Prologo

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-Sbrigati Frank, la signorina Stephanie ieri ha detto che chi faceva tardi stava in punizione per una settimana, e sai qual è la pena da scontare, mh?- la voce squillante del piccolo Luke mi svegliò. Era un ragazzino di appena otto anni, ma piuttosto furbo. Aveva grandi occhi di un azzurro intenso e capelli biondi.
Io annuii leggermente alzandomi a sedere e mi guardai attorno.
-Meglio non arrivare in ritardo, si... Non ho voglia di stare ancora nello scantinato- mormorai piano.
-Eddaii Fraaank! Devono arrivare due ragazzi nuovi. Ho sentito dire che gli sono morti i genitori da poco in un incidente- continuò il piccolo.
-Sai che bello. A tutti noi sono morti i genitori, okay?- dissi freddo alzandomi dal letto.
Lui non mi diede retta e in poco tempo restai solo.

In velocità mi infilai una delle poche felpe che avevo nella mia sezione di armadio buttate la a casaccio e presi dei jeans, i primi che trovai.
Ero pronto per andare alla sala grande per fare colazione e conoscere i nuovi arrivati, anche se non mi importava granché di loro.

NOTA AUTRICE:
Salve persone!
(La copertina la devo cambiare, non vi preocupate).
Questo è il prologo della nuova Frerard, spero che vi piaccia come idea.
Sarà molto diversa dall'altra, ma io non la continuo finché non arriviamo ad un certo numero di visualizzazioni, quindi datevi da fare nel condividerla (muahahah) e nulla, ciaone.

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