Capitolo 3 - I Suoi Occhi

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La morte, fa sempre uno strano effetto..

Guardare quei corpi senza vita, fa male. I due giovani, che poco prima erano vivi, adesso sono solo cadaveri, freddi ed immobili. Sono tutti li, stretti gli uni accanto agli altri, le lacrime non accennano a fermarsi; Rick è l'unico ancora in ginocchio accanto ai due ragazzi, ha uno sguardo spento. Nella sua mente, sono marchiate a fuoco solo le immagini della sera precedente, un susseguirsi di sangue, lacrime, panico ed angoscia.

Beth è totalmente distrutta, non ce la fa più, si avvicina a Rick e s'inginocchia, passa la mano sulla spalla della sorella, distesa sotto di lei, dolcemente, come se avesse paura di romperla; le lacrime bagnano la camicetta della ragazza, non vogliono proprio smettere. Daryl la guarda da lontano, è ritornata la sua ragazzina fragile, vorrebbe andare da lei, ma non riesce, sa che non sarebbe in grado di far nulla, la sera prima si era "esposto" troppo, non sa neanche lui come mai, ma non voleva che Beth leggesse di nuovo dentro di lui.

La scrutava, era davvero così piccolina, anche se provava in tutti i modi ad essere forte, ma l'arciere sapeva che era solo una facciata, il solo pensiero di rivedere quell' espressione nel volto della ragazza, nella sua mente, lo fa infuriare; quell'uomo deve morire, deve pagare per il male che ha fatto a tutti, per il male che ha fatto a Beth. Gli occhi dell'arciere diventano sempre più fini, i pugni stretti, non ce la fa più, si avvicina ad un albero, lo colpisce con tutta la forza che ha in corpo.

Gli altri sono in cerchio, intorno a Glenn e Meggie, si stanno preparando a seppellirli, quando Beth nota Daryl che si addentra nella foresta, e d'istinto decide di seguirlo. Non sa veramente perché lo sta facendo, ma non vuole che faccia cazzate; non vuole perdere anche lui.

Cammina piano, distante quel tanto che basta per non farsi scoprire; osserva la sua figura, quell'uomo così inavvicinabile, la sera prima gli aveva dimostrato che forse anche la sua è solo una maschera, che anche lui, provava delle emozioni forti, che considerava il gruppo come una famiglia, e che forse, anche lei era importante per lui.. "No.. è impossibile" si ripeté lei, sarebbe stato bello, in cuor suo ci sperava, ma sapeva che l'uomo dallo sguardo di ghiaccio non l'avrebbe mai considerata più di una ragazzina lagnosa, troppo giovane per questa vita così cruda.

L'arciere continua a camminare, borbotta, colpisce rami, fronde, tutto ciò che gli si para davanti, sembra non curasi della ragazza che lo segue. Beth continua a chiedersi perché Daryl faccia così, perché evita di mostrare a tutti il suo vero lato; lei sente dentro di se, che è un uomo buono, che farebbe di tutto per le persone a cui tiene, "allora perché si comporta così?" si chiede la giovane.

La mente dell'uomo è pervasa solo dalle immagini della ragazza, non riesce a togliersela dalla testa, e avendo visto quanto in realtà sia forte, ma allo stesso tempo anche così fragile, lo fa sentire sempre più "sporco"; lui la desidera, tantissimo, vorrebbe stringerla, non lasciarla andare mai più, vorrebbe averla tutta per se, ma cazzo se è sbagliato, è una ragazzina, lui un uomo brusco e rude, lei un angelo, lui un diavolo, lei è peccato e lui peccatore; non gli importerebbe andare all'inferno se volesse dire averla, di farla sua, ma quel poco briciolo di ragione che alberga in lui, lo frena.

Daryl colpisce un altro albero, le nocche sbucciate, non ce la fa proprio, non riesce a controllarsi più, vorrebbe fare dietro front e correre da lei, abbracciarla, "ma a quale scopo?". Ha anche perso sua sorella, l'ultimo membro della sua famiglia e Glenn, "con quale faccia potrebbe mai guardarla?"; lui non è tipo da abbracci e parole di conforto, non sa come si fa, nessuno glielo ha mai insegnato, "come potrebbe riuscirci?".

Rovinerebbe tutto, lo sa..


Beth è nascosta dietro un cespuglio, l'uomo è poco più avanti di lei, sembra davvero arrabbiato; "beh dopo quello che è successo, come si può non esserlo?.." si dice. Al solo pensiero, la ragazza scoppia in lacrime, cerca di contenersi, di non farsi sentire, ma è difficile, le immagini della sera prima le scorrono davanti a gli occhi vivide e crude; come aveva potuto, per quei pochi minuti, non pensarci più.. sua sorella.. sua sorella è morta, non c'è più, il bimbo che portava in grembo, non ha neanche visto la luce, e Glenn, massacrato; tutti loro, morti.. non torneranno più.. non staranno più con lei.. e questo fa male.. tanto male.. «Che cazzo ci fai qui ragazzina?!» la voce dell'arciere interrompe il turbinio d'immagini che le affollavano la mente; è lì, davanti a lei, la fissa con uno sguardo duro, è arrabbiato, forse perché lei lo ha seguito, ma non le importa, non riesce a fermare le lacrime, «che.. che cosa vuoi Daryl?» dice lei singhiozzando, «Che vuol dire cosa voglio io? Sei tu che mi hai seguito!» ringhia lui, mordendosi subito le labbra per averle risposto male. Beth indietreggia, si appoggia ad un albero, è visibilmente sconvolta. Fissa l'uomo negli occhi, così profondi e freddi, ma che allo stesso tempo riuscivano ad emanare tanto calore, o almeno a lei pareva così; voleva davvero che la guardassero con affetto, voleva entrarvi dentro e non uscirne mai più.

Daryl, è turbato anche se non lo da a vedere, quegli occhioni così azzurri che lo fissano piangendo, sono come una lama incandescente che gli lacera il cuore, non può guardarlo così, non adesso, non dopo ieri, non dopo che ha avuto paura di perderla; lui le si avvicina, si morde di nuovo il labbro, grugnisce, vorrebbe stringerla, ma non riesce, si limita a guardarla, guardarla con uno sguardo così forte, che Beth si sente quasi perforare il petto. "E' troppo vicino.." pensa lei, arrossisce ed abbassa lo sguardo; l'arciere la sta fissando troppo intensamente, si sente avvampare, le tremano le gambe e si sente strana, ha le farfalle nello stomaco, "perché Daryl si sta comportando così?.." si chiede; la sua faccia è completamente rossa, ha le orecchie che vanno a fuoco, non riesce a guardarlo negli occhi, quegli occhi così forti, li sente su di lei, le stanno percorrendo tutto il corpo, sente il respiro dell'uomo sempre più vicino, sul viso, sul collo.. sulle labbra; la pelle di Beth si ricopre di brividi, non riesce a contenersi, il suo corpo non le risponde, fa tutto da solo, e la cosa più imbarazzante è che Daryl lo sta notando, e sembra anche compiaciuto di ciò.


La ragazza è li, appoggiata al tronco, lo sguardo basso, le guance visibilmente arrossate, e il respiro pesante; i brividi che le pervadono il corpo si intravedono dallo scollo della camicetta, l'arciere è incredulo, stupito ed anche eccitato, non si aspettava di creare certe reazioni nella ragazza; succede tutto in un lampo, la mente dell'uomo è annebbiata dal profumo della ragazza, non può più trattenersi, non ce la fa, si avvicina a lei, la afferra per i fianchi , la stinge a se, ed inizia a baciarle il collo, «Daryl.. ma.. che fai?» la ragazza geme mentre prova ad allontanarsi, ma le braccia dell'uomo non accennano a lasciarla, continua a baciarla, sale sull'orecchio, le morde il lobo poi scende, di nuovo sul collo, arriva alla clavicola, soffia leggermente, la ragazza trema, "Per favore.. fermati.." le parole rimangono solo un pensiero nella testa, non riescono ad uscire; Beth è affannata, non riesce a reggersi in piedi, si sente avvampare, ha lo stomaco sottosopra, le mani dell'uomo la stringono così forte, che in quei punti si sente bruciare.

La giovane lo guarda stupita, ancora con qualche lacrima sugli occhi, il suo viso angelico andava oltre ogni immaginazione, oltre ogni limite di bellezza; esprimeva tutta la solarità e la purezza di quella candida fanciulla che era, ma la cosa che più lo colpiva, che gli bloccava il respiro tutte le volte, erano i suoi occhi, i suoi fantastici occhioni azzurri, quelle iridi piene di riflessi quasi impossibili da guardare; Daryl è fuori di sé, non riesce a controllarsi, per troppo tempo aveva desiderato quella pelle così candida tra le sue mani, per troppo tempo bramava quel corpo così fragile, e adesso era lì, tra le sue braccia, incapace di fuggire, non poteva lasciarsi scappare quell'occasione, la ragazza poteva rimanere ferita, ma in quel momento l'unica cosa che gli importava, era averla, con tutto se stesso, possederla, anche solo una volta, salire in paradiso con lei per poi sprofondare, per l'eternità, all'inferno, solo per averla profanata e per averle fatto del male.


La voleva, adesso..

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