Capitolo 3.

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-Akira's Pov.-

Tra tre minuti dovrebbe arrivare la Limousine di Togo Sakamaki, ed io e le mie sorelle ci dirigiamo fuori dal cancello della nostra villa con i nostri bagagli appresso.

Squadro le mie sorelle da capo a piedi.

Yuu ha indosso una camicia bianca, un maglioncino giallognolo e un fiocco verde a striscie tra verde chiaro e verde scuro. Anche lei si è legata i capelli in una coda di cavallo, come me. Ha una gonna blu scozzese e indossa una giacca blu oltremare molto elegante.

Caster, invece, ha lasciato i capelli sciolti ed indossa un normale paio di Blue Jeans e una maglietta con le maniche a tre quarti di una tonalità chiara di turchese, ed ai piedi aveva le sue amatissime converse bianche.

Mentre Archer indossa una gonna blu notte che le arriva e una camicetta color cipria abbottonata fino all'ultimo bottone, con ai piedi dei piccoli tacchetti con un laccetto che cingeva la caviglia dello stesso colore della gonna.

I classici stili delle sorelle Kirasaji.

-Yuu's Pov.-

Squadro mia sorella maggiore da capo a piedi e noto che indossa i suoi abiti preferiti, ossia Jeans neri a sigaretta, maglia rosso sangue, impermeabile nero e i suoi amati stivali gotici color nero lucido allacciati in un fiocco perfetto e abbastanza stretto da impedirle di perdere la scarpa in ogni situazione.

Miss perfezione insomma.

Appena stacco gli occhi da lei, vedo che è appena arrivata la Limousine di Togo Sakamaki con lo stemma della famiglia di quest'ultimo su uno dei dieci sportelli.

È mezzanotte in punto.

A quanto pare il nostro "salvatore" oltre a essere un bell'uomo, è anche dannatamente puntuale.

Devo dire che la cosa non mi dispiace.

Akira, col suo istinto, sembra aver fatto centro ancora una volta.

Sì, ha un istinto formidabile, e questa è una delle mille mila prove che ho da quando la conosco, cioè sempre.

Metto da parte i miei pensieri e sono la penultima a salire a bordo della Limousine, Akira vorrà accertarsi che i nostri bagagli con i nostri effetti personali fossero al sicuro probabilmente, dato che è l'ultima a salire.

Tipico di Miss Perfezione.

Vuole sempre che ogni cosa sia sicura e impeccabile, anche della sua apparenza e quella di noi sorelle più piccole.

Si può dire che è la nostra Senpai a tutti gli effetti, oltre ad essere la nostra Nee-San.

Appena sale, Leonora le salta al collo urleggiando un "Grazie" talmente acuto da far sobbalzare un morto, Caster ride come una psicopatica congratulandosi con lei e io, invece, aspetto che la più piccola si stacchi per darle un batti-cinque da vincitrice.

-Sei stata un genio ad aver accettato!- dice Caster, dopo aver (finalmente) smesso di ridere come una psicopatica.

-Sei sicura che ci possiamo fidare di lui, Akira?- chiedo io, un po' titubante sull'affidabilità di Togo.

-Sorelline, ascoltatemi tutte. Quello non è umano secondo me. Ma è un vampiro. Ai vampiri interessa solo il sangue, non come nostro padre, che si interessa solo di sesso e di molestare una di noi.- dice con il suo tono serio, anche se a me sembra una follia: i vampiri non esistono. Sta bleffando sicuramente.

-Tu non stai dicendo sul serio.- dico, allibita e incredula. -i vampiri stanno solo nei manga di genere paranormale e nei film o libri di fantascienza.- affermo, cercando di sembrare calma.

Akira mi scoppia a ridere in faccia.
Fa paura, sembra Kurumi Tokisaki quando sta per uccidere qualcuno.

-se fossero davvero solo dove dici tu, Yuu, non esisterebbero nemmeno le leggende su di essi su cui vengono creati anime, manga, romanzi e videogames. Tutte le leggende hanno una parte di verità in sé. Dalla prima all'ultima.- dice tornando seria subito dopo aver smesso di ridere.

Ora si che ho paura.

E non solo io.

Caster ha il mento che tra poco le arriva a terra e Leonora è bianca come un lenzuolo e trema come una foglia.

-E-e allora siamo nella MERDA!- strilla Leonora, tremando, con gli occhi sbarrati.

-non credo. Sakamaki ha parlato di matrimonio e dei suoi figli, quindi siamo salve al 90%.- afferma Akira, infilando le cuffiette nelle orecchie dopo averle collegate al cellulare. -ed ora fatemi dormire e svegliatemi quando siamo arrivate al Jet, che ho sonno.- conclude, mettendo a tutto volume la musica nei suoi auricolari e poggiando la schena sullo schienale, chiudendo gli occhi e posando il suo pallido viso sulla mano sinistra, che poggia sul finestrino col gomito.

Perfetta anche nel sonno.

Mettiamo anche noi tre rimaste sveglie gli auricolari a tutto volume.

Io inizio ad ascoltare Super Psycho Love, la canzone che amiamo tutte e quattro.

-2 hours later.-

La Limousine si è fermata improvvisamente, ed uno dei tre autisti è venuto ad annunciarci che eravamo arrivate.

Sveglio Akira, che mette il cellulare apposto e scende per prima, guardandosi attentamente attorno per vedere se è sicuro.

Dopo averlo fatto, ci fa cenno di scendere, cosa che facciamo quasi immediatamente.

I nostri bagagli vengono portati dentro la grande villa davanti a noi.

È in stile gotico con le pareti rosso sangue e il portone color ebano, mentre la maniglia e la piccola testa di leone sulla porta color ebano sono d'oro zecchino.

È una villa bellissima.

Seguiamo gli autisti, che dopo averci fatte entrare, ci guidano su delle rampe di scale che sembrano infinite, fino ad arrivare in terrazza.

In terrazza vi è una specie di pista d'atterraggio con sopra un jet di ultima generazione color nero metallizzato, anch'esso con lo stemma della famiglia Sakamaki sotto i finestrini.

Vicino al Jet noto Togo Sakamaki al telefono che parla con qualcuno, mi sembra di udire un nome simile a Reiji, ma non ne sono sicura, finché d'un tratto non attacca e non viene verso di noi con un ghigno indecifrabile, con gli occhi fissi specialmente su Akira.

Ho dannatamente paura.


DABOLIK LOVERS - THE FOUR BRIDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora