Capitolo 2

9 1 0
                                    

Il pranzo è il momento della giornata che odio di più da quando mio padre ci ha lasciate. Lo trascorriamo sempre in un silenzio tombale scambiandoci solo qualche sorriso e qualche parola sulla scuola. Il pomeriggio lo passo quasi sempre a studiare. Ho un programma per tutto, lo studio, l'abbigliamento, la giornata, tutto. Ma non riesco a levarmi dalla testa quegli occhi dannatamente scuri, dannatamente profondi, dannatamente perfetti. Quella notte sogno solo ragazzi con maglie bianche e giubbotti di pelle. Le prime ore di lezione volano e mi precipito fuori dall'aula per non dover incontrare Caroline che sicuramente mi chiederà di accompagnarla in biblioteca perché si deve incontrare con Alex. Appena svolto l'angolo finisco addosso a qualcuno.
-"Cazzo e sta più atten.. ah guarda qua chi c'è l'amichetta di Zed"
Si volta e vedo il ragazzo di ieri. Oggi indossa una maglietta nera e dei jeans blu. Semplice ma perfetto.
-"Scusa non ti avevo visto"
-"Si dicono tutte così pur di finirmi addosso"
-"Si vai convinto"
-"Nervosetta?"
In realtà si sono nervosa e non so il tuo motivo. Perché questo ragazzo mi rende nervosa?
-"Sparisci".
Mi dirigo di corsa verso il bagno. Mi guardo allo specchio e ho i capelli perfettamente lisci ma sono decisamente arrossita. Mi sono sempre ritenuta una gran bella ragazza e ammetto che anche gli altri mi ci fanno sentire. Ho dei capelli neri lunghi fino all'altezza delle spalle, gli occhi scuri, la carnagione non tanto chiara, sono alta e magra. La classica ragazza tanto desiderata ma che nessuno ottiene. Esco dal bagno e vedo Kate.
-"Ehi Mary sta sera andiamo alla festa a casa di Zad?"
-"Non saprei Kate non ne ho molta voglia volevo portarmi avanti con lo studio".
-"E dai! Ho conosciuto un ragazzo e probabilmente ci sarà dobbiamo andarci a tutti i costi"
Sono una ragazza alla quale piace divertirsi ma non piacciono tanto queste festone dove tutti si ubriacano e basta, non ne trovo un senso ma accetto ugualmente. Da una parte mi interessa rivedere quello strano ragazzo anche se non voglio ammetterlo neanche a me stessa perché ho sempre preferito tenermi alla larga dai ragazzi, ad eccezione di Zad, anche se lui era più che altro una ripicca a quell'antipatica di Sonia che ancora non ho rivisto e spero di non rivedere.
-"E va bene. Passi da me e andiamo insieme?"
-"Siii! Ti ringrazio sei la migliore. Passo per le nove ora vado a lezione".
E se ne va lasciandomi un bacio sulla guancia. Adoro vederla felice è la persona alla quale voglio più bene dopo mia madre ed è anche l'unica che mi è stata vicino da, praticamente, sempre. Non sopporterei vederla soffrire per nulla al mondo perché è davvero una persona con un cuore d'oro.
-"Hei Mary da quanto tempo "
Vedo arrivare Jonny sorridendo. Jonny è un amico che ho conosciuto l'anno scorso ad una festa e al quale tirai un bel destro quando provo a baciarmi.
-"Hei Jon. Come va?"
-"Tutto bene. Sto andando a farmi una sigaretta in cortile vieni?"
-"No ho lezione magari domani"
-"Ci conto è"
-"Ovvio"
Dico entrando in classe. A fine giornata torno a casa e penso a cosa potrei indossare questa sera. Sento un certo alone di ansia intorno a me e non so il perché e preferisco non saperlo.

Le ombre dell'anima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora