Non sai che...

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I ragazzi erano tutti riuniti intorno al letto bianco in quella silenziosa camera d'ospedale. Li c'era steso Jason, silenzioso e immobile da ormai alcune ore. Il lenzuolo candido frusciava a contatto con l'aria fresca che entrava dalla finestra spalancata.

Dick era seduto sul bordo del letto e osservava il fratello inerme mentre Bruce parlava con i dottori della sua situazione. Barbara e Damian erano intenti ad ascoltare attentamente le sue parole. Solo Tim se ne stava in disparte seduto su una seggiola infondo alla stanza.

Secondo i medici lo sparo che aveva subito al torace non aveva colpito organi importanti e sarebbe dovuto guarire entro poco tempo, tuttavia erano ormai tre giorni che il ragazzo trascorreva quasi sempre dormendo sotto l'effetto degli anestetici svegliandosi solo di tanto in tanto.

Bruce sapeva che per lui sarebbe stato più difficile guarire rispetto ad un qualsiasi altro ragazzo perché, anche se non sembrava, il suo fisico era delicato dopo il trauma subito dal Joker alcuni anni prima.

Dopo un'altra ora, Jason non voleva saperne di svegliarsi così i ragazzi decisero di tornare a casa, avvisando l'infermiera di chiamare appena si fosse svegliato.

<<Rimettiti presto Jay>> disse Barbara stampandogli un bacino delicato in fronte. Cosa che se avesse fatto in un altro momento avrebbe di certo infastidito Dick.
<<Io arrivo tra un attimo>> disse Tim sedendosi accanto al fratello.
Gli altri si avviarono verso il corridoio lasciandoli soli.

Tim rimase per un po' a guardare il viso di Jason che era rilassato solo quando dormiva.
<<È tutta colpa mia, se fossi stato più attento ora staresti bene!>> disse più arrabbiato che mai con se stesso.

Infatti Jason era stato colpito perché era andato a prendere Tim rimasto indietro dentro il magazzino imbottito di esplosivo.

<<E se non ti svegliassi più? Cosa farei io senza di te? Sono così timido e debole, sei tu a darmi sempre la carica per superare le mie paure. E neanche lo sai. Non sai che è a te che penso quando rimango sveglio la notte, ne che quando parliamo finisco sempre per perdermi tra i tuoi occhi scuri. Ecco... se non riuscissi più a vedere i tuoi occhi? Cosa farei io? Perché tu non sai quello che provo per te, non sai che senza di te non potrei più vivere, e non lo saprai mai, perché sono così timido e stupido che non riesco neanche a dirtelo>> disse tutto d'un fiato mentre due lacrime gli rigarono il viso rosso per la rabbia che provava verso se stesso.
<<Io ti amo Jay, ma tu non lo sai ed è meglio che tu non lo sappia, perché non potresti mai ricambiare>> concluse prima di depositare un bacio sulle labbra del fratello adottivo, talmente delicato che quasi era inesistente, per paura di svegliarlo.
Uscì silenziosamente dalla stanza mentre le sue guance si facevano rosse e un sorriso dolce ed imbarazzato gli si disegnava sul viso.
Jason aprì gli occhi solo a quel punto. All'inizio si sentì sbalordito. Poi il suo viso si rilassò.
<<Oh Tim...sei così dolce e buono, io non farei altro che rovinarti>> disse a bassa voce nella stanza vuota.

Ok...vi prego non mi ammazzate😰 ero imbarazzata per me stessa a scrivere questa storia, ma io adoro la JayTim e volevo provare a farne una.

Bat-Family (one-shots)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora