi che amavo.
"Non devi farlo per forza se non vuoi." Rispose Rob passandomi un jeans e cambiando argomento.
"A cosa ti riferisci?" mentii cercando con lo sguardo il golfino rosa.
"Ai ragazzi, Liv." Disse secco. "Puoi anche andare via da sola."
"E lasciare le cose così come sono?"
Lui annuì ed incrociò le braccia al petto.
"Papà, so che vuoi aiutarmi a fare questa cosa, ma la mamma ha ragione." Lo informai sedendomi sul letto. "La mia scelta l'ho già fatta."
"Allora corri a dirglielo."
XXX
Chiusi lo sportello della macchina e mi incamminai verso la porta socchiusa.
L'aprii e lui eri lì, seduto sulla poltrona che lo rilassava quando era in ansia per qualcosa. Incrociò il mio sguardo e mi sorrise, un sorriso che non mi dedicava da un po'.
"Sei venuta." Disse Tom avvicinandosi.
"Si."
"Devo dedurre che hai intenzione di ricom..."
"Non posso stare con te." Lo interruppi parlando tutto d'un fiato.
"Liv." Sussurrò sorpreso. "Che cosa ti ha detto per portarti fino a questo punto? Non lasciarti ingannare dalle sue belle parole, ti vuole solo per dimostrarmi che non ho mai avuto speranze."
"Mi dispiace, Tom."
"Dimmi che mi ami." Mi incitò.
"Io ti amo, ma amo lui di più."
"Non c'è niente che possa fare per farti cambiare idea?" domandò speranzoso.
Scossi la testa e chinai il capo. "Il mio cuore mi ha guidato, non posso farci nulla."
"Allora permettimi di dirti addio."
Tom mi prese il viso tra le mani e portò le labbra sulle mie. Mi scostai lentamente dopo qualche istante, ma lui mi tenne ancora stretta.
"Devo andare da lui, Tom." Mormorai.
"Certo, voglio solo che tu sappia che nel mio cuore ci sarà sempre un po' di spazio per te."
"Non te lo auguro per niente." Dissi sorridendo. "Quello spazio del tuo cuore dovrà essere occupato da un'altra ragazza, una che ti metterà al primo posto."
XXX
Corsi con il fiatone tutta la strada che mi divideva dal parcheggio all'entrata dell'aeroporto; non potevo lasciarlo andare. La voce metallica agli altoparlanti avvertì che l'aereo con destinazione Regno Unito sarebbe partito a breve e che i passeggeri dovevano affrettarsi alle procedure standard.
Zigzagai tra il mucchio di persone che affollavano l'aeroporto e cominciai a temere di essere in ritardo.
"Signorina, non può passare senza un biglietto." Mi urlò un hostess.
La ignorai e proseguii.
"Signorina, non lo può fare."
"Mi ascolti bene." Sbottai. "Se non riesco ad impedire la partenza dell'uomo che amo a causa sua, le prometto che la troverò e me la pagherà molto cara."
"Lei è fuori di testa! Esca da questo aeroporto."
'Avvisiamo che l'aereo diretto nel Regno Unito è partito.'
Strinsi un pugno lungo il fianco per cercare di tenere la calma e gli occhi mi si riempirono di lacrime.
Avevo perso troppo tempo.
"Liv!" sentii chiamare.
Mi voltai e vidi Justin stringere una valigia.
"Oh mio Dio." Urlai agitata. "Sei davvero tu."
Mi lanciai contro di lui e mi afferrò saldamente. La valigia cadde ed incrociai le gambe al suo bacino.
"Ho scelto te."
Justin sorrise e mi baciò, mille baci che non erano mai pochi.
"Ti amo." Mormorai contro le sue labbra. "Ti amo come ho sempre fatto e forse anche di più."
Le persone ci guardavano come se quello spettacolo fosse il più bello e bizzarro del mondo, ma in realtà era solo la prova del nostro grande amore, scalfito ma pur sempre grande.
"Sposami."
"Cosa?" domandai ridendo e accarezzandogli i capelli.
Lui mi mise giù e mi sfiorò le labbra con il pollice.
"Sposami perché non voglio perderti mai più, sposami perché non ho un anello in tasca per niente."
Scoppiai a ridere e lasciai che si inginocchiasse.
"Liv, voglio giurarti il mio amore davanti a Dio e restare per sempre al tuo fianco. Sono già felice ma tu potresti rendermi uno degli uomini più strafelici dell'intero pianeta Terra se solo accettassi di sposarmi." disse afferrandomi la mano.
"Si." Risposi. "Si tutta la vita."
Mi infilò l'anello e mi baciò, sentendo che adesso non saremmo mai più riusciti a dividerci.
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NEVER ENOUGH
FanfictionSequel di Enough for me: Siamo cresciuti io e te, siamo diversi. Niente è uguale a prima, ma tu sei sempre lo stesso. Sbagli e mi trascini giù con te, ma questa volta non so se riuscirò a farci risalire.