Go Away - day two

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Ero in viaggio ormai da sei ore e la stanchezza iniziava di nuovo a farsi sentire nonostante mi ero riposata prima.
Per non sentire la stanchezza decido di prendere il mio mp3 con le cuffiette e ascoltare un po di musica, ascolto un mix di canzoni tra Justin Bieber, Braccialetti rossi, One direction e Katy Perry.

Il tempo passa veloce e arrivo in un paesino, guardo il cartello e leggo che si chiama Montalcino. Da Siena sono già arrivata qua? Wow!

I miei pensieri vengono interrotti dal mio stomaco che brontola. Mi porto una mano sulla pancia e mi guardo intorno cercando di scorgere un bar.
Inizio a camminare un po' per le strade del paesino e finalmente trovo un bar. Entusiasta entro dentro e prendo il mio borsello. Prendo un cornetto vuoto e un cappuccino giusto per tenermi sveglia, mi siedo ad un tavolino vuoto e prendo il giornale che c'è sul bancone e lo sfoglio un po' per vedere se c'è qualche articolo su di me, e per fortuna non c'è ancora niente.

Dopo che ho finito la mia colazione pago il conto ed esco.
Decido di visitare un po' Montalcino visto che non ci sono mai stata, è carino, è un paesino abbastanza piccolo e sembra di origine medievale.

Guardo l'ora sul cellulare, sono le 8:02. È meglio iniziare ad andare ora che l'aria è più fresca. La prossima meta è Grosseto.

Sinceramente sono molto orgogliosa di me stessa, non credevo che avevo il coraggio di intraprendere un viaggio così lungo da sola. Ed è meglio così, lì non ci stavo bene e nessuno mi capiva, se stavo bene o se stavo male. Andare a Pomezia, per abbracciare Mirko è il mio sogno più grande, e non desidero nient'altro. È da quasi un anno che chiedo ai miei genitori se mi possono portare da lui, ma no. Non capiscono quanto è importante per me. Ho chiesto anche ai miei zii se mi potevano accompagnare lì, ma anche loro hanno un cuore freddo come il ghiaccio. Il mio cuore invece è sempre spezzato, a spezzarlo sono stati i miei genitori, i miei parenti e i miei amici con quei "NO." che adesso continuano a rimbombare nella mia mente. Il mio cuore spezzato può aggiustarlo solo lui, Mirko, con un suo abbraccio.
Ora capisco il vero senso della frase "Ma che ti importa se un abbraccio ti rompe le costole se ti aggiusta il cuore?". Solo lui può aggiustarlo.

I piedi iniziano a farmi male e rimpiango quel giorno che non ho voluto comprare una bicicletta.
Guardo il cellulare e vedo di già sette chiamate perse fra mia madre e mio padre. Perfetto, ora si sono accorti che sono scappata.

Il caldo inizia a farsi sentire e inizio a sudare. Mi tolgo la felpa nera e la metto nello zaino e rimango a maniche corte. Poi prendo di nuovo il mio mp3 e mi rimetto in viaggio.

***

Il caldo aumenta e inizia a farmi male la testa.
Mi siedo per terra e apro lo zaino: prendo la bottiglia d'acqua e bevo un pochino. Poi prendo i pantaloncini corti che avevo preso da casa. Mi guardo intorno per vedere se c'era qualcuno e me li misi.
Mi bagno un po' la testa con l'acqua e riparto per il mio viaggio...

Idee per storie ❀ Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora