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"Wow!" Nicka si trovava davanti ad uno spettacolo stupendo. Era in una specie di foresta, solo con le piante fatte di roccia, e da loro sentì suonare una melodia. Però lei non riusciva a definirla musica: era qualcosa di diverso da qualunque altra cosa avesse mai udito sulla Terra tra gli umani, era come se le piante stessero comunicando tra loro. Era dolce e delicata come una ninna nanna che si perde nel vento, ma al tempo stesso faceva pensare a qualcosa di aspro e stridente, come un violino scordato suonato male o all'aceto misto limone in un caffè amaro. Cominciò ad incamminarsi verso la sua meta che, anche se non era mai stata o aveva mai visto quel luogo, per qualche strana ragione sapeva dove si trovava. Anche se forse sarebbe meglio affermare che la sua spada-piuma (sì, la chiamava ancora così, malgrado ormai sapesse perfettamente il suo vero nome, cos'era e a cosa serviva realmente, anche se continuava a preferire il modo in cui si poteva usare come spada a doppio taglio) sapeva dove andare. Un piede avanti all'altro, stava pensando a cosa avrebbe dovuto superare per recuperare ciò che cercava, quando un suono straziante esplose accanto all'orecchio. "No, accidenti!" Il rumore era arrivato dalla spada-piuma appesa all'orecchino. Funzionava un po' come con i messaggi: quella era la notifica che avvertiva che Amnax o Samahaty, i suoi due amici, erano in serio pericolo e non riuscivano ad uscirne. A confermare ciò, entrarono echeggiando nella sua mente le grida di Amnax (il testo del messaggio), che probabilmente era finito in un posto non tanto fantastico come quello dov'era capitata lei. "Speriamo che recuperi il Texi" pensò ansiosa. "Se muore, addio missione e addio Realtà..." A distoglierla dai suoi pensieri furono delle ombre rosso-arancio che vide arrampicarsi sulle piante rocciose lì intorno. Inizialmente non ci fece molto caso - aveva viso cose ben più assurde. Ma quando scoprì che quelle ombre appartenevano a degli esseri costituiti di un magma verde e nero, solido e fluido al contempo, iniziò a prestarci più attenzione. Non avevano un volto - o una qualunque forma definita - ma a Nicka parvero stupiti e meravigliati che un intruso avesse avuto la faccia tosta di entrare nel loro territorio. Per qualche momento fissarono la ragazza, o per lo meno, dato che di occhi non ne avevano, sembrava le dessero tutta la loro attenzione. Poi all'improvviso le saltarono addosso con uno scatto in avanti incredibilmente fulmineo. Nicka non perse tempo a gridare e prese, quasi strappo, la spada-piuma dall'orecchino. La ingrandì, ci saltò su a mo' di skateboard e con una leggera spinta scappò sfrecciando tra le piante-roccia, con quelle strane creature verdi che la inseguivano ad una velocità prossima a quella della luce. Lei ringraziò il fatto che in quel posto la luce viaggiava un po' più lenta che sulla Terra, nel suo universo. Continuando a volare sulla spada-piuma e sfiorando di qualche millimetro rami e strani uccelli con foglie al posto delle ali, raggiunse un albero-roccia più alto degli altri. Tra i suoi rami scorse qualcosa di luminoso. "Sì!" esclamò. Era un portale. Ci saltò dentro, ansiosa di liberarsi di quei cosi di magma vivente, e lo richiuse alle spalle appena fu dall'altra parte.
Ma appena si accorse di dove era finita, rimpianse di essere passata per quel portale e, soprattutto, di averlo richiuso.

N.A.: Bene, popolo di Wattpad, questa era la prima e la prossima è già in produzione. Vi invito a commentare su qualunque cosa, se volete. Lo so che forse non è proprio il massimo come storia, però sono alle prime armi
~iloveDRAGHi~

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