La serata è finita 'bene', se così si può dire.
Nessuno è andato in coma e Beatrice ha vomitato solo una volta, è comunque un traguardo rispetto alle notti a cui sono abituato.Lei ora sta dormendo, a casa sua, al sicuro.
Sua mamma, facendo il turno in ospedale di notte non l'ha vista e suo padre era già sprofondato in un sonno profondo quando è tornata. Anche sta volta l'ha passata liscia, figuriamoci se l'avessero trovata in quelle condizioni cosa le sarebbe successo.
Magari capiva la cavolata che ha fatto... comunque mi fa piacere che ora sia nel mondo dei sogni.
Quando è a letto è l'unico momento in cui posso prendermi una pausa dal mondo terreno, riposandomi un po' nel Regno dei cieli.
La mia aureola è comunque sempre in contatto con lei: emette un segnale sonoro (tipo un bip) quando si sta per svegliare ed inizia ad emanare luce se lei si trova in pericolo. Ha tante funzionalità in realtà, potrei addirittura telefonarle.
È quindi tutto sotto controllo, non mi preoccupa lasciarla sola, sono sempre a sua disposizione anche da qua e appena succede qualcosa mi precipito da lei.Ora sono seduto a cavalcioni su una nuvola vicino a casa mia, guardo in basso la vastità dell'oceano. Credo sia il Pacifico, ma venendo poco quassù non ho un gran senso dell'orientamento. Solitamente resto affianco a lei e la guardo dormire (è così bella quando dorme), e ormai saranno due mesi che non passo da casa.
In realtà ho mentito: queste non sono vere e proprie nuvole, agli umani da sotto così appaiono, ma in verità sono un miscuglio di gioia ed energia celeste, che riescono a sorreggere e a far fluttuare questo mondo parallelo, così diverso. Passare da un universo all'altro è bizzarro ed emozionante, e volare è una cosa che mi affascina, mi fa sentire libero. Per arrivar quassù basta semplicemente spiccare il volo e raggiungere la nuvola più vicina, esse sono tutte porte per accedere al nostro mondo. Attraversandola, con il nostro speciale pass incorporato nell'ala destra, possiamo avere accesso al Paradiso. Mi han raccontato che una volta non si usavano i pass, ma poi è accaduto uno spiacevole incidente con un aeroplano, quindi han deciso di renderlo un po' più 'esclusivo'.
Buffo vero? Sembra un telefilm di fantascienza.
Il sole picchia sulla mia pelle pallida e io continuo a guardare giù.
È una vista spettacolare, rimango sempre affascinato.
Un venticello fresco mi scompiglia i capelli, e l'odore del mare mi rilassa sempre.
Ho un ciuffo biondo che continua a finirmi davanti agli occhi, se avessi saputo che avrei dovuto tenermi questo taglio per l'eternità me lo sarei sicuramente fatto accorciare, è fastidioso. Se non si fosse capito, noi angeli rimaniamo invariati fisicamente dopo essere entrati in Paradiso, purtroppo o per fortuna, non saprei. Avere l'aspetto di un ragazzino per sempre non so se è una cosa positiva o negativa, sicuramente non mi occorrerà l'antirughe.«Francesco, cosa succede? Ti vedo un po' giù di morale».
Sobbalzo.
È la voce di Lorenzo, immagino sia in piedi dietro di me. Non l'avevo sentito arrivare, perso nei miei pensieri come al solito.Mi giro ed esclamo: «Così mi farai venire un infarto, Lorenzo», un po' imbarazzato e con le gote rosse. Lui scoppia in una risata sincera e si siede accanto a me.
Lui è uno degli angeli con cui vado più d'accordo nella mia sottonuvula (una specie di città umana, solo formata da tante nuvole), in Paradiso.
Ha un protetto di esperienza in più di me, ma non si fa problemi a rivolgermi la parola. Anche essendo angeli, quindi creature tendenzialmente pure e perfette, i più saggi non perdono tempo con noi 'novellini'.
Ci ritengono 'sciocchi e maldestri'.
Fortunatamente esistono anche quelli come Lorenzo, che cercano di aiutarci e sostenerci, anche perché essendo alle prime armi siamo quelli che ne hanno più bisogno.
Ora lui sta vegliando sulla sua seconda persona, ed ha conosciuto il suo vecchio protetto una volta morto.
Quando un umano muore, è il suo angelo custode ad accoglierlo in paradiso e a mostrargli il suo nuovo lavoro da custode, a meno che il protetto non vada all'inferno: allora l'angelo ha fallito il suo compito e il lavoro che ha fatto è considerato nullo.«Non far finta di non aver sentito la mia domanda di prima. Perché sei così abbattuto?» mi richiede, premuroso e preoccupato.
«In realtà non ho il morale a terra, sto più o meno bene, come al solito. Grazie di avermelo chiesto. Tu come stai?» rispondo dopo un attimo di esitazione, senza perdere la mia solita goffaggine.
«Sto molto bene, finalmente inizio a creare un legame con Miranda, la ragazza su cui veglio. Te ne avevo parlato, no? Da quando si è convertita ed ha iniziato a credere, riesce a vedermi quando ne ha davvero bisogno, è fantastico. Ma tu non mi sembri molto convinto, sicuro di stare bene?».
Faccio finta di non aver sentito l'ultima domanda. Continuo a guardare l'oceano, riflettendo su quello che Lorenzo ha appena raccontato sulla sua protetta.
Sarebbe bello se anche Beatrice si affidasse a me. Molte persone al mondo pregano e chiedono l'aiuto del nostro Signore: é in quel momento che noi angeli possiamo intervenire, parlar loro, essere visti: solo in caso di forte necessità e, ovviamente, se la loro fede è sincera.
Quindi, teoricamente, non siamo così inutili, potremmo davvero fare qualcosa per loro.Ma finchè non ci chiamano pensando di poter fare tutto da soli (o peggio, agiscono sotto consiglio del nostro Nemico, Satana), noi siamo abilitati a fare poco e niente.
Sarebbe bello poter dialogare con Bea, poterla finalmente aiutare.
Dannazione, lei e il suo orgoglio.
Non ha mai avuto un bel rapporto con Dio, le poche volte che tenta di comunicarci è per insultarlo. So la sua storia, immagino il motivo del suo allontanamento da Dio e dei suoi crolli emotivi, e la cosa peggiore è che non so cosa fare per starle più vicino.
Ha un passato pesante e, stando con lei dalla nascita, credo di conoscerla meglio di chiunque altro.
Odio vederla così debole.«Senti...» dico dopo qualche secondo di silenzio «Come posso convincere una persona a credere in Dio?».
«Oddio... ecco, è una cosa personale. Non puoi convincere qualcuno a credere in Lui. La fede viene da sè, è una cosa che si scopre da soli, col tempo» mi risponde serio. «Hai un problema con Beatrice, non è così?»
«Circa. Ma fa lo stesso, mi arrangerò».
«Vuoi raccontarmi cosa ti succede o preferisci fare sempre il misterioso?»
Sto per cambiare argomento, quando sento un BIP proveniente dalla mia aureola.
«Devo tornare da lei ora, si sta svegliando. A domani» rispondo frettolosamente alzandomi di scatto.Mi saluta con il suo solito gesto della mano sorridendo, e io immediatamente spicco il volo verso l'Italia, dove del resto vive Beatrice.
Viaggio alla velocità della luce sopra le città ancora illuminate dai lampioni, mentre il sole sta per sorgere.
Vorrei tanto che lei tornasse a sorridere come un tempo.
Devo aiutare la mia principessa dai capelli castani, in un modo o nell'altro.
E non so come.
E la cosa mi fa sentire un angelo insulso,
perché lei ha bisogno di me
e io non ci sono.Salve salvino!
Allora in questo capitolo viene raccontato un po' come funziona il mondo di Francesco, caratterizzandolo sempre con le sue insicurezze e il suo senso di colpa verso Beatrice. Vi prometto che nei prossimi capitoli vi racconterò più di lei e della sua vita, di come trascorre le giornate e perché Francesco continua ad accennare il suo passato.
Spero vi sia piaciuto, se avete qualcosa da chiedere o consigliare, io sono qui! :D
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Save me.
FantasyLa sua risposta mi lascia attonito, non ci posso credere. «Davvero posso diventare un essere umano?» gli chiedo, stupefatto. «Certo che puoi, te l'ho appena detto. Per me non è assolutamente un problema. Ma ricorda, ragazzo audace, viverci in que...