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Come richiesto da alcuni di voi ho deciso di pubblicare il secondo capitolo della giornata, anche perché vi siete attivati.

Dopo altri controlli, rilasciano Martina. Torniamo a casa in macchina, la pioggia cade incessantemente. La prendo in braccio e la porto di corsa dentro, posandola sul divano.

"cosa vuoi fare?"

rimane in silenzio, torturandosi una pellicina. Le fermo le mani prendendole tra le mie.

"tranquilla. Ci sono io, non devi avere paura."

mi guarda negli occhi. I suoi magnifici occhi ambrati si riempono di lacrime.

"rimani qui con me Billie Joe. Guardiamo un film, facciamo quello che vuoi, ma ti prego...non lasciarmi sola."

le sorrido.

"rimarrò con te per sempre."

le bacio la punta del naso, ma lei mi prende il volto con le sue mani minuscole.

"non lì. Qui."

mi bacia soavemente. Ricambio, lasciandomi andare alle sue dolci labbra.

Mi siedo accanto a lei, staccandomi. Le asciugo le lacrime che le rigano il volto. Ci copriamo con le coperte e passiamo il pomeriggio a guardare dei film, facendoci le coccole.

"cosa vuoi per cena? Ti va bene una pizza?"

le domando.

"non ho molta fame...questa sera passo."

"no, tu mangi. Ne hai bisogno. Perché non vuoi mangiare?"

mi guarda negli occhi. Ogni volta che lo fa, il mio cuore impazzisce.

"sono troppo grossa. Voglio dimagrire."

la squadro da capo a piedi. È scheletrica.

"Martina, non sei grossa. Sei magra come un fuscello. Non hai bisogno di dimagrire. Vai benissimo così, anzi, sei fin troppo magra."

scuote la testa.

"non è vero...guarda..."

si solleva la maglietta e la felpa, mostrandomi la sua pancia.

"e quello sarebbe grasso? E allora questo cos'è, un mammut?"

mi sollevo la maglietta, mostrandole la mia pancetta. Eheh, dovrei fare qualche addominale...

con l'indice va a toccarmi a lato dell'ombelico, facendocelo sprofondare, fino a quando non arriva al muscolo. Fa la stessa cosa con sé stessa, ma il suo dito non sprofonda così tanto. Mi guarda.

"io non devo dimagrire, ma tu devi diminuire alcolici e cibi spazzatura...magari fai anche degli addominali. Hai la ciccia."

si tira giù la maglietta, per poi darmi uno schiaffetto sulla pancia. Mi metto a ridere, seguito a ruota da lei. La inglobo in un abbraccio, per poi lasciarle un bacio sui capelli.

"ti amo."

"anche io ti amo Billie."

ci stacchiamo, solo per darci un breve bacio. Mi alzo e ordino due pizze. Appena arrivano, iniziamo a mangiarle in silenzio. Finita la cena, iniziamo a chiacchierare di qualsiasi cosa, anche sulla nostra relazione. Verso le 22 di sera, Martina inizia a sentirsi stanca, sbadigliando ripetutamente. Dopo l'ennesimo sbadiglio, proprio prima che chiuda la bocca, la bacio, infilandole la lingua in bocca.

"eeew che schifo!"

si libera. Mi metto a ridere.

"come fa a non piacerti? Hai mai baciato alla francese?"

Yes, Sir. /Green Day/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora