Capitolo 7

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Giriamo quasi tutti i negozi del centro commerciale ridendo e parlando del più e del meno. Mi mancavano questi pomeriggi così. Ne sentivo davvero il bisogno. Decidiamo di andare a prendere un gelato alla gelateria più buona delle vicinanze e dopo aver pagato ci sediamo ad un tavolino fuori. Oggi è una giornata di sole e Kate è sempre raggiante e bellissima con quei jeans blu chiaro e la maglia a barchetta rossa che risalta molto i suoi occhi. Mi racconta di Max e di come stanno andando le cose e sono davvero contenta che sia riuscita a trovare un ragazzo che le piaccia realmente dopo quello stronzo di Joe che l'ha fatta davvero stare male. Vorrei raccontargli di Alex ma preferisco non parlarne anzi preferirei non pensarci proprio ma non c'è la faccio. Chissà se io potrò mai innamorarmi. Rido subito a quel pensiero, non sarò mai così stupida e vorrei che non lo fosse neanche Kate ma se lei è felice io lo sono insieme a lei.
-"Cosa fanno le mie ragazze qui?"
Mi volto di scatto e incontro gli occhi di Zad e prego dio che non stesse in compagnia di Alex e invece come temevo sbuca anche lui poco più dietro con avvinghiata al braccio la moretta che un giorno so per certo che ucciderò. Devo cercare di mantenere la calma e di sembrare più naturale possibile anche se sento andarmi in incandescenza il viso non so se per la rabbia nel vedere quella o la vergogna per ciò è successo. Si avvicinano tutti e tre al nostro tavolo.
-"oddio ma che sorpresa vedervi qua"
Abbaia quella. Oddio la uccido.
-"Ehi Sofy come va?" Le chiede Kate sempre molto gentilmente. Sofy che nome di merda. A volte oddio questa gentilezza infinita di Kate con tutte le persone, è fastidiosa. Poi se si tratta di questa peggio ancora.
Sento gli occhi di Alex su di me e come se leggesse i miei pensieri si mette a ridere.
-"Senti Mary avrei bisogno di parlarti."
Oh cazzo.
-"Ah si? E di cosa?" Faccio finta di niente.
-"Su non fare la preziosa lo sai di cosa vieni"
E si volta dirigendosi verso il vicolo affianco al bar non lasciandomi altra scelta se non quella di seguirlo. Si ferma due metri più avanti nel punto in cui nessuno può vederci e si volta restandomi a fissare con uno sguardo indecifrabile. Ed io non so che dire. È la prima volta in vita mia che non so che dire e mi trovo in difficoltà davanti ad un ragazzo ma decido ugualmente di parlare.
-"Allora che vuoi?" Sbotto di colpo e mi stupisco da sola dell'aggressività del mio tono.
-"Che voglio? Hai anche il coraggio di chiedermelo? Cioè dopo ciò che è successo te ne vai via così? Quello è ciò che faccio io e con te ho deciso di non farlo e tu te ne vai?"
Ok ora non ci sto davvero capendo niente è arrabbiato perché me ne sono andata?
-"sei davvero una ragazzina"
-"macché problema hai? Quindi che me ne sono andata dove sta il problema? Io faccio ciò che voglio e vedo che la tua amichetta ti abbia consolato bene.
-"da me non scappa nessuno Mary questo sappilo io se voglio una cosa me la prendo esattamente come ieri sera"
Si avvicina guardandomi dritta negli occhi e io mi sento avvampare e scoppio in una risata quasi isterica
-"tesoro io faccio pensare a tutti che possono ottenere ciò che vogliono ma poi li lascio con l'amaro in bocca perché io sono questa, ecco perché nessuno può resistermi, tanto meno tu."
E mi volto andandomene senza voltarmi indietro e come sempre sono molto soddisfatta di me ma sento che quel individuo sta facendo cambiare qualcosa in me. Sta smuovendo qualcosa che è sempre stato al suo posto e questo mi spaventa e mi incuriosisce allo stesso tempo perché non so cosa sia tutto ciò. Forse solo odio. Si sicuramente solo odio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14, 2017 ⏰

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