Sanji rimase impietrito dalla reazione di Zoro "cosa...cosa intendi?..."chiese tremando, e si maledisse per non riuscire a controllarsi
Zoro finalmente si alzò, si stiracchiò per bene e si concesse anche uno sbadiglio in tutta calma
Infine si voltò verso il cuoco che in tutto ciò continuava a osservarlo sudando freddo, Zoro calmo e con nonchalant disse "sono affamato...sopracciglio ad aspirale, cosa mi hai preparato per cena?" Aggiungendo un ultimo sbadiglio
Sanji non ci pensò due volte,prese la prima cosa che li capitava a tiro, e fu una sedia
E gliela spaccó sulla testa "RAZZA DI IDIOTA!stai bene! Io non riesco a crederci!! Cos'era allora quella tiritera e risposta malata di prima?!"urlò fuori di sé
Zoro tornò improvvisamente serio "avevo bisogno di una pausa e mi ero chiuso nella meditazione, ero arrivato a un livello di astrazione talmente alto che ,nonostante non volessi sapere più nulla di lei, l'ho vegliata tutto il tempo...alla fine mi sentivo in colpa..."disse visibilmente provato
Sanji si dispiaque della sua esagerazione "emh...spadaccino io..." Zoro lo fermò con una mano
"Cuoco sono serio...sto morendo di fame, quel che ho fatto costa energia"disse con un sorriso
Lui ricambiò "va bene, ma prima dovrei mantenere una promessa...con il tuo aiuto.."
"Che intendi?"disse facendo il finto tonto
"Lo sai bene " rispose trionfante Sanji
"È presto...non puoi chiedermi di andare da lei..."sul volto di Zoro scese una triste ombra
"Proprio uguali...be non ti chiedo di farlo ora, ma dopo un laudio pasto mi sembra più che ragionevole"disse Sanji dandoli una pacca sulla spalla e portandolo in cucina
Ormai era sera e Robin sconsolata ascoltava Nami dire che sarabbe andata lei stessa da quel codardo di spadaccino
E la vide andare via furiosa, sbattendosi la porta alle spalle
Robin fece ricadere la testa sul cuscino, ormai la forza fisica era tornata ,in fin dei conti aveva solo perso i sensi, ma c'era qualcosa che le recava una stanchezza profonda
In fondo sapeva che era dovuto proprio a "quel codardo di spadaccino" Perché in realtà sapeva che la vera codarda era lei.
La porta si aprì distogliendola dai suoi pensieri
Non poteva crederci Zoro era li...era proprio di fronte a lei...
Per la felicità si alzò dal letto e li corse in contro
Ma Zoro alzando una mano li vietó di avvicinarsi
Chiuse la porta ,sotto gli occhi sorpresi si Robin, Zoro aveva un espressione infuriata
"Volevi parlarmi, o almeno così mi ha detto il cuoco, ebbene?"la guardava quasi con disprezzo
Robin allungò una mano verso la sua guancia, ma Zoro si scansó inorridito
"Se hai perso la lingua, io me ne vado" e fece per andarsene ma Robin lo afferrò per un braccio fermandolo
"Ti prego no...io..."
Zoro si mise di fronte a lei, la sfiorava quasi "parla, ti ascolto"
"Io mi sento una vera stupida...è che l'altra sera era tutto così improvviso...é vero cercavo di tenere a bada i miei sentimenti, perché sono una codarda...lo ammetto Zoro...ma quando ti ho visto andare via ho capito quanto ti volevo...ti voglio talmente tanto che la paura sembra non esistere..." Robin sorrise con dolcezza all'ultima frase alzando il viso vide però che l'espressione di Zoro non variava, allora rinizió"so che hai fatto di tutto per me, e che in meno di una serata,progettata tra l'altro solo per me, sono riuscita a rovinare tutto e a trafiggerti le speranze...ma Zoro ti chiedo un ultima possibilità per dimostrarti che sono degna dei tuoi sentimenti...e..." tornò a guardare a terra rossa in viso" e... sopratutto per provarti i miei di sentimenti..."
Quando ebbe finito alzò il viso e vide Zoro accennare un lieve sorriso "essia, ma mi spiace dovrai sudare e ucciderti il cervello, come ho fatto io, per riuscire a riconquistarmi"
Robin felice si sporse per baciarlo
Ma Zoro li mise una mano sulla faccia
"Non sono mica una puttana...se non ti è chiaro per avermi non sarà per nulla facile, vediamo come te la cavi con la tua stessa medicina contro donna..."
Disse uscendo dalla stanza
Robin non sapeva se stava meglio o peggio
