Il suono della sveglia interrompe il mio sonno e la voglia di sbattere il mio telefono contro il muro mi assale lentamente ,apro uno dei miei occhi sperando di star ancora sognando ma sfortunatamente non è un sogno ,giro la testa guardando a malavoglia il mio telefono appoggiato sul comodino in legno di faggio accanto al mio letto,allungo la mano per raggiungere il telefono quando il rumore di una porta che viene aperta violentemente mi giunge alle orecchie giro la testa in direzione della porta posta di fronte al letto
"Era proprio il caso?" Chiedo con voce roca e impastata nel sonno afferrando avidamente il mio telefono per spegnere il malefico rumore che giunge dall'oggetto
"Si" esclama la voce non assolutamente simile a quella che dovrebbe essere la voce di una madre , stropiccio gli occhi uno ad uno è la figura davanti a me diventa più chiara ,i capelli ricci neri ricadono sulle spalle in modo rude ,gli occhi azzurri come il ghiaccio che esprimono solo una cosa : odio ,gli occhiali neri appoggiati sul naso che le danno un aria più seria di quanto non lo sia già e sul viso un espressione che sembra quasi un broncio.Per quanto me lo ripetano non riesco a concordare sul fatto che questa donna sia mia madre , siamo totalmente diverse al contrario di lei e mia sorella in quel caso sono gocce d'acqua.
"Mi stai ascoltando?" Chiede la voce seria di quella che dovrebbe essere mia madre ,non rispondendo esco dal mio giaciglio e mi trascino verso il bagno
"Mi devi portare rispetto" grida la donna quando ormai sono arrivata al bagno e sto per chiudere la porta
"Mai" ringhio sbattendo la porta alle mie spalle.
Le occhiaie sono abbastanza evidenti e il mio viso abbastanza pallido
"Sono pronta per halloween" mi dico prendendo dal cassetto sopra il lavello i miei trucchi ,non amo truccarmi molto quindi mi basta un po' di fondotinta e mascara .Tornata in camera tiro fuori dal mio armadio, in legno di faggio che ricopre una parete della mia camera ,dei pantaloni e una maglia a caso .Sinceramente l'idea di tornare a scuola dopo tre mesi di vacanza non mi aggrada ,ho sempre odiato la scuola che frequento , ci sono troppe persone che credono di essere il centro del mondo.Frequento il terzo anno del liceo Alberghiero e l'anno scorso ho scelto di fare accoglienza turistica ,anche se ho iniziato questo liceo per il settore culinario ,e oggi cambio sede, passo dalla seconda alla prima ,e per me è un vero successo poiché credevo che non sarei mai arrivata a questo punto.
Dopo aver messo un paio di quaderni qualsiasi nella cartella e aver pettinato i capelli mi dirigo in cucina dove una bella tazza di caffè con molto latte mi aspetta, appena inizio a bere il caffè prendo il mio telefono e inizio a scrollare un po' la pagina principale su Instagram mettendo un cuoricino ogni tanto quando noto che qualcuno ha iniziato a seguirmi ,osservo la notifica e dopo un po' decido di aprire la sua pagina
È privato dannazione
Finisco il mio caffè quando sento il clacson di un'auto ho un sussulto e guardo velocemente l'orario sul Casio
"Oh cazzo" grido saltando letteralmente dalla sedia e iniziando a correre avanti e indietro cercando di prendere quello che mi serve infilando le scarpe allo stesso tempo ,afferro lo zaino e corro giù dalle scale del mio palazzo, mancano solo quattro gradini quando inciampo sul tappeto nero che si trova nell'entrata della palazzina e finisco per rotolare giù dalle scale ,mi sollevo immediatamente a corro all'uscita ,la corriera è andata già via.Sbuffo guardando la strada.
Perfetto
Mi conviene correre per riuscire a prendere il bus così inizio a camminare a passo veloce verso la fermata. Arrivata alla piazzola dove si trova la fermata noto degli studenti, probabilmente della mia stessa scuola, chiaccherare animatamente tra loro li raggiungo e saluto con un cenno di capo che sicuramente nessuno avrà notato. Mi appoggio allo stipite della fermata e prendo il telefono per chiamare la mia migliore amica ed avvisare che probabilmente sarò in ritardo però noto l'autobus fermarsi al semaforo e tiro un sospiro di sollievo rimettendo il telefono in tasca. Salgo velocemente sul bus e mi approprio del primo posto libero che trovo ,vicino ad un ragazzo che visibilmente ha un anno in più di me. Ha un ciuffo di capelli biondi, il viso dai lineamenti dolci quasi come una bozza , attualmente è intento a guardare il telefono è lanciare parole poco dolci contro quest'ultimo il che mi fa sorridere leggermente perché la scena è abbastanza divertente dopo un po' smette di giocare col telefono e lo posa con aria sconfitta nello zaino che ha sulle gambe
"Questo livello è impossibile da passare" borbotta tra sé e sé il che mi fa ridere leggermente sotto i baffi. Punta i suoi occhi sulla mia figura
"E tu da dove sei spuntata?" Chiede guardandosi attorno con aria sospetta
"Dal nulla!" dico sarcastica "non sono una maga ,sono entrata dalla porta come tutti,ma eri troppo impegnato col gioco per prestare attenzione a me" ridacchio .Non parla e guarda fuori dal finestrino. La prossima fermata è la mia quindi mi avvicino all'uscita posteriore e dopo esser scesa dal bus mi dirigo verso la mia scuola la quale si trova in una stradina, tra l'autostrada e la strada principale del paese, che è abbastanza stretta all'inizio ma quando arriva alla scuola si ingrandisce ad occhio nudo,le case che si trovano ai lati sono solo di un piano e i cancelli fatti come si faceva una volta con le punte decorative , ogni casa ha un giardino con piante di mandarino. Nella mia regione è abbastanza comune che in casa si abbiano mandarini coltivati nel proprio orto.La mia scuola si trova esattamente sull'angolo ed è un edificio che sta letteralmente cadendo a pezzi di tre piani ,salgo al primo piano dove dovrebbe essere la mia nuova classe ,apro la porta e saluto
"Prego signorina?"
"Riviera"rispondo in automatico
"Si accomodi non stia sulla porta" il professore mi indica la classe e vado ad accomodarmi affianco alla mia migliore amica. Il suo nome è Maria, ha 17 anni,ha i capelli marroni medio taglio lisci ,gli occhi marroni contornati sempre da una linea di eye-liner perfetta e sulle labbra un rossetto rosso che contrasta con la carnagione chiara ,al contrario di me segue le mode :pantaloni strappati , canotta e berretto girato all'indietro. Sta scarabocchiando sul quaderno e appena mi siedo mi guarda
"Ciao genio! Com'è andata l'estate?"chiede con un sorriso a trentadue denti. Sa che odio questo soprannome ma mi chiama così perché so sempre le risposte dei test
"Noiosa a te?" Chiedo prendendo l'astuccio e nascondendoci dentro il telefono
"Lo stesso sono stata in Sicilia , troppi vecchi ,non ci sono discoteche" sorride ,ho sempre amato il suo carattere , nonostante il suo aspetto da fighetta della scuola e potrebbe avere altre amiche ha preferito me e questo mi fa sentire felice del nostro rapporto.
"Conquiste?" Chiede guardando la classe
"Bhe..." La mia sentenza viene interrotta dalla porta che si apre e sbatte contro il muro.*SPAZIO AUTRICE*
Chi sarà mai ?Capitolo revisionato il 16/11/2017
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La notte degli angeli caduti [Wattys2017]{In Revisione}
Romance"e ora...Inizia il gioco"