MAFIA #9

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Don Attilio uscì per qualche minuto, lasciando Lidia e due uomini a badarla

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Don Attilio uscì per qualche minuto, lasciando Lidia e due uomini a badarla. Lidia fissò il corpo di Billy a terra. Non lo odiava, ma aveva avuto quello che si era meritato. E ora sarebbe toccato a lei e Sonny. Non la spaventava quello che stava per accaderle. Era il destino. Doveva succedere. Avrebbero avuto la punizione che meritavano. Chiuse gli occhi, pensando a Sonny. La delusione per ciò che non era riuscito a diventare le pesava molto, ma aver lottato al posto suo, l'aver vissuto quei momenti, non corrispondeva ad alcun rimpianto perché lo avrebbe rifatto daccapo. Era sicura della sua scelta. Mancava così poco alla coronazione del suo sogno di avere una famiglia con Sonny, ma le cose avevano preso una piega diversa e ora l'attendeva un destino che non era certo quello che voleva, ma che doveva accettare. In quel momento la porta si aprì ed apparve Don Attilio assieme a tre uomini. Fece un piccolo cenno agli altri dietro Lidia che la liberarono in pochi secondi. Usciti dalla stanza, percorsero un lungo il corridoio, ma non si fermarono dove prima c'era Sonny. Raggiunsero un piano inferiore, una specie di cantina,e poi entrarono in una stanza che odorava di chiuso. La luce era debole, ma Lidia poteva benissimo vedere il suo interno. Mura grigie con macchie sparse. Due piccole finestre che parevano sigillate dall'interno. Un tavolo e qualche altro oggetto voluminoso coperto da grandi teli bianchi. E Sonny. Stava in piedi in un angolo della stanza. In silenzio e con uno sguardo cupo che mai gli aveva visto inviso. Ferma sulla soglia, Lidia osservò quella scena che non prometteva nulla di buono. Aveva le caviglie libere, ma le mani legate dietro la schiena. Don Attilio le si avvicinò, accarezzandole il viso e sussurrandole qualcosa che la impietrì all'istante, poi la invitò ad entrare, facendola inginocchiare al centro della stanza,proprio di fronte a Sonny. "Ecco la tua amata, Santino. Hai visto? Non le ho fatto nemmeno un graffio. Nemmeno quando ha provato a scappare le ho fatto del male". Sonny rimaneva fermo e fissava Lidia. Sembrava volesse parlarle con lo sguardo, ma Lidia non capiva.Don Attilio fece un cenno ai suoi uomini che fecero qualche passo indietro, mentre invece Sonny avanzò verso Lidia, fermandosi a trenta, forse quaranta centimetri dalla ragazza. Lidia lo guardava cercando di tradurre il suo sguardo. Sonny era serio. Il sangue sulla fronte si era seccato e copriva gran parte della sua guancia destra.Guardava Lidia quasi fosse qualcosa di nuovo e misterioso. "Sonny" disse suo padre che si era posto al suo fianco. Sonny chiuse gli occhi e in quel momento mostrò la mano destra che fino a quel momento aveva tenuto nascosta. In mano aveva una pistola e la stava puntando contro Lidia. La ragazza sgranò gli occhi. Socchiuse le labbra per parlare, ma subito si fermò. Sonny la fissava e più lo faceva più Lidia riconosceva quegli occhi e quelle rughe sulla fronte. Le erano familiari. "Sonny" disse nuovamente il padre e il ragazzo si inginocchiò con fare pesante, accarezzando Lidia sulla guancia mentre le premeva la pistola contro l'addome. I due ragazzi si guardarono per qualche secondo. "Scusami amore mio" bisbigliò a voce bassa Sonny. Lidia gli sorrise, accarezzandolo con la guancia."Scusa, ma devo farlo... non ho scelta" bisbigliò ancora. Lidia chiuse gli occhi, trattenendo le lacrime. In quel momento avrebbe voluto piangere. Sempre e solo per Sonny. Le apparve l'immagine della sua fronte marchiata dall'anello di Billy. Il sesso che aveva fatto poche ore prima. La sua mano che impugnava la pistola di Sonny. Quante volte l'aveva impugnata e quante vite aveva tolto in nome di Don Attilio. Le apparve l'immagine di suo padre e di quel primo pugno che gli aveva dato. L'orgoglio espresso nei suoi occhi. El'unico ricordo della madre grazie all'unica foto che era riuscita a tenere. Sua madre che la teneva in braccio e raccoglieva il suo piccolo viso tra le mani, dolcemente. Accadde tutto in un secondo. La voce soffocata. Lo sparo. E poi il buio.

CONTINUA...



New Wattys 2017 - MAFIA INSIDE - Lazzarina SohlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora