Continuo la strada andando dritto a casa di Ricky mentre il buio cade lentamente sulla cittadina .
Jeson's pov
Calcio il bidone con tutta la forza che avevo e digrigno i denti
"Merda" impreco arrabbiato "come cazzo fa a cacciarsi nei guai continuamente" faccio per aggiustare il mio ciuffo e gemo perché a causa del gel mi si sono attaccati alla mano
"Jeson,Jeson,Jeson" mi rimprovera una voce femminile dal buio
"Chi sei,come sai il mio nome rivelati" ringhio ,non è proprio giornata. La donna esce dal buio e si porta i lunghi capelli corvini indietro guardandomi con i suoi occhi dal colore indefinito contornati da delle occhiaie non ben coperte dal trucco color oro e sulle sue labbra colorate di rosso si forma un sorriso,ma uno di quelli falsi e sadici,faccio scendere lo sguardo sul suo corpo a clessidra fasciato da un abito nero striminzito che gli rende il seno più grande di quanto già non sia. Si avvicina a me e noto subito che nonostante porti delle scarpe alte mi arriva a malapena agli occhi e subito rimpiango Sofia e i suoi maglioni larghi che nascondevano il seno,Dio se avesse messo un vestito così l'avrei ammazzata. La donna si avvicina a me e sento le sue labbra sulle mie poi si allontana e con un dito mi fa segno di seguirlo nell'oscurità "vuoi scoprire il segreto di quella ragazza?Vieni con me" Ride e senza esitare mi dirigo verso il buio seguendola.Sofia's pov
Suono il campanello e dopo un po' Ricky mi apre la porta sorridente
"Hei,tesoro" sussurra mentre gli lascio un bacio sulla guancia "tutto bene?" Pronuncia spostandosi leggermente per farmi entrare.Entro velocemente e fisso il mio sguardo sull'appartamento che è enorme.Troppo enorme per i miei gusti mi dico arricciando il naso
"Terra chiama Sofia, Fifi ci sei?" Sobbalzo a quel soprannome e mi giro di scatto
"B-bene" balbetto muovendo le mani in aria facendo movimenti senza senso, perfetto Sofia prima figura di merda,fatta "a te?" Lo guardo cercando di giustificare il mio comportamento bizzarro
"Credo bene" sospira mentre si passa una mano tra i capelli bruni con nonchalance rendendosi ancora più attraente. I fratelli Follen sono sempre stati i ragazzi più popolari della scuola,i tipi da mi scopo chi e quando voglio,la coppia inseparabile ma ciò non toglie che i loro caratteri siano così diversi tra loro. Ricky è dolce quando vuole mentre Jeson bhe,lui è tutt'altra storia ho miriadi di aggettivi con cui descriverlo ma ne userò tre: egoista,puttaniere e invasivo.
"Credi o ne sei sicuro?" Gli chiedo facendomi guidare verso quello che pensavo fosse un salotto
"Sai da quando nostra madre non c'è più" si ferma un'attimo e punta gli occhi nei miei quasi dispiaciuto facendomi abbassare la testa per non guardarlo negli occhi "abbiamo vissuto a Milano,non sai quanto mi ha fatto male quando quella mattina i poliziotti ci avevano detto di prendere le nostre cose in fretta e furia e andare via,senza aver salutato nessuno..." Si siede su un divano e dà dei colpetti accanto a lui invitandomi a sedermi cosa che faccio all'istante,il silenzio cala tra di noi e una domanda mi trapassa il cervello "perché siete tornati qui?" Rompo la quiete e lui stringe i suoi pantaloni in un pugno
"Troppe cose che non dovresti sapere Fifi" sussurra acido e per un attimo rimpiango le giornate che passavamo noi tre... eravamo dei fratelli separati dalla nascita e quelle ore che scappavamo dai nostri genitori erano sempre le ore più belle della nostra vita perché eravamo lontani dai nostri problemi,i nostri genitori non si sono mai piaciuti così alle 4 precise ci ritrovavamo al parchetto della città,eravamo bambini e la punizione più dura che ci potevano dare era stare nell'angolino per una quindicina di minuti o privarci delle caramelle.Durante l'adolescenza iniziammo a separarci lentamente Jeson non mi sopportava più mentre Ricky era diventato freddo così fui io ad abbandonarlo.Eravamo i mitici tre e come ogni squadra ci eravamo sciolti ma nonostante tutto pochi anni più tardi io e Ricky tornammo inseparabili e la nostra amicizia degenerò in momenti in cui ci trovavamo a baciarci sul divano poi quel giorno...Il 15 Luglio sconvolse la nostra vita e mi rivelò,anche se in parte,cosa ero realmente.
Le braccia di Ricky mi cingono la vita e mi sollevano facendomi sedere sulle sue ginocchia facendomi arrossire delicatamente,mi abbraccia facendomi sdraiare sulle sue ginocchia e mi culla come faceva nei momenti in cui ci trovavamo da soli nella sua cameretta e sussurra "sei rimasta piccola,come ricordavo" mi sorride dolcemente e si abbassa avvicinandosi al mio viso, ormai sento il suo respiro sulle labbra quando la porta si apre improvvisamente sbattendo con violenza contro il muro rivelando la sagoma di Jeson
"Hei" mi sorride malizioso "come va?" Più che una domanda mi sembra una dichiarazione così non rispondo e lascio che Ricky si allontani da me mordendosi il labbro violentemente
"Non mi parli più... Angioletto?" Ride sotto i baffi mentre il mio cuore cade in un buco nero dallo spavento mentre il cipiglio che ha sul volto Ricky mi dice 'starà male' cosa che mi rassicura altamente mentre cerco di ingoiare il groppo che mi si è formato in gola
"Ti odio Jeson" grugno
"Cara mia sai che mi odierai così tanto che finirai per amarmi" dichiara soddisfatto di vedermi spaesata
"Stasera pizza?" Chiede Ricky cercando di sviare il discorso
"Pizza" affermo osservando Jeson togliersi la maglia rimanendo a petto nudo per poi guadagnarmi un'occhiataccia
"Vuoi una foto? Dura di più"
Muori Jeson.
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La notte degli angeli caduti [Wattys2017]{In Revisione}
Romance"e ora...Inizia il gioco"