2- outside

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"Chi vuoi distruggere, ragazzina?"
Mi volto e vedo un arciere
Gli punto la pistola contro e l'uomo, sulla quarantina, inizia a ridere.

"Sono armata"
Cerco di imporgli paura ma niente, non esprime alcuna forma di paura o timidezza
"Tutti lo siamo. Siamo in guerra dopotutto"
Risponde
"Tu cosa ci fai qui, vattene"
La mia voce è debole ma ho ancora la pistola puntata verso di lui

"In questi minuti che sono trascorsi parlando con me, mi avresti sparato e sarei resuscitato quattro volte"
Ironizza

Faccio un respiro profondo e per poco non premevo il grilletto, se non mi avesse fermato:
"Facciamo un patto. Io ti porto al di fuori di queste recinzioni, se tu ti unisci a noi"

"Fottiti. Avete ucciso mio padre, voi volete solo la distruzione del nostro popolo, avrò giustizia"
rispondo determinata

"Cara..."
Sospende la frase per chiedermi il nome ed io glielo dico
"Cara Arden, quello che vuoi è solo vendetta. Se vuoi ti faccio un'altra offerta: non ti unirai a noi, ma avrai la possibilità di osservare il fascino della natura solamente per un paio d'ore"
ripropone un' altra offerta

Non mi sono mai sentita così indecisa come in questo momento.
Avrei potuto finalmente scoprire i segreti dell'esterno, gli esseri viventi al di fuori di queste mura, e tutto ciò che avrei sempre voluto ammirare.
Ma non dimentichiamoci che si tratta di un arciere, è mio nemico.
Non posso accettare.

"Perché la stai facendo a me questa offerta?"
Chiedo
"A dire il vero, sei stata la prima che ho incontrato. Ma mi ha colpito la tua acconciatura. Hai coraggio a fare una treccia, sono tipiche della mia gente. Il tuo popolo non ti disprezza per questo?"

Devo stare calma.
Ho due possibilità: o sparargli, o accettare la sua proposta ma senza sapere ciò che mi può accadere

"Va bene basta così, accetto. Ma se mi succedesse qualcosa, il tuo popolo ne pagherà le conseguenze, sappilo"
Lo minaccio, per poi cercare di strappare i fili con le mani per uscire, ma invano
L'arciere si avvicina e con un coltello riesce a rompere i fili della recinzione, lasciandomi uscire.

"Vedi? Ci sono cose che voi militari non potrete mai fare con la nostra abilità da arciere"
Si vanta l'uomo ed io afferro la pistola per dimostrargli l'opposto, ma con un movimento veloce mi mette fuori combattimento

"Dovresti imparare a difenderti, c'è qualcuno che lo fa nella vostra 'base'?"

Io abbasso lo sguardo e scuoto la testa

"Come ti chiami?"
Chiedo
In effetti, il suo nome ancora non lo sapevo
"Lionel"
Risponde per poi spingermi all'interno del bosco

"Vai, questa è la natura, divertiti."
Conclude per poi sparire improvvisamente

"Aspetta, non so la strada del ritor-"

mi arrendo al fatto che ci sia qualcuno ad aiutarmi, dunque non mi resta che ammirare le alte piante, gli uccelli che cinguettano, i fiori dai mille colori e il profumo di natura e di libertà. Non mi sono mai sentita così..Forse perché non ho mai avuto la possibilità di sentirmi in questo modo.

Starei qui per ore, anche giorni, pur di ammirare ciò che ci circonda.

Ad un certo punto, una freccia mi sfiora di pochi centimetri e colpisce il tronco di un albero davanti a me

Devo agire con cautela.
Con tranquillità, afferro la mia arma e con un'azione veloce mi volto e punto la pistola alla persona che teoricamente si sarebbe dovuta trovare dietro di me.

"Esci fuori, non ho paura!"
Grido
anche se in realtà ne avevo, e anche tanta.
Mi trovavo in un territorio altrui, ed io sono loro nemica.

E di nuovo un'altra freccia scoccata dall'alto, vicino ai miei piedi e mi appoggio all'albero spaventata.

Una figura umana scende dall'albero sopra di me e mi si posiziona davanti

"Beh, ciao"
è un ragazzo. È alto, moro e ha gli occhi chiari. Non è bello, ma ha qualcosa che attira.

Non riesco nemmeno a ricambiare il saluto dallo spavento che ho preso.
"Cosa ci fai qui tra gli Arcieri? Se vuoi una lotta, non mi tiro indietro"
Il ragazzo stringe i coltellini che ha tra le mani e me li punta sul collo

Stringo l'arma che ho tra le mani ma mi viene sequestrata in un batter d'occhio
"Questo aggeggio non serve"
Dice il ragazzo, gettandola a terra e porgendomi una sola freccia

"Bene dolcezza, adesso difenditi"

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