Meravigliosa.

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Un secchio d'acqua gelida la colpì in pieno viso, strappandola violentemente dal mondo dei sogni.

Elis aprì immediatamente gli occhi e boccheggiando scattò a sedere, individuò subito il colpevole di quel brusco risveglio, che a pochi centimetri da lei la guardava divertito.

-Era ora che ti svegliassi, il sole è sorto già da un'ora e tu hai molto lavoro da fare-

-Cosa significa?-

-Come non te l'ho detto?- aggrottò le sopracciglia fingendosi confuso -ieri hai notato che la pulizia di questa nave non è delle migliori ed io ho pensato di accontentarti pulendola- sorrise brevemente alla sua espressione spaesata -sul ponte troverai il secchio e la pezza, fa un lavoro ben accurato già che ci sei- si alzò.

-Io dovrei fare cosa?!- chiese sperando che stesse ancora sognando.

-Hai capito bene, pulire la mia nave-

-Io non sono la vostra serva!-

-No, peggio, sei la mia prigioniera-

-Io non pulirò un bel niente!-

-Si che lo farai, perchè è un ordine-

-Non prendo ordini da voi!-

Harry strinse i denti irritato e le si avvicinò, le strinse in una morsa il braccio e con un movimento secco la fece alzare -tu eseguirai tutti i miei ordini, dal primo all'ultimo, sempre. Adesso voglio che tu pulisca il ponte e tu lo farai che ti piaccia o no. Mi sono spiegato?- sibilò come un serpente pronto ad attaccare.

Elis in quel momento ne ebbe paura, quindi si affrettò ad annuire.

-Bene- la lasciò e andò all'armadio, ne uscì un fagotto viola e glielo gettò in faccia -tieni, cambiati-

Lei srotolò il fagotto e vi scoprì un bellissimo vestito verde -è per me?- chiese per esserne sicura.

-Certo, ma non farti strane idee è un vestito che una delle mie donne ha lasciato qui una volta, non mi serve a niente- spiegò freddamente -cambiati e raggiungimi sul ponte- uscì dalla stanza.

Elis fu grata di non dover uscire con la camicia da notte fin troppo scollata per quell'ambiente, quindi se la tolse in fretta ed infilò il vestito.

Con suo immenso orrore, però, scoprì che in quanto a scollatura quel vestito era molto peggio di quello che aveva addosso poco prima.

Era un abito semplice, verde con dei ricami argentati, la scollatura pronunciata e le maniche aderenti lunghe fino al gomito, ma la cosa più oltraggiosa era lo spacco laterale destro, che partiva da poco sotto l'inguine e proseguiva per tutta la lunghezza della gamba, per finire solo all'orlo del vestito, qualche centimetro sotto le ginocchia.

La donna che l'ha dimenticato doveva essere stata di sicuro una prostituta..

Con un pezzo di stoffa nera legò i capelli e si guardò allo specchio, quel vestito era osceno, ma era l'unico che aveva a disposizione, non le sembrava proprio il caso di andare in giro in camicia da notte.

Verde.. che strano, è il colore che Lord Malik odia di più.. chissà se il Capitan Styles lo sa.. magari l'ha fatto apposta..

Uscì dalla stanza ed andò sul ponte dove tutti la accolsero con fischi di ammirazione e dove il capitano la attendeva mentre parlava con un altro uomo.

-Ehi Harry, guarda un po' la nostra Lady..- gli fece notare Louis.

Il capitano si voltò e la vide in lontananza, quasi gli si bloccò il respiro a quanto era bella, se al buio e con le candele le era sembrata bellissima, adesso sotto il sole era tutta un'altra cosa.

Dreaming of freedom.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora