CAPITOLO 13: fuga

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Pov. Avril
Salgo in macchina e, grazie a Harry, arriviamo in tempo.
Corro in classe, ma la prof non c'è ancora. Mi siedo accanto a Niall, ha un sorriso a trentadue denti e gli occhi brillano come due pietre preziose.
"Buongiorno..Niall..", dico e arrossisco.
"B-b-buongiorno", balbetta lui rosso in volto e abbassando lo sguardo per non farsi notare.
Rimaniamo per un po' senza parlare, quando arriva una bidella e ci avvisa che oggi è sciopero e, quindi, mancheranno tutti i professori.
Che bello! Siamo liberi di fare tutto quello che ci pare!

Mi alzo ed esco dall'aula, ma vengo fermata da Niall:
"Dove vai?"
Una scusa, una scusa..
"In bagno!"
"Ok, scusa", dice lasciandomi andare.

Non vado in bagno, voglio semplicemente uscire da queste quattro mura. Non so dove andare...proverò in cortile.
Mi incammino per i corridoi quando qualcuno mi afferra per il polso e, senza darmi modo di reagire, mi tappa gli occhi.

"Hey carotina dove vai?"
"L-louis?", lascia i miei occhi e mi fa voltare.
"Louis! Ciao..beh..ecco ho saputo che è sciopero e ho deciso di uscire da quelle mure bianche che chiamiamo classe."
"Che bad girl!", dice facendomi l'occhiolino.
Arrossisco, non so perché ma lui mi fa questo effetto..
"N-non sono una b-bad girl..", perché sto balbettando?!
"Semplicemente n-non voglio r-restare in..in c-classe.."
"Ok ok"
"Hey! Voi due! Tornate in classe!", dice un bidello correndoci dietro.
"Vieni con me!", dice Louis prendendomi per un polso e iniziando a correre.

Corriamo e corriamo, finalmente lo seminiamo.
Ho il fiato corto, non sono abituata a correre.
Mi guardo intorno e vedo che siamo in una specie di labirinto fatto di alberi e cespugli.
"Lou, dove siamo?"
"Nel mio nascondiglio", dice con noncuranza.
"Hai un nascondiglio?"
"Beh..io lo chiamo così, ma è semplicemente il cortile della scuola.
Un giorno, a ricreazione, girovagavo per il cortile, quando ho visto un muro intricato di edera e cespugli vari.
Non ho resistito e sono passato attraverso di esso e ho scoperto questa specie di stanza..che è enorme e rilassante.
E non sai cosa c'è qui dentro!"
"Posso..v-vederlo?"
"Vieni..", mi prende per mano e le nostre dita si intrecciano.
Il mio cuore batte a mille..

Pov. Louis
Il mio cuore batte a mille...
Non capisco il perché. A quest'ora dovevo averla già scopata e, invece, sono cui a mostrarle questo giardino nascosto.
Lei mi sta cambiando e io credo di amarla, ma l'unico modo che ho per scoprirlo è continuare con questi miei giochetti, solo allora capirò cosa provo.

La porto fino al laghetto.
Si, c'è un laghetto all'interno di questo strano posto...non fate domande!
Lei rimane estasiata e i suoi occhi brillano. Sul suo volto spunta un dolce sorriso e, guardandola, spunta anche a me.
"Louis è bellissimo!"
"Lo so..speravo ti piacesse e, a quanto pare, ho fatto centro."

Rimaniamo un po' a fissare tale meraviglia, poi ricordo di una casetta che avevo sistemato per alcune "evenienze".
"Devo mostrarti un'altra cosa..", dico e la porto davanti alla casetta, è in legno ed è molto piccola.
Entriamo e le mostro il mio "lavoro".
Ho sistemato un materasso e un mini-frigo con delle bibite. Vengo spesso qui e ho messo lo stretto necessario.
"Che ci vieni a fare qui? "
"Vengo quando sono arrabbiato o triste. La solitudine ultimamente è mia amica."
Mi abbraccia, come per confortarmi.
Ricambio e le do un bacio sui capelli.

Rimaniamo in quella posizione e, poi, ci stendiamo sul materasso.
La metto sopra di me e lei appoggia la testa al mio petto, ci addormentiamo...

Sex Lessons//L.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora