Avevo deciso con le ragazze che ci saremmo trovate davanti alla biblioteca prima di recarci al Moon Light.
Avevo una sensazione strana addosso, un misto tra ansia e calma totale, due sentimenti troppo diversi per stare così bene assieme, andavano a braccetto pure essendo l'opposto l'uno dell'altro. Gli opposti si attraggono o così dicono.
Ero nella stessa situazione di stamattina: "cosa mi metto?" Pensai fra me e me che le ragazze sicuramente si sarebbero acconciate per bene conoscendole.
Avevo parecchi vestiti nell'armadio, di modelli e colori diversi, mi piaceva cambiare e avere cose diverse fra loro.
Gli occhi cadettero su un capo bianco con dei dettagli rossi, non mi ricordavo nemmeno come fosse fatto o quando l'avessi messo l'ultima volta, ma sopratutto non ricordavo minimamente di averlo.
Questa era la prova che avevo fin troppe cose là dentro, forse aveva ragione mia madre, dovevo sistemare o forse no, non so, sono troppo attaccata alle cose materiali, anche se magari non mi ricordano nulla di importante, ma sono sicura che l'avrò messo in una situazione altrettanto importante, così bello sarà servito a qualcosa.
Lo presi e me lo infilai con delle décolleté dello stesso rosso del vestito, lo ammetto, stavo piuttosto bene, aderiva perfettamente alle mie curve abbondanti e piene, mi piacevo e per piacermi doveva essere davvero di mi gusto.
Mi misi un po' apposto, acconciai un po' i capelli alla buona, mi rimisi un po' di trucco e via, era pronta per uscire, anche perché mancava poco all'ora del ritrovo.
Scesi di casa e raggiunsi la biblioteca poco dopo,c'erano già Georgia e Daiana, mancava solo Elizabeth, in ritardo eravamo sempre noi due.
Poco dopo arrivò pure lei."Scusate ragazze" disse Elizabeth con il fiatone.
"Tranquilla, allora siete pronte?"
Georgia era paziente, tanto. Scusava chiunque per qualsiasi cosa, non so se era una caratteristica di grande bontà o di grande stupidità, però era una bellissima persona dal tronde.
"Si dai, solo che non so come arrivarci" dissi io con voce un po' bassa, come se avessi timore solo a parlarne, non sapevo cosa mi avrebbe aspettato e la cosa mi metteva un po' di paura.
"Tranquillissime, lì vicino ci abita Jack e modestamente mi sono studiata qualsiasi vicolo lá vicino.." disse Daiana, suonava sarcastica come cosa, ma ero certa che non lo era affatto.
"Sei incredibile!" Gli urlò contro Elizabeth.Dopo 20 minuti che cercavamo questo maledetto pub, passando per zone mai viste in vita mia e vicoletti strettissimi in cui passavano a malapena, eravamo giunte ad una conclusione: non saremmo mai arrivate, ci eravamo perse.
"Meno male che conoscevi la zona eh" mi stavo snervando e mi stava passando leggermente la voglia.
Mi facevano già male i piedi, le altre erano stata furbe, avevano messo tutte delle scarpe basse. Essendo piuttosto bassa dovevo per forza mettere un briciolo di tacco per poterle facilmente raggiungere, così da non sfigurare vicino alle loro altezze vertiginose.
"Dai ragazze non mettetemi ansia, fate le brave, dovremmo arrivare tra pochi metri." Nel momento in cui Daiana finí quella frase ci ritrovammo davanti ad un insegna gigantesca che ci sparaflashava negli occhi "Moon Light", era chiaro che eravamo giunte al termine di questa ricerca impossibile.
Si intravedeva un'ondata di persone in fila, c'era un butta fuori che scrutava attentamente ogni singola persona che entrava, forse per ricordarsi ogni volto alla perfezione. Era un bel uomo alto, fisicato, moro con questi occhioni azzurri, vestiva con uno smoking nero classico, sembrava un posto davvero elegante e più raffinato del solito, già da fuori si sentiva un odore leggero ma deciso, non so bene descrivere di cosa sapesse, si mischiava con gli altri profumi provenienti sicuramente delle persone in fila."Alice muoviti!" Mi svegliò Georgia da quel profumo troppo buono per pensare ad altro , la musica copriva ogni rumore superfluo, non capivo bene cosa dicesse il butta fuori, mi timbrò la mano e mi lasciò un segno che mi permetteva di entrare e uscire quando volevo, subito dopo seguii le mie amiche avventurarsi all'interno della struttura.
Era gigantesca, abissale, forse anche troppo spaziosa, c'erano divanetti in pelle scura e tavolini, bassi di vetro con sopra appoggiati tantissimi bicchieri di ogni tipo contenenti altrettanti tipi di bevande, su delle piattaforme raggiungibili attraverso delle scale laterali, intravedevo pure un bancone, sicuramente quello dei drink, c'era una barriera di persone che non lasciava intravedere nulla.
C'era tantissima gente che si dimenava in pista, luci socchiuse e alle volte sfalsate, un momento prima un po' di luce e il momento dopo buio assoluto, era un effetto bellissimo, come se tutto il resto fosse messo in pausa o a rallentatore.
Non distinguevo nemmeno le mie amiche nella folla, infatti le avevo perse, era una cosa da me perdermi appena si entrava in un locale, le avrei trovate poi, come sempre.
Mi diressi al bancone, la gente si spingeva e si innervosiva tra di loro, le persone ubriache non mi piacevano troppo,il buono era che diventavano più vivaci del solito ma non collegavano troppo il cervello con tutto il resto, era appena iniziata la serata ed erano già tutti più o meno brilli.
Avanzai e arrivai ad appoggiarmi al bancone, dietro ad esso c'erano una ragazza, che faceva tutto molto di fretta, come se qualcuno gli corresse dietro, effettivamente c'era gente in ogni angolo di quel povero bancone, ed un ragazzo bellissimo, era moro e con gli occhi scuri penso, non vedevo un granché bene, però aveva questo odore impregnato addosso, probabilmente si trattava del profumo One Million, adoravo quell'odore.
"Eehi cosa prendi da bere?" Mi guardava intensamente mentre me lo chiedeva, odiavo altamente quella musica che non mi permetteva di parlare.
Lo stavo facendo aspettare troppo
"Un Sex on the beach" urlai per sovrastare il rumore assordante.
Me lo preparò dopo poco, faceva dei movimenti così aggraziati mentre muoveva e spostava gli arnesi che gli servivano, mi servì il drink, con due cannucce al suo interno, su un tovagliolo.
Lo guardai attentamente un'ultima volta, l'avevo consumato per quanto l'avessi guardato con prepotenza.
Ricambiò lo sguardo ma subito dopo passò a guardare una ragazza bionda vicino a me, che cercava di attirare la sua attenzione, la servì e io nel frattempo mi allontanai.
Dovevo trovare le ragazze, girai per un po' senza una meta, le trovai sedute ad un tavolo sulla piattaforma, mi sedetti vicino a loro e rimasi lì per il gran parte del tempo, i miei piedi chiedevano pietà.
Mi alzai solo per alcune canzoni che era inevitabile non ballare, mi piaceva la sensazione che mi dava quel posto.Si era fatta quasi mattina, chiesi alle ragazze se volessero tornare a casa ma le loro risposte erano sempre poco convinte, così le salutai e mi diressi all'uscita.
Uscendo sentii subito un leggero venticello per niente fastidioso, anzi era piuttosto piacevole, non sapevo bene come tornare a casa ma non volevo stare lì ancora per molto, chiesi delle indicazioni a un gruppo di ragazzi che stavo fumando, non sembrano per niente sobri, ma erano gli unici al di fuori del locale.
"Scusate.." attirai la loro attenzione "sapete per caso come arrivare alla biblioteca? Quella con il parchetto al di fuori.." stavo ancora parlando quando un ragazzo mi si accasciò addosso, quasi mi spense la sigaretta sul braccio.
"Ma non andare da quelle partiii, vieni con noi che adesso andiamo a casa di un nostro amico! Sono sicuro che ci divertiremo" lo disse con un tono fin troppo provocante , puzzava di alcol, mi faceva tanta pena a dire il vero.
"Tranquillo, sono sicura che vi divertirete anche senza di me" mi allontanai, loro non lanciarono neanche più un'occhiata, avevano capito dal mio tono che non facevo per loro.
Mi andai a sedere sul marciapiede lì vicino, non avevo molte idee per come tornare a casa, semplicemente aspettai.
Mi misi le mani in faccia, coprendomi gli occhi, sperando che mi venisse in mente un'idea o che uscissero le mie amiche da un momento all'altro.
Percepì una certa presenza dietro di me , levai le mani dagli occhi e vidi un'ombra avvicinarsi, le mie narici furono invase da un odore, per nulla nuovo.
"Scusa? Hai da accendere?" Non ci potevo credere.
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Moon Light
Художественная прозаE poi fate l'amore. Niente sesso, solo amore. E con questo intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate, e occhi dentro occhi. Intendo abbracci talmente stretti da diventare una...