Capitolo 5

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Siamo in macchina da quaranta minuti circa "Quanto manca?" Chiedo impaziente "Dieci minuti e siamo arrivati, tieni duro ancora per poco" dice sorridendomi e facendo passare la mano dal cambio alla mia gamba , una scossa di brividi invade il mio corpo facendomi irrigidire, Christian se ne accorge subito e toglie la mano tornando a concentrarsi sulla strada.
Dopo dieci minuti di imbarazzo puro finalmente arriviamo e io mi affretto a scendere dalla macchina, senza fare troppo caso al paesaggio attorno a me. Christian scende dalla macchina sbattendo la portiera, si infila gli occhiali da sole e si passa una mano tra i capelli "Non sbavare troppo bambinetta" dice ridendo e sento la mia faccia colorarsi di rosso dall'imbarazzo. "Seguimi che ti porto in un bel posto" mi prende per mano e ci incamminiamo parlando tranquillamente, passiamo per quello che deduco sia il centro del paese prima di entrare in viette piccoline, dopodiché lui mi ferma e strattonandomi per il polso mi gira bruscamente facendomi andare a sbattere contro il suo petto, alzo gli occhi e ci fissiamo intensamente per qualche secondo, lui porta le mani sul mio volto accarezzandomi delicatamente le guance e sento il mio cuore uscire dal petto. "Ti fidi di me?" Dice senza distogliere lo sguardo dal mio, imbarazzata cerco di sdrammatizzare prendendo anche distanza dal suo viso troppo vicino al mio "Si, anche se ti conosco da praticamente qualche ora e potresti essere un perfetto serial killer e...." lui ride e mi zittisce passando il suo dito sopra le mie labbra "Dimmi solo si o no Sharon" "Si, mi fido di te Christian" "bene allora lascia fare a me."
Mi gira intorno e da dietro mi posa una fascetta sugli occhi, mi fa un nodo dietro e mi sento sollevare fino ad andare a testa in giù "Christian! Ma cosa cazzo stai facendo! Mettimi giù subito!" Urlo ridendo e tirandogli sberle sulla schiena "Hai detto che ti fidavi, è troppo tardi per lamentarsi" dice con sarcasmo e mi tira uno schiaffo sul sedere. Dopo qualche minuto i miei piedi toccano finalmente terra, sento il suo corpo dietro il mio e il suo respiro sul mio collo "Pronta?" Mi sussurra all'orecchio "Si." Mi slega la fascetta e mi trovo davanti una vista mozzafiato. Siamo su un pontile di legno a guardare il lago, si vede il riflesso del sole, le anatre che nuotano, tutto. Mi giro con un sorriso a trentadue denti e alzo lo sguardo "È stupendo Christian" lui mi sorride e si avvicina a me, lasciando solo qualche centimetro di distanza tra le nostre labbra, sento il suo profumo, il suo respiro farsi più pesante e mescolarsi con il mio, le sue mani sui miei fianchi, lo sento come se fosse mio. Il telefono squilla rovinando il momento, Christian si gira subito passandosi nervosamente una mano tra i capelli e sbuffando, prende il cellulare e alzando gli occhi al cielo risponde allontanandosi e lasciandomi li da sola. Ancora scossa da ciò che stava per succedere, prendo un forte respiro e mi siedo sul pontile lasciando le gambe a penzoloni e mi metto a guardare il panorama.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 17, 2017 ⏰

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