Go Away - day three (ultimo)

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Dopo ore e ore di cammino inizio a sentire l'odore del mare. Finalmente.
Sfinita, raggiungo un piccolo prato e mi distendo completamente, dopo aver fatto dieci ore di viaggio me lo merito un po' di riposo. Chiudo gli occhi e sento il vento che mi solletica la faccia e non faccio a meno di sorridere. Ancora non ci credo che sto per realizzare il mio sogno, abbracciare Mirko Trovato. Penso anche alla mia vita, ho solo quattordici anni e ancora non ho mai avuto un fidanzato e di conseguenza non ho mai dato il primo bacio.

Torno alla realtà e mi alzo. Guardo l'ora e sono le sei del pomeriggio. Prendo lo zaino e lo metto in spalla e mi incammino verso il centro di Grosseto...
Durante questa camminata mangio qualcosa giusto per fare una specie di cena. Il tempo passa ed arrivo al mare, cerco una panchina e mi ci siedo e mi riposo un po'.

***

Mi sveglio la mattina presto, mi metto la mia felpa nera perché l'aria è fredda la mattina.

Mi alzo dalla panchina e cammino per la passeggiata per il lungomare, i miei pensieri vengono interrotti quando mi giro verso la spiaggia e vedo il sole sorgere. Sorrido e vado verso il mare e mi siedo sulla sabbia e guardo l'alba.

Dove saranno ora i miei genitori? Saranno preoccuparti? Mi staranno cercando? Forse dovrei tornare indietro e dirgli che ho fatto una grandissima cazzata... no. Io non torno indietro, è quasi un anno che voglio vedere Mirko per abbracciarlo e dirgli tutto quello che provo, e ora che sono così vicina nel realizzare il mio sogno.

Mi alzo quando il mio stomaco inizia a brontolare e mi metto a cercare un bar per fare colazione.

Dopo un po' di tempo trovo un piccolo bar aperto e ci entro per fare colazione.
La commessa è stata molto gentile e mi ha portato la mia sfoglia alla crema e il mio latte macchiato.
Mentre sto mangiando tranquilla i miei occhi cadono sul giornale che sta leggendo un anziano signore:
'Siena, quattordicenne scomparsa. I genitori disperati."
Oh Dio. Devo andarmene prima che qualcuno di qui mi riconosca e chiami la polizia.
Finisco velocemente la mia colazione e corro fuori dal locale.

Ormai la mia faccia è sul giornale e quindi tutti sono in grado di riconoscermi. Devo travestirmi in modo che nessuno possa riconoscermi.
Compto un paio di occhiali da sole con la montatura larga da una bancarella e mi tiro su il cappuccio della felpa.

Mi sistemo lo zaino sulle spalle e mi incammino. Mi aspettano molte ore di viaggio, penso che farò qualche piccola sosta durante il viaggio ma voglio arrivare il prima possibile da Mirko.

Prossima meta: Civitavecchia.

N/A
Cosa ne pensate? Orribile vero?
Non chiedete perché abbia scritto una cosa del genere, è parecchio personale >///////<

Idee per storie ❀ Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora