L'inizio di tutto

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<< E' qui dentro, entriamo >> disse l'agente Hotchner

<< FBI metti le mani in alto >> proferì Gideon, l'altro agente

Il soggetto ignoto si mise in fuga, ma fu bloccato da un altro poliziotto che era posizionato vicino all'uscita sul retro.

<< Dov'è? Dov'è la bambina >> quasi gridò Gideon

<< Oh ma che peccato, siete arrivati tardi. Quella bellissima bambina sta per prendere il volo. Mi mancherà, quel bel visino, angelico e terrorizzato, sapete un po' mi è dispiaciuto per lei... Evidentemente la poverina voleva restare con me, ho visto come piangeva, credo proprio che non volesse allontanarsi da me e... >> fu David Rush, l'SI, questa volta a parlare.

<< Qual è l'aeroporto più vicino? >> chiese l'agente Gideon senza farlo finire di parlare.

<< C'è l'aeroporto di... >> iniziò un agente, ma fu interrotto da Hotchner << Non è in nessun aeroporto... Il volo... Ha preso il volo... Non si tratta di un aereo, la sua auto, fuori non c'è... Venite con me, subito, e voi altri rimanete a sorvegliarlo.
Che non si muova di un centimetro!>>

Tutti seguirono Hotchner che correva verso il bosco, più veloce di quanto non avesse mai fatto, dalle sue azioni e dal suo intuito dipendeva la vita di una bambina innocente di soli 8 anni, non poteva fallire, ora più che in qualsiasi altra situazione.

Ma il suo intuito non l'aveva tradito, non questa volta, infatti, davanti ai suoi occhi ecco la macchina, che però in quell'istante aveva iniziato a partire, dritta in direzione del dirupo...

<< Presto, è lì dentro >> gridò l'agente Hotchner che riprese di nuovo a correre.

Si sentivano le urla strazianti della bambina provenire dalla vettura e anche se tutto sembrava perduto, lui doveva farcela, doveva salvarla.

<< Fermate la macchina >> fu la volta di Gideon gridare.

Aprirono di corsa la portiera del guidatore, Hotchner riuscì a premere il freno e a tirare fuori la povera ragazzina.

La tenne stretta tra le sue braccia fin quando non la sentì smettere di piangere, la piccola Samantha era sana e salva, finalmente erano riusciti a tirarla fuori da quell'inferno.

15 anni dopo

Quantico, Virginia

<< Buongiorno >> salutò l'agente speciale supervisore Hotchner

<< Giorno, c'è una ragazza che ha chiesto di te e l'ho fatta andare nel tuo ufficio >> disse in risposta il dottor Spencer Reid

<< Chi è? >> chiese allora il diretto interessato

<< Non lo so, non mi ha detto il suo nome >> rispose l'agente più piccolo

<< Va bene, grazie >>

Hotchner entrò nel suo ufficio e vide una ragazza alta, con i capelli castani che osservava le sue foto.

Quando chiuse la porta, la ragazza si girò, e alla vista di quegli occhi marroni si sentì quasi mancare, un po' per la felicità, ma soprattutto per la tristezza... << Samantha?! >> domandò ancora un po' sorpreso, ma sapendo benissimo la risposta. Non avrebbe mai dimenticato quegli occhi.

<< Ciao Aaron >> disse e sulle sue labbra spuntò un sorriso che riservava soltanto a lui, l'uomo che l'aveva salvata.

<< Guardavo queste >> prosegui, indicando le foto che si trovavano nella stanza << Haley non è cambiata in questi anni >> continuò riferendosi alla moglie dell'agente << E lui? Ha i tuoi stessi occhi, e la tua stessa aria imbronciata.. >> concluse.

Even in the darkness there's a lightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora