AMORE

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Siamo tutti capaci di pronunciare la parola amore.

Ma l'amore puro, inteso come platonico, non è argomento da tutti, dove ciò che ti permette di distorcere la realtà sono il pensiero, le emozioni e il ricordo che attribuisci ad una singola persona.

Un amore che al solo pensiero perverso o all'ausilio del "ti amo" degrada tutto ciò di puro che credevi di provare, annullando così quel pensiero angelico che avevi di una donna o di un'amica o semplicemente della tua vecchia compagna di banco.

Questo amore viene definito l'insieme di emozioni e fantasie nate da momenti particolari della tua vita, interconnessi tra di loro da vibrazioni positive come un semplice abbraccio e non riuscirne a spiegarne ciò che si provava al momento, perché quel momento per te era puro e lontano da qualsiasi altro pensiero e volevi solamente credere che fosse lo stesso per l'altra persona come accade ad Amalia, la sorella del protagonista di "Senilità" che illusa dell'amore per Stefano, a causa delle sue stesse fantasie, nel momento della delusione amorosa perde il contatto con la realtà, abbandonandosi all'abuso dell'etere, che la condurrà alla morte.

Ma l'amore ha in serbo un'accavallarsi di molteplici sfaccettature una diversa dall'altra come avviene, al contrario di "Senilità", a Gertrude nei "I Promessi Sposi" dove l'amore che prova non è supportato dal sentimento amoroso e serve solamente a spezzare la quotidianità che le si presenta essendo monaca.

Nulla a che vedere col sentimento puro, lo si può rinvenire ne "Il Trionfo Della Morte" dove, dopo lo scioglimento ed equilibrio con Ippolita, Giorgio si suicida con la sua amata. Viene definita passione malata o amore criminale ciò che avviene tra i due.

L'amore è come il gioco, si nasconde nella stretta di mano de "Gli Amanti" che non vogliono far emergere il loro amore con un bacio o un abbraccio ed a parer mio l'amore non potrebbe essere raffigurato artisticamente in maniera più pura e sincera di come lo dimostra Picasso.

Se si vuol parlare di amore platonico, o cortese, Dante è la dimostrazione perfetta con i suoi sentimenti rivolti ad una Beatrice non più terrena, ma ad una creatura angelica o dopo la morte di ella, a ritrovarsi nelle sue visioni una Beatrice in tutto il suo splendore ammonendolo di non amare nessun'altra donna all'infuori di lei. Dopo tale sogno, Dante decide di non parlare con nessuno della sua amata se non quando sarà finalmente in grado di farlo in un modo adeguato, segno del grandissimo amore, seppur platonico, che lui ha così profondamente provato per lei.

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