First declaration of love

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«Non le hai ancora detto che ti piace?» chiese Emma sorpresa.
«No, dovrei?»
Emma roteò gli occhi, ma poi sorrise al suo amico.
Era da una settimana che Hugh si confidava con Emma e si faceva consigliare da lei per qualunque cosa.
«Si, dovresti! Tu sei qui, lei è qui, siete insieme ed avete a disposizione l'eternità... alcuni non sono così fortunati»
Hugh sapeva benissimo di chi stava parlando, Abe Portman. Abe ed Emma erano sempre stati legati da un grande affetto, ma lui se n'era andato, perché poteva a differenza degli altri Speciali, ed Emma era rimasta sola.
«Ti devi muovere! Dichiarati!»
Hugh annuì spaventato all'idea di dover rivelare i suoi sentimenti a Fiona, si incamminò in camera e rimase lì dentro, tutta la mattina, a pensare e ripensare come dire a parole quello che provava.

"Chissà qual è il fiore preferito di Hugh? Potrei regalargliene uno, dopotutto è sempre stato gentile con me" pensò Fiona mentre passeggiava in giardino lontana dagli altri Speciali.
"Pancia potresti gentilmente smetterla di agitarti, cuore vai più piano... perché mi sento così ogni volta che parlo o penso a lui?" si chiese frustrata facendo crescere fiori rossi lungo il suo cammino. Crescevano sempre quando pensava a lui, in pratica il giardino della villa si era riempito di quei fiori.
"Anche lui si sente così? Gli altri Speciali? Magari è una malattia che ci viene... potrei chiedere a Miss Peregrine... o a Hugh, no meglio a Miss P" pensò convinta e quando si girò per tornare indietro si ritrovò davanti Hugh.
«Oh buongiorno... mi hai spaventato, non ti ho sentito arrivare»
«Scusami» mormorò a bassa voce il ragazzo ape.
«Vedo che le tue api apprezzano i miei fiori» sorrise la ragazza osservando le api di Hugh che impollinavano i fiori rossi.
«Tutto bene?» Domandò non vedendo reagire il ragazzo di fronte a lei.
«Mi piaci» disse Hugh alzando finalmente lo sguardo per incontrare quello della ragazza dei fiori.
Lei sorrise, poi annuì.
«Anche tu mi piaci, sei una persona molto gentile»
Hugh la osservò cercando di capire il significato di quella frase, ma proprio non riusciva a comprendere cosa intendesse Fiona. Anche lei provava i suoi stessi sentimenti? Oppure gli piaceva come amico? Forse lei non lo aveva compreso quello che intendeva lui?
«Fiona... hai presente quello che provava Horace per i vestiti?»
La ragazza dei fiori annuì, ormai aveva capito l'amore che Horace provava per i vestiti, era lo stesso sentimento che lei provava per la natura.
«Ecco io provo quello per te»
Inizialmente non si era reso conto di averlo detto veramente, ma poi quando lo realizzò il suo volto divenne rosso come i fiori da cui erano circondati.
Quando dopo circa cinque minuti, non ricevette ancora nessuna risposta Hugh decise di continuare a parlare, ora che aveva iniziato non si voleva fermare.
«Vedi Fiona quando sto con te non posso fare a meno di sorridere. La tua risata mi provoca un calore qui, nel  petto, che mi fa stare bene. Quando ci guardiamo, per me, è come se ci fossimo solo noi. Quando non sei vicino a me, non posso fare a meno di cercarti. Vorrei sempre vederti sorridere, perché il tuo sorriso fa sorridere anche me. Vorrei sempre sentirti ridere, perché la tua risata è il suono più bello che io abbia mai sentito. Lo so che questa potrebbe sembrare una dichiarazione immensamente smielata, ma è la mia prima dichiarazione e ci sto mettendo tutto il mio cuore»
Fiona rimase a bocca aperta, incredula. Nessuno le aveva mai detto niente di simile, sentirsi dire quelle parole l'aveva resa piena di gioia, soprattutto perché era stato il ragazzo ape a dirglielo.
«Hugh tu vuoi dire che provi un sentimento di amore nei miei confronti?»
Al ragazzo venne quasi da ridere per quella domanda, ma poi annuì.
«Come fai a saperlo?» domandò curiosa di sapere la risposta.
«Vedi quando ti sto vicino o ti penso il mio stomaco, anzi le mie api, vanno in subbuglio; il mio cuore batte velocemente ed ogni cosa che fai o dici per me è importante. Come ho già detto non faccio che cercarti, perché senza di te non posso stare è come stare senza ossigeno, impossibile. Non posso fare a meno di te, se questo non è amore allora dimmi che cos'è?»
Ci fu un altro lungo silenzio, Hugh stava già pensando di chiedere scusa e andarsene, ma quando fu sul punto di farlo, lei parlò.
«Nessuno mi ha mai detto così tante belle parole. Io... non so se è amore, ma mi piace quando tu sei vicino a me, mi piace quando mi sorridi, quando mi guardi. Mi fai sentire unica e questo mi fa battere forte il cuore. Poi quando penso a te, senza nemmeno accorgermene, faccio crescere rose rosse ovunque cammino»
«Abbiamo capito, vi piacete entrambi ora datevi un bacio» gridò la piccola Claire da dietro un albero.
Si sentì subito la voce di Emma che le riferiva di stare in silenzio.
Hugh e Fiona diventarono di colore bordeaux, sentendo gli altri Speciali ridacchiare, Hugh prese la mano di lei ed iniziò a correre portando con sé la ragazza dei fiori.
Voleva stare in un posto in cui nessuno li avrebbe raggiunti, era stanco che gli altri Speciali si intromettessero, voleva stare da solo con Fiona.
Arrivarono vicino all'ingresso dell'anello temporale, nessuno avrebbe pensato che si nascondessero lì.
Quando Hugh si accorse di tenerle ancora la mano, fece per toglierla, ma lei la strinse.
«No... restiamo ancora un po' così» mormorò lei a bassa voce. I due si sedettero sull'erba, appoggiati con la schiena al tronco di grosso albero, poi Fiona poggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo, rimasero così finché il sole non calò e sorse la luna fredda e pallida.




Buonasera ❄️
Come va la vida?
Ecco un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto,
fatemi sapere cosa ne pensate☺️

❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️
Many kisses
•Beatum•

First and Last || HughxFionaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora